TIM è sicuramente una delle compagnie più famose in Italia, per quanto concerne l’elargizione di servizi legati alla connessione internet fissa e anche mobile. Negli ultimi giorni TIM ha fatto parlare di sé per quanto riguarda l’accordo con il fondo americano KKR che ha visto l’acquisto della rete aziendale per circa 20 miliardi di euro. Ciò dovrebbe portare a una crescita esponenziale dell’azienda, anche per quanto concerne i guadagni i quali stanno già lievitando grazie alla rimodulazione dei prezzi adottata nel corso del 2023.
Con questo termine si intende essenzialmente che TIM nel corso del 2023 ha portato a dei cambiamenti per quanto riguarda le tariffe dei prezzi di alcune offerte di rete mobile e di rete fissa. Nello specifico in questo processo sono stati coinvolti il 50% dei clienti aventi un’offerta mobile e il 70% di quelli aventi un’offerta di internet fisso, tramite un sistema di selezione assai selettivo. Non a caso abbiamo già parlato di questo fenomeno, con un articolo dedicato pubblicato verso la fine di ottobre.
Infatti TIM annunciò all’epoca che dal 1° dicembre vi sarebbero stati dei pesanti aumenti nelle tariffe delle offerte di rete fissa, che potranno oscillare da un minimo di 1,99€ fino a un massimo di 5,40€. Un incremento del genere venne giustificato da parte di TIM per esigenze economiche derivate da un cambiamento dell’attuale mercato di internet. Questi cambiamenti, però, hanno riguardato un certo numero di utenti e non tutti: appunto per questo nel caso in cui ne facciate parte potrete esercitare il diritto di recesso entro il 31 dicembre del 2023.
Per poterlo fare, potrete utilizzare diverse tipologie di comunicazione quali:
Nonostante l’aumento progressivo dei prezzi nel corso del 2023, questa strategia si è rivelata più che positiva per la compagnia in fatto di guadagni. Infatti Andrea Rossini – attivo in TIM con il ruolo di Chief Consumer, Small & Medium Business Market Officer – ha affermato che la compagnia ha attivato un gran numero di aumenti di prezzo, in alcuni casi molto estesi, di cui non si hanno ancora di dati completi ed esaustivi, tuttavia questi solo negli ultimi mesi hanno portato a buoni risultati (rispetto a quanto previsto inizialmente). A coadiuvare questo aspetto ci pensa pure il tasso di abbandono, che è stato – per ora – relativamente basso.
Successivamente si è espresso sull’argomento anche Pietro Labriola – amministratore delegato di TIM – che ha affermato che questi aumenti di prezzo sono stati pari al 10%: grazie a ciò si prospetta un aumento delle entrate di TIM molto elevato, con stime vicine ai 75 milioni di euro nel 2023 e di circa 120 milioni di euro nel 2024. Parte di questi guadagni deriverà anche dalle piccole e medie imprese, con almeno 18 milioni di euro guadagnati da questi clienti. In conclusione Labriola ha ribadito l’impegno di tutti nel aver favorito questo processo che si è rivelato più che positivo e che secondo lui vi è ancora un margine di miglioramento nel corso del 2024.
Che dire, TIM ha letteralmente tutte le carte in tavola per migliorare il proprio status di colosso in Italia considerando che se questi guadagni aumenteranno sempre di più, molto probabilmente dal 2025 in avanti le entrate potrebbero superare i 200 milioni di euro e forse anche di più. Importante, poi, sarà anche l’investimento fatto dal gruppo americano KKR che sicuramente porterà una ventata di aria fresca al suo interno.
This post was published on 11 Novembre 2023 8:00
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