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Cinque cose che i Simpson hanno davvero predetto |Ma attenzione, non sono quelle che vi aspettate

“I Simpson l’avevano predetto!”
Quante volte è capitato di sentire questa frase, quando il mondo reale affronta grandi sconvolgimenti. Non importa di cosa si tratti nello specifico: elezioni presidenziali, pandemia, guerre, scoperte scientifiche, morti celebri. I Simpson in qualche modo, arrivano sempre prima. E questi 10 esempi corroborano la teoria di chi crede in un solo Messia: Homer Simpson.

I Simpson, specchio della società

I Simpson sono uno di quei prodotti immortali, che sia genitori che figli hanno potuto conoscere vista la loro serializzazione ultratrentennale. Grazie alla transgenerazionalità che li ha sempre contraddistinti, la famiglia americana ideata da Matt Groening, ha conquistato i cuori di tutti i telespettatori mondiali, grazie a situazioni grottesche eppure così reali, da ricordare a chi più a chi meno, aspetti di vita vissuta, tanto da farci empatizzare con ognuno dei personaggi presenti nella serie.

Personaggi indimenticabili quelli de I Simpson, a partire dalla famiglia che da il nome alla serie: Bart, il teppistello che dalla vita cerca solo divertimento, cercando il modo migliore per creare scompiglio; Lisa, bambina dai sani principi, intelligente e studiosa che finisce col lottare con le contraddizioni dei suoi tempi; la piccola Maggie, la poppante che ha sangue freddo, ciuccio in bocca e fucile carico; Marge, la voce della ragione, esasperata dalle responsabilità e dalla vita, d’amore e odio, che le regala ogni giorno il suo Homer, la punta di diamante dello show che, per descriverlo con le sue stesse parole, è “una persona socievole… che beve”.

I Simpson ultimamente sono finiti al centro di accese polemiche a causa di una frase pronunciata da Homer in una puntata dell’ultima stagione, in cui dichiara di non poter più strangolare Bart a causa del cambiamento dei tempi, alludendo al fatto che oggi non sarebbe più socialmente accettato. Sulla serie si sono riversate polemiche, accusando lo show di aver ceduto alla “propaganda woke”, perdendo quel lato politicamente scorretto che li aveva contraddistinti per anni.

Sull’account X “The Simpsons”, gli autori hanno risposto per le righe con un post che vi lasciamo qui sotto. Ma noi oggi, siamo qui per parlare di un altro lato dei Simpson che ha sempre polarizzato le discussioni: i Simpson prevedono il futuro? La risposta ovvia è “no”, anche se tante delle situazioni proposte nelle puntate nel corso degli anni, si sono rivelate poi molto vicine a realtà che si concretizzavano poco tempo dopo.

Oggi cercheremo dunque di capire quanto i Simpson hanno saputo “predire il futuro” con 5 esempi decisamente affascinanti.

La particella di Dio

Universo a ciambella? Penso che te la ruberò

Il bosone di Higgs, fa parte della più ampia teoria del campo di Higgs, formulata la prima volta nel lontano 1964 e provata soltanto nel 2012. Il bosone è noto anche come “particella di Dio”, è quella particella che conferisce massa ad altre particelle elementari, diventando quindi il responsabile dell’esistenza di elementi atomici e, dunque, dell’intero universo.

Come detto, le prove dell’esistenza e del funzionamento della “particella di Dio” arrivarono soltanto nel 2012, dopo anni di esperimenti e tentativi. Tuttavia, il fisico Simon Singh, stupendo il mondo, ha confermato che i Simpson ci erano arrivati prima, molto prima. Rivedendo l’episodio della stagione 10, adattato in italiano come “L’inventore di Springfield”, in cui Homer tenta di seguire le orme di Edison, diventando un inventore di successo, il nostro “papino” scrive su una lavagna un’equazione, per cercare di dimostrare la sua teoria dell’universo a forma di ciambella probabilmente.

L’equazione infatti, come riportato da Singh, predice la formula della massa del bosone di Higgs, arrivando con ben 14 anni d’anticipo all’epifania su come si sia generato l’universo. Circa. Non male però come risultato.

La corsa di Trump alle presidenziali nel 2024

Trump torna

Donald Trump è un nome controverso, da sempre. Tra chi lo ha conosciuto come cameo in “Mamma, ho perso l’aereo” e chi come presidente degli Stati Uniti, Trump si è sempre rivelato una figura controversa, in grado di dividere molto la discussione. Ultimamente, oltre a essere al centro della cronaca a cause dei suoi problemi legali che lo tengono impegnato da diversi mesi, è anche uno dei nomi di punta del partito Repubblicano americano, per la corsa alla Casa Bianca.

Dopo un mandato presidenziale che ha generato tante polemiche, con la nuova tornata elettorale alle porte, si torna a parlare di Trump come candidato che andrà a sfidare il candidato Democratico. E anche stavolta, i Simpson l’avevano predetto! La previsione era arrivata nel 2015, nel cortometraggio “The Trumptastic Voyage” in cui Homer viene “rapito” dai capelli di Donald Trump, iniziando un viaggio sulla testa dell’ex Presidente. Durante questo volo cutaneo, tra i tanti orpelli, spicca anche un cartello elettorale con su scritto “Trump 2024”.

Non è certo la prima previsione dei Simpson che riguarda Trump, dato che già nel 2000 aveva predetto la prima corsa di Trump alle presidenziali, che sarebbe avvenuta soltanto nel 2017.

Il pesce a tre occhi

La vera mascotte

Uno dei grandi meriti dei Simpson è sempre stato quello di saper scrivere dei personaggi estremamente riconoscibili, indimenticabili e sempre con qualcosa da raccontare. Grande importanza viene data ai personaggi secondari, addirittura terziari. A riprova di ciò, vi è il pesce a tre occhi. Non si tratta di un vero e proprio personaggio, potrebbe essere considerato più una mascotte vista la ricorrenza con cui lo si è visto durante tutta la serie.

Il pesce a tre occhi di Springfield viene usato nella serie, per rappresentare lo stato d’inquinamento delle acque della città, specialmente in prossimità della centrale nucleare (o nuculare?) del Signor Burns. Il pesciolino triclope venne utilizzato pure come cameo in una puntata di Futurama. Nessuno si aspettava però, di ritrovarselo nella vita reale.

In Argentina, questa paura si è concretizzata quando, un pescatore di Cordoba in un corso d’acqua in prossimità di un impianto nucleare, ha pescato un pesce lupo con tre occhi. La scoperta ha subito fatto il giro del mondo e gli appassionati non hanno potuto evitare il paragone con Blinky, il famoso pesce con tre occhi della serie animata.

Il Canada legalizza la Marijuana

La maria maria-ina piccina spinellina

In ogni serie comedy americana, le battute sul Canada si sprecano e ovviamente, i Simpson non potevano essere da meno. Certo, nella serie, il Canada assume più che altro connotati positivi e serve soprattutto a sottolineare l’ipocrisia di molti americani che si scontrano con realtà diverse, delineando come negativi aspetti della società canadese che sono semplicemente diversi, rispetto all’America.

Un caso simile è quello che riguarda Ned Flanders, uno dei personaggi più caratteristici della serie, fervente cattolico che col suo parlare “filastroccoso” è diventato, a sua insaputa, la nemesi numero di Homer. Lo “stupido” Flanders, nell’episodio del 2005 “Bando al Contrabbando”, insieme a Homer e Apu, si reca in Canada per comprare medicinali senza prescrizione da portare, poi, a Springfield.

Ned si ritroverà a parlare con una sorta di doppelganger canadese, che col fare gentile tipico dei Flanders, offrirà al nostro Ned uno spinello dicendo che in Canada è legale. Ned rifiuterà, inorridito dalla casa. Ma ciò che interessa di più è notare come i Simpson abbiano previsto la legalizzazione della marijuana in Canada, cosa che si realizzerà solo nel 2018.

Il finale de Il Trono di Spade

Ma quello è Drogon

Se non avete ancora finito il Trono di Spade (non fatelo) quanto segue potrebbe risultare come spoiler, dunque siete avvisati.

Il Trono di Spade è la serie che, per anni ha monopolizzato le discussioni online. Tratta dalla saga letteraria scritta da George R.R. Martin, la serie televisiva prodotta da HBO ha riscosso un successo inimmaginabile, diventando una delle più amate e viste di sempre. Poi è arrivata l’ultima stagione e il mondo ha operato una sorta di damnatio memoriae, rigettando totalmente gli eventi del finale di una delle serie più importanti della storia della televisione.

Due anni prima della messa in onda del tanto discusso e criticato finale però, i Simpson potrebbero aver dato l’idea a Beniof e Weiss, gli sceneggiatori della serie, su come concludere tutto. Nel primo episodio della stagione 29 dei Simpson, uscita nel 2017, ci ritroviamo a vivere una realtà alternativa fantasy, in cui Springfield diventa un villaggio medievale, fortemente ispirato da opere come Il Signore degli Anelli e, appunto il Trono di Spade. A un certo, compare anche il Re della Notte.

Sul finire della puntata, Homer riesce a riportare in vita un drago che viene sgunzagliato su Springfiled, incenerendola. Secondo molti, la scena è da considerarsi una previsione azzeccata di quello che sarebbe successo nella puntata “Le Campane” del Trono di Spade in cui Daenerys, impazzita, mette a fuoco l’intera città di Approdo del Re, uccidendo tutti coloro che la abitino.

Alla luce di quanto detto, si potrebbe quindi dire che i Simpson prevedono il futuro?
Beh, forse no ma sicuramente dimostrano, di anno in anno, di sapere interpretare meglio di chiunque altro i cambiamenti della società e, ogni tanto, ci azzeccano con fin troppa precisione.

This post was published on 10 Novembre 2023 16:00

Pietro Falzone

Redattore Appassionato di videogiochi sin dal sempre più lontano 2002, quando per festeggiare i 5 anni ricevette una copia di Crash Bandicoot per la prima PlayStation. Il richiamo dell'avventura digitale lo fece innamorare di un mondo fatto di pixel, più o meno definiti. E l'amore non si è mai fermato. Inizia così a tastare tutti gli aspetti del mondo videoludico. Tra le sue più grandi passioni, si piazzano in ordine gli MMORPG (con sempre meno per giocarli, purtroppo), gli sparatutto in prima persona e, doprattutto, giochi di ruolo single player. Così si spiegano le più di mille ore, spalmate sui vari titoli From Software, da Demon's Souls in poi. Dalla fine delle medie, scopre una nuova passione: la scrittura. E come se non bastasse, scopre che nel mondo c'è chi scrive riguardo ai videogiochi, come se fosse un lavoro vero. Cosa fare di due passioni del genere dunque? Inizia così la ricerca disperata del giusto vascello, che riuscisse a convogliare voglia di fare, idee e tempo. Dopo un periodo passato a peregrinare, tra siti e sitarelli, approda su Player.it dove trova una casa in cui convogliare idee e spunti, al fianco di un team solido e costruttivo.

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