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Fuorigioco

Facebook e Instagram a pagamento | I prezzi ufficiali degli abbonamenti

Facebook e Instagram saranno ufficialmente a pagamento: ecco quanto costano ufficialmente gli abbonamenti e cosa offrono.

Se ne stava parlando ormai da diversi mesi e adesso è arrivata l’ufficialità: Facebook e Instagram diventano ufficialmente a pagamento per i prossimi anni.
Nonostante le voci insistenti e anche le parole di Mark Zuckerberg e degli esponenti di Meta, non tutti credevano che le due piattaforme potessero diventare a pagamento, ma da poche ore è ufficiale e molti utenti non l’hanno presa benissimo.

Adesso che è comunque arrivata l’ufficialità da parte di Meta e degli sviluppatori delle piattaforme, resta solo da capire cosa comprenderanno questi abbonamenti, come dovranno essere pagati e soprattutto quanto si pagherà per accedere ai vari servizi che offrono.
La maggior parte delle persone, inoltre, si sta chiedendo se sono abbonamenti obbligatori oppure facoltativi per coloro che vogliono accedere a servizi aggiuntivi, un po’ come già succede su X.

Meta ha annunciato che la scelta di inserire degli abbonamenti all’interno delle sue piattaforme è dovuta al fatto che la società ha dovuto allinearsi con le nuove normative europee, soprattutto GDPR e Digital Markets Arts.
Per questo motivo la novità verrà introdotta solo nei paesi dell’Unione Europea, tra cui l’Italia, la Svizzera e i paesi dello Spazio Economico Europeo.

Facebook e Instagram a pagamento: è obbligatorio pagare l’abbonamento?

Facebook e Instagram sono piattaforme che esistono ormai da decine di anni e si sono sviluppate a tal punto da ospitare miliardi di utenti in tutto il mondo.
Questo chiaramente ha portato la società di Meta, che racchiude entrambe le piattaforme, a guadagnare tantissimi soldi dallo sviluppo della piattaforma, soprattutto attraverso le inserzioni pubblicitarie inserite tra un post e l’altro.

Non tutti però apprezzano le inserzioni pubblicitarie su piattaforme del genere, dato che molto spesso sono invasive e non sono nemmeno poi così tanto mirate verso l’utente che sta utilizzando le app in quel momento.
Proprio per questo motivo Meta ha deciso di applicare un abbonamento mensile per tutti coloro che non vogliono più visualizzare le inserzioni pubblicitarie.

Proprio per questo motivo non sarà obbligatorio pagare l’abbonamento e gli utenti potranno scegliere se sottoscrivere il pagamento oppure continuare con le versioni gratuite di entrambe le piattaforme.
Chiaramente chi non pagherà l’abbonamento avrà comunque sulle proprie app diverse inserzioni pubblicitarie, che potrebbero anche diventare più insistenti e meno mirate per spingere gli utenti a pagare l’abbonamento.

Ecco i prezzi ufficiali degli abbonamenti: c’è una distinzione da fare

Per quanto riguarda i prezzi Meta ha deciso di mettere a disposizione diversi piani d’abbonamento per i propri utenti, a seconda del dispositivo che stanno utilizzando per visitare la piattaforma.
La società di Zuckerberg ha infatti rivelato che sottoscrivere l’abbonamento da mobile, dunque attraverso le applicazioni per smartphone, costerà di più rispetto alla sottoscrizione dell’abbonamento da web a causa delle commissioni dovute ad Apple e Google.

Acquistando l’abbonamento dalla versione web, dunque navigando su Facebook e Instagram con il browser, si pagherà 9,99€ al mese.
Nel caso in cui si vuole sottoscrivere l’abbonamento tramite applicazione smartphone il prezzo sale a 12,99€ al mese proprio per via delle commissioni sopra citate.

Meta ha specificato anche il funzionamento per chi ha più di un account sulla piattaforma: fino a marzo 2024 non ci saranno costi aggiuntivi per estendere il piano d’abbonamento a tutti gli account, ma dopo quel mese bisognerà pagare delle aliquote aggiuntive.
Da marzo 2024, infatti, si pagherà 6€ in più per estendere l’abbonamento a tutti gli account via web e 8€ in più per farlo da smartphone.

This post was published on 2 Novembre 2023 5:30

Salvatore Montagnolo

Nasce il 21 maggio 1996 a Napoli e cresce con la passione per i videogiochi e per tutto ciò che c'è di tecnologico nel mondo. Preme il suo primo tasto "START" all'età di 6 anni con Crash Bandicoot per l'inizio di una grande avventura all'insegna di console, comandi e schermi.

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