Dalla fuga di cervelli alla fuga di medici | La Sanità italiana sempre più in crisi

la fuga dei cervelli

La Sanità italiana sta affrontando un periodo di profonda crisi, soprattutto per colpa della fuga dei medici verso l’estero.

L’Italia è sempre stato un paese considerato poco appetibile per i giovani, soprattutto per coloro che dopo la laurea sono alla ricerca di un lavoro.
Recenti sondaggi hanno svelato che i giovani italiani sono coloro che percepiscono lo stipendio più basso in tutta Europa, un dato che fa a dir poco rabbrividire.
Un fenomeno che negli ultimi anni sta colpendo particolarmente la sanità.

Lo stipendio e soprattutto la scarsa disponibilità lavorativa hanno portato sempre più giovani a viaggiare all’estero per trovare nuove e valide opportunità.
Un fenomeno passato alla storia come “fuga di cervelli” che purtroppo ancora oggi è attuale con tanti neolaureati che preferiscono cercare un’occupazione in un altro paese piuttosto che farlo in Italia.

Un fenomeno che nell’ultimo periodo sta colpendo particolarmente il settore della medicina: tanti medici, infermieri e lavoratori della sanità italiana stanno lasciando il nostro paese per andare all’estero per migliorare le proprie condizioni.
Una realtà che non colpisce solo i neolaureati in medicina, ma anche primari che lavorano da anni negli ospedali della penisola.

Medici e infermieri lasciano l’Italia: perché accade tutto questo?

Questa nuova era della fuga di cervelli è stata analizzata a fondo e sono stati individuati due motivazioni principali per cui tanti medici stanno lasciando l’Italia lasciando la sanità pubblica in una profonda crisi.
I giovani, come abbiamo detto, sono sempre spinti a lasciare l’Italia perché non riescono a trovare lavoro o comunque un’occupazione degna di questo nome nel loro campo di studi.

C’è poi la questione stipendi dove molti giovani medici e infermieri vengono sfruttati e sottopagati e dunque preferiscono lavorare all’estero pur di sistemare le loro condizioni di vita e non patire per troppi anni.
Un pensiero che sta coinvolgendo sempre di più anche pilastri della sanità italiana, come primari che lasciano l’Italia e vanno all’esterno.

stetoscopio su cartella medica

Nonostante tanti anni di onorato servizio nella sanità pubblica italiana, tanti medici esperti stanno comunque scegliendo di andare all’estero e iniziare una nuova vita.
I motivi principali sono principalmente due: tagli agli stipendi che molto spesso colpiscono tanti operatori sanitari e turni di lavoro a dir poco massacranti.

I medici vanno via: in questi posti guadagnano stipendi faraonici

L’UNEM, l’Unione medica euro-mediterranea, e l’AMSI, l’associazione di medici stranieri in Italia, hanno sottolineato come nell’ultimo periodo sempre più medici italiani stiano viaggiando verso l’estero abbandonato il Bel paese.
Una scelta che viene fatta soprattutto per soldi, ma anche per smettere con i turni massacranti che molto spesso sono richiesti negli ospedali italiani.

Sono diverse le mete scelte da medici e infermieri per cambiare la loro vita: per esempio tra le mete più desiderate ci sono quelle del Golfo persico e del Medio Oriente.
Paesi come Arabia Saudita, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Kuwait sono alla continua ricerca di personale medico per le nuove strutture che vengono costruite.
Entro il 2030 hanno richiesto addirittura 88mila infermieri e 44mila medici.

Con questa scelta cambiano letteralmente la loro vita: gli infermieri, assistenti e personale sanitario possono arrivare a guadagnare fino a 6000€ al mese, mentre i primari e medici addirittura possono percepire uno stipendio pari a 20.000€ al mese.
Si tratta comunque di un problema serio che andrebbe risolto al più presto per non rischiare che la crisi della sanità italiana continui.