A causa della progressiva espansione dell’uomo in tutto il mondo, si è assistito a un cambiamento radicale di molti ecosistemi presenti sul pianeta Terra con effetti estremamente disastrosi. Non a caso molte specie di animali si sono progressivamente estinte o comunque la loro presenza è stata pesantemente ridotta, in aree dove solitamente erano delle specie autoctone. Tra queste abbiamo una specie di volatili tipici delle Hawaii dei quali è oggi possibile ascoltare il loro cinguettio.
Man mano che sono passati i secoli l’uomo ha esteso la sua influenza su praticamente tutto il globo. Ciò ha comportato cambiamenti su ogni singolo punto di vista. Innanzitutto tanto più l’uomo si è espanso, tanto più questo si è potuto evolvere a livello tecnologico: un esempio pratico di ciò sono i Romani, i quali hanno fatto uso di un sempre più complesso ed evoluto sistema viario per raggiungere facilmente tutti i territori posti sotto il loro controllo. Questo ha comportato però un pesante cambiamento di quegli ambienti, che non sono stati più gli stessi di una volta.
Tuttavia l’esempio più significativo riguarda la scoperta dell’America nel 1492 da parte di Cristoforo Colombo. Gli Europei, con particolare riferimento almeno inizialmente a Spagnoli e Portoghesi, hanno man mano occupato molti territori del Nuovo Mondo: questa espansione ha avuto degli effetti disastrosi, in quanto si è assistito alla diffusione di malattie a cui i nativi non erano abituati portando alla loro morte con cifre che hanno raggiunto i 20 e i 30 milioni di nativi deceduti tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento (ad aumentare la mortalità di queste persone ci ha pensato anche la superiorità militare e tecnologica degli eserciti europei stanziati nel territorio).
Ma non finisce qui, perché a patirne le conseguenze sono stati anche gli animali. Infatti molti di questi erano visti come esotici e in alcuni casi venivano portati in Europa, venivano uccisi oppure l’ambiente in cui vivevano veniva cambiato così tanto che la loro sopravvivenza venne messa a rischio (importante a riguardo fu l’introduzione di specie aliene invasive). Queste, più o meno, sono le motivazioni che hanno portato il Kauaʻi ʻōʻō a estinguersi.
Il Kauaʻi ʻōʻō (chiamato anche moho di Kauai o Moho braccatus) è stato un volatile facente parte della famiglia dei Mohoidi e che un tempo risiedeva nell’isola di Kauai presente nelle Hawaii. Questa specie è sempre stata presente all’interno della suddetta area, tuttavia a partire dal XIX e il XX secolo la sua diffusione è diminuita sensibilmente, fino a portarne alla concreta scomparsa nel 1987. Il volatile si caratterizzava per un piumaggio grossomodo nero e per una struttura parecchio allungata, lo stesso si poteva dire del becco.
Il governo americano mise la specie a rischio di estinzione nel 1967, tuttavia le precauzioni vennero prese tardivamente e non si poté evitarne la sua scomparsa le cui causa sono da attribuire a due motivazioni principali: distruzione del sui habitat naturale a seguito dell’arrivo dei coloni nell’isola e l’introduzione di specie aliene invasive. Nonostante tutto per quanto questo uccello non esista più, ci rimangono diversi esemplari impagliati e anche delle foto, ma soprattutto abbiamo anche delle testimonianze audio: infatti sono stati pubblicati dei file contenenti il cinguettio del Kauaʻi ʻōʻō, registrati nel 1986 presso Palude di Alaka’i. Se siete interessati ad ascoltarlo, potete farlo direttamente dal seguente link che vi reindirizzerà al sito web del “Cornell Lab of Ornithology”
This post was published on 23 Ottobre 2023 18:30
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