Questi ultimi giorni per molti italiani sono stati letteralmente di fuoco, per motivazioni non del tutto positive purtroppo. Infatti a molti cittadini sono arrivate delle cartelle esattoriali molto pesanti che in molti casi hanno messo in difficoltà molte famiglie dal Nord fino al Sud d’Italia. La situazione è ancora più grave se nel mentre le persone devono incorrere in scadenze e altri pagamenti da versare, che possono letteralmente mettere in ginocchio le persone. Appunto per questo si può fare qualcosa? Ci sono delle soluzioni concrete a riguardo? Scopriamolo qui di seguito.
Le ultime novità delle cartelle esattoriali
In queste settimane su Player abbiamo già parlato delle cartelle esattoriali, in particolar modo di alcune importanti novità in arrivo. In particolar modo si è parlato di come capire se i pagamenti con l’Agenzia delle Entrate siano andati a buon fine. Non a caso la possibilità di fare richiesta per gli ultimi pagamenti è scaduta a partire dal 30 settembre del 2023 e capire se effettivamente il pagamento sia stato accettato o meno era di vitale importanza.
Per poter effettuare questa verifica, bisognava attendere una comunicazione da parte della stessa Agenzia delle Entrate e che poteva presentare alcune di queste sigle: dovreste ricevere delle comunicazioni contenenti dei codici di vario tipo, tra i quali abbiamo i seguenti: AT significava che la richiesta era stata accettata, AP indica che era stata accolta in parte, AD indicava che i propri debiti rientravano nella rottamazione quarter, ma non si doveva versare nessun importo, AX indicava che certi debiti potevano essere rottamati e altri no e infine la sigla RI serviva per indicare che la richiesta era stata rifiutata. Insomma, capire queste sigle è di vitale importanza per capire se avete fatto tutto bene o meno.
Lo stato ha commesso diversi errori: facciamo chiarezza sull’argomento
Stando alle recenti volontà del governo, molti pagamenti delle cartelle esattoriali dovrebbero essere stati bloccati a seguito dell’attuazione della rottamazione quarter la quale partirà dal 31 ottobre del 2023 (praticamente da questo mese). Appunto per questo molti pagamenti dovrebbero essere stati congelati, ma a quanto pare non è così in quanto molti cittadini di tutta Italia hanno ricevuto una bella doccia fredda.
Questa importante possibilità venne introdotta nel 2020, al fine di permettere ai contribuenti che ne facessero richiesta di sanare i propri debiti con il fisco sfruttando delle condizioni agevolate. Ebbene pare che vi sia stata un’assegnazione errata delle cartelle esattoriali, che hanno così portato a richieste di pagamento scorrette e soprattutto onerose. Ma come mai si è assistito a tale tipologia di errore? Le motivazioni sono diverse, ma ve n’è una in particolare che spicca più di tutti: fin dalla sua erogazione vi è stato un numero molto elevato di persone che ne ha fatto richiesta e appunto per questo si è assistito a diversi errori di elaborazione delle pratiche e di emissione delle cartelle (addirittura alcune potrebbero contenere dati fiscali errati o, nei casi più gravi, contenere debiti che nemmeno si devono pagare).
Appunto per questo, tali errori possono comportare degli effetti molto gravi che prevedono in molti casi il pignoramenti di beni, stipendi o altre tipologie di beni: tuttavia c’è un metodo concreto con cui evitare di incappare in questa situazione spiacevole? In primo luogo è necessario verificare con parsimonia l’accuratezza e la veridicità delle cartelle esattoriali, in particolar modo controllando le seguenti informazioni: gli importi del debito e le informazioni personali. Una volta fatto ciò, dovrete mettervi in contatto con l’Agenzia delle Entrate per la correzione dei dati suddetti. Parallelamente sarà molto importante chiedere dei chiarimenti e richiedere una rateizzazione del debito, specie se particolarmente alto. Utile può anche essere mettersi in contatto con un commercialista, al fine di risolvere con un esperto questa situazione.