ChatGPT adesso parla? | Sarà un miracolo riuscire a farla stare zitta

CHATGPT ora può parlare

ChatGPT è uno dei software di intelligenza artificiale che, negli ultimi periodi, è diventato più utilizzato e influente nel dialogo attorno alle AI e al loro sfruttamento nella vita di tutti i giorni. Ma quando si pensa di essere arrivati a un collo di bottiglia evolutivo, ecco che la creatura della società OpenAI compie un ulteriore passo in avanti.

L’IA nella vita di tutti i giorni

chat gpt
L’IA più umana?

Da ormai diversi mesi, più o meno dalla fine del 2022, il dialogo attorno alle intelligenze artificiali ha preso una piega che forse nessuno che non fosse del settore, poteva anche solo lontanamente prevedere. Se è vero infatti che il concetto di “intelligenza artificiale” non è certo recente dato che per la prima volta, venne teorizzata negli anni ’50 del secolo scorso, è anche vero che per molto tempo il mondo non ha visto grossi passi avanti.

Adesso però, ci troviamo a convivere giornalmente con intelligenze artificiali che riescono ad aiutarci nella gestione della nostra vita, anche nelle cose più basilari e che mai avremmo pensato di delegare a una macchina. Le macchine senzienti, argomenti che hanno dominato la fantascienza, con autori come Asimov o Herbert che hanno costruito delle carriere su di esse.

Ma il discorso ora pare estremamente attuale e di testimonianze riusciamo ad averne tutti i giorni, qualunque sia il nostro campo: esistono servizi per qualunque tipo di necessità umana. Uno dei più famosi è sicuramente ChatGPT, un chat bot creato dalla società della Silicon Valley, OpenAI. ChatGPT è ormai una certezza nel mondo delle moderne IA, grazie alla facilità d’utilizzo.

Tramite questa infatti, non solo è possibile divertirsi tramite i comandi più strampalati e le domande più assurde, mettendo alla prova il lato più “umano” del bot, ma si può avere accesso a tante tipologie di servizi da non dare per scontato: se si cerca per esempio ispirazione per costruitre un testo, un articolo, un’indicazione pubblicitaria, una caption da usare sui social e non si ha alcun tipo di ispirazione, si può chiedere a ChatGPT di formularla.

Et Voilà! In men che non si dica, ogni desiderio sarà eseguito. Certo, ChatGPT non è perfetta. Gli strafalcioni sono di casa ed è sempre consigliato il controllo umano. Più si è precisi nelle indicazioni date al bot e più il bot potrà riservarvi delle sorprese.

Ma quando sermbrava che non si potesse fare di più, OpenAI annuncia una nuova funzione col nuovo aggiornamento di ChatGPT che renderà il bot qualcosa di diverso rispetto a quanto gli appassionati hanno potuto vedere fin ora.

ChatGPT… parla?

chatgpt più umano
ChatGPT sempre più umano

ChatGPT è la creatura di OpenAI, la società informatica che è sulla bocca degli appassionati da diversi mesi, è al lavoro continuamente sul chat bot più famoso del mondo, cercando di accrescere sempre di più la mole di funzioni che può coprire, così da diventare un’alternativa ad applicazioni terze, permettendo agli utenti di non staccarsi mai da questo.

E l’ultima novità, potrebbe rappresentare una svolta che, magari, per qualcuno era nell’aria ma che giunge come un fulmine a ciel sereno, sconvolgendo tutti gli appassionati di intelligenza artificiale e automatismi. OpenAI ha infatti annunciato un aggiornamento del servizio, che permetterà di interagire col bot di ChatGPT direttamente tramite voce.

Secondo le indiscrezioni, il bot supporterà già al lancio dell’aggiornamento, un ventaglio molto vasto di lingue. Ma non finisce qui: una seconda parte d’aggiornamento, permetterà adesso di caricare foto e immagini direttamente sulla chat. Queste due funzioni, permettono adesso di aprire a tutta una pletora di nuovi utilizzi per il chat bot più famoso al mondo.

Si potrà per esempio fotografare qualcosa per strada e chiedere a ChatGPT cosa sia, senza mai digitare nemmeno una parola. E il chat bot risponderebbe a voce! Come fanno notare molti commentatori in giro per il web, questa aggiunta permetterebbe al bot di OpenAI di avere dei primi sprazzi di “personalità”, per quanto asettica e meccanica rimarrebbe.

OpenAI, nel presentare queste funzioni, ha deciso però di percorrere la strada prettamente utilitaristica, presentando il tutto come strumento utile all’incremento della produttività: la semplicità che permette di fare cose complesse.