Il Governo Meloni ha fatto una campagna molto complicata e, a volte, contraddittoria per quanto riguarda i bonus, la loro erogazione e i cittadini a cui questi sono indirizzati. Tra nuove proposte e dietro front, è utile ricordare che le richieste per i bonus non potranno essere effettuate per sempre e conviene sempre sbrigarsi.
L’Italia, come tanti altri paesi del mondo, vive un periodo di forte difficoltà che si ripercuote sulla vita quotidiana di milioni di cittadini e famiglie che si trovano in situazioni di seria difficoltà, a causa dei vari rincari che due situazioni straordinarie come il Covid prima e la guerra in Ucraina poi, hanno portato sul mondo.
Dagli scambi commerciali al carburante, tutto pare aver subito rincari che fanno difficoltà a essere contenuti. Per motivi del genere, la comunità europea si era mossa per la via degli aiuti agli Stati membri dell’Unione. Aiuti che si sono tradotti, in Italia, col cosiddetto “PNRR“, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
I Governi che si sono succeduti, hanno cercato di affrontare la questione in modi molto diversi tra di loro: i due Governi Conte, hanno visto nel Reddito di Cittadinanza e negli aiuti diretti, sotto forma di erogazioni monetarie, la strada da seguire per aiutare il paese; il Governo Draghi, tendenzialmente ha proseguito sulla stessa strada tracciata da Conte.
Il Governo Meloni, lamentando l’inefficacia delle misure dei precedenti Esecutivi, ha preso decisioni drastiche: eliminare il Reddito di Cittadinanza e, almeno secondo le prime dichiarazioni, evitare bonus intesi come erogazioni monetarie dirette ma da applicare come detrazioni fiscali in bolletta. Tuttavia, in questo 2023, non sono sicuramente mancati i bonus.
Per sostituire il Reddito di Cittadinanza per esempio, il nuovo Esecutivo a trazione Fratelli d’Italia, ha pensato di introdurre la carta Dedicata a Te, una card rilasciata una tantum con al suo interno una determinata somma di denaro (da calcolare sul singolo cittadino) anche se, secondo le stime di quanti saranno i percettori, si tratta di una media di 382 euro a persona, da utilizzare per spese necessarie come cibo o vestiti.
E a quello, sono state affiancate varie misure di tipo assistenziale come il bonus energia, che prevede uno sgravio fiscale di circa 150 euro sulla bolletta dell’energia elettrica; l’assegno unico per le famiglie per i primi tre anni per le famiglie con tre o più figli a carico; bonus per l’acquisto della prima casa per i giovani under 36.
Di bonus ce ne sono diversi, ma bisogna affrettarsi se si vuole ottenere qualcosa.
Molte delle misure proposte dal Governo Meloni, si muovono in una direzione assistenziale e potrebbero portare giovamento in determinate situazioni, sia per i privati che per le aziende, lavorativamente e socialmente parlando. Ma come spesso accade in questi casi, non si può accedere a questi bonus in eterno.
Molto bonus tra quelli proposti infatti, presentano una data di scadenza condivisa: 31 dicembre 2023. A fine anno, tanti bonus ci saluteranno e, almeno per il momento, non abbiamo idea se verranno prorogati, quindi se si vogliono sfruttare al meglio conviene affrettarsi dato che, in ogni caso, si dovranno fronteggiare i logoranti tempi della burocrazia.
Tra i bonus che si esauriscono il 31 dicembre 2023 vi è il Bonus occhiali da vista che, come potrebbe essere intuibile dal nome, consiste in uno sconto che viene applicato sull’acquisto di un nuovo paio di occhiali e lenti a contatto. Tendenzialmente si tratta di un rimborso di 50 euro su tutti quegli accessori ritenuti essenziali alla vista.
Un altro bonus in scadenza è il bonus trasporti che consta di un voucher del valore di 60 euro, da utilizzare per acquistare o rinnovare l’abbonamento per un mezzo di trasporto pubblico, come il tram, il classico bus, o anche il treno sia regionale che nazionale. Utilissimo a chiunque faccia il pendolare per studio o lavoro.
Ennesimo bonus in scadenza, è il Bonus decoder per gli over 70 anni. Per chi ha superato i 70 anni di età e ha un reddito inferiore a 20.000 euro annui, viene messo a disposizione un decoder nuovo di zecca per il proprio televisore, in maniera totalmente gratuita.
A questo, si aggiunge il Bonus acqua potabile, fino a 1000 euro (tramite credito d’imposta del 50%) per chi decide di affidarsi, per l’acqua casalinga, a sistemi di filtraggio e mineralizzazione dell’acqua potabile, così da poterla utilizzare anche per bere e cucinare, riducendo il consumo di plastica.
E per finire, tra i bonus in scadenza il 31 dicembre 2023 troviamo il Bonus Internet, un contributo che va dai 300 ai 2500 euro per la sottoscrizione di abbonamenti internet con connessione ultra veloce, così da incentivare il lavoro o lo studio a distanza.
A chiudere la lista, il Bonus revisione auto che permette, a chi vi rientra, il recupero della maggiorazione della tariffa ministeriale sulla revisione, ovvero 9,95€ per ogni revisione.
This post was published on 26 Settembre 2023 5:30
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