Purtroppo sbancare al lunario non è sempre facile. La combinazione di tasse, spese alimentari e quant’altro possono rendere senza ombra di dubbio quasi praticamente la gestione del denaro. Se si pensa, inoltre, che il mercato del lavoro in Italia in buona parte dei casi non permette nemmeno di poter avere i soldi necessari per poter vivere senza problemi e che è estremamente difficile trovare un contratto a tempo indeterminato, la suddette problematica non fa altro che aumentare ancora di più. Per contrastare il problema negli scorsi anni è stato promulgato il reddito di cittadinanza, che a quanto pare verrà sostituito a breve da un altro bonus molto simile.
Quali altri bonus promulgati dal governo?
Tra alcuni dei bonus più interessanti pubblicati nel corso del 2023 abbiamo in primis quello denominato “Ecobonus Sociale”: esso è stato pensato al fine di ottenere delle detrazioni fiscali del 100%, in caso di lavori di miglioramento energetico degli edifici, permettendo così di recuperare del tutto o in parte la spesa sostenuta. Questa tipologia di incentivo è stata soprattutto pensata per le famiglie e i giovani. Parallelamente ha anche l’obiettivo di perseguire la politica a livello dell’UE chiamata “REPowerEU“ avente tre tipologie di intenti: l’efficienza energetica, il contrasto alla povertà energetica e la riduzione della domanda di energia. Per maggiori informazioni, vi rimandiamo al nostro articolo dedicato che potete raggiungere da questo link diretto.
In seguito abbiamo il cosiddetto “Bonus Tasse” creato al fine di realizzare degli incentivi per cittadini e a imprese soprattutto, il quale si fa a sommare al decreto caro bollette e al decreto fiscale. Tutto ciò ha soprattutto come obiettivo quello di favorire gli investimenti nel mondo del lavoro in Italia, con importanti novità anche per le partite IVA (per approfondimenti, ecco l’articolo a riguardo). A questa sfilza di incentivi se ne aggiungerà a breve un altro che andrà quasi praticamente a sostituire il precedente reddito di cittadinanza.
Il sostituto del reddito di cittadinanza, tutto quello che c’è da sapere!
Si tratta in questo caso di due tipologie di sussidi, che sono l’Assegno di Inclusione e il Supporto formazione e lavoro. Il primo verrà attivato con l’arrivo del 2024 a gennaio e i beneficiari principali saranno soltanto i soggetti non occupabili: dunque individui con disabilità certificata, minori di 18 anni o persone con almeno 60 anni. Per poterne fare richiesta bisognerà avere un reddito annuale di 6000 euro e questa tipologia di sussidio sarà pari a 500€ al mese per spese comuni più altri 280€ per pagare esclusivamente l’affitto. Esso verrà erogato per 18 mesi e, a seguito di una pausa di un mese, potrà essere prorogato per altri 12.
Il secondo è rivolto prettamente a persone senza disabilità con età compresa tra i 18 e i 59 anni. Per potervi accedere bisognerà sempre avere un reddito minore di 6000€ all’anno. La sottoscrizione può essere effettuata direttamente dal sito dell’INPS accedendo con delle credenziali certificate quali SPID, Carta d’identità digitale (CIE) o la Carta Nazionale dei Servizi (CNS). In alternativa ci si può direttamente recare presso un CAF. Allo stesso tempo per poter ricevere questa tipologia di incentivo si deve obbligatoriamente accettare il patto per le politiche attive presente nel sistema informativo per l’inclusione sociale. Allo stesso tempo, si dovrà dare anche la propria disponibilità fin da subito a lavorare, a seguire percorsi di formazione oppure a svolgere lavori socialmente utili nel proprio comune di residenza. Infine il suddetto bonus garantisce anche per 12 mesi un’indennità di 350€.