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Fuorigioco

Netflix e la ghigliottina delle serie: queste tre non le vedrete più

Netflix è uno dei servizi di streaming online più famosi che ci siano. Milioni di abbonati ogni mese, scelgono la Grande N come porto sicuro per le loro ore di relax. tuttavia, se da un lato Netflix assicura tantissime serie TV e film di cui fruire, è anche vero che negli ultimi anni è diventata d’uso comune la pratica di cancellare alcune serie TV in produzione, per via della loro improduttività a livello di numeri.

Netflix cancella-serie

Netflix e il “cimitero”

Netflix negli ultimi tempi, ha fatto tanto parlare di sé, per via dei vari cambiamenti di politiche adottate, soprattutto in fatto d’abbonamenti. Il primo grande scossone è stato rappresentato dall’abbandono del modello che permetteva la condivisione della password di un account, tra utenti che non fossero necessariamente residenti nella stessa abitazione o che, comunque, non condividessero lo stesso Wi-Fi.

Il secondo cambiamento, che al momento è in atto solo in alcuni paesi come gli Stati Uniti o il Canada, è la rimozione del piano d’abbonamento Standard (chiamato Piano Base in Italia) ovvero quello che permette di avere accesso a Netflix su un solo dispositivo per volta, con una qualità dell’immagine inferiore rispetto ai piani più avanzati.

Ma un problema che affligge non solo Netflix ma tutti i servizi di streaming e che pare nessuna riesca a superare, è quello della cancellazione delle serie TV in corso. Spesso si arriva a questa extrema ratio, perché magari le serie cancellate non stanno riscuotendo grande successo di pubblico, non riuscendo a portare abbastanza guadagni da giustificarne la produzione continuativa.

Tante serie sono riuscite a guadagnarsi dei posti di tutto rispetto nel palinsesto di Netflix, grazie agli spropositati numeri accumulati negli anni: Stranger Things è forse l’esempio migliore, oltre che altre serie che non arrivando agli stessi esorbitanti numeri, hanno riscosso un buon successo come Dark o Mercoledì.

Si parla del cosiddetto “Cimitero di Netflix” e siamo sicuri che lì dentro, chiunque abbia almeno una serie a cui andare a fare visita di tanto in tanto. Vediamo dunque tre serie che Netflix ha cancellato negli anni ma che avremmo voluto che continuassero.

Santa Clarita Diet

Santa Clarita Diet

Una travolgente comedy, dallo stile tagliente, dalle battute al vetriolo e… gli zombie? Santa Clarita Diet era tutto questo.
Serie creata da Victor Fresco e con due interpreti di peso come protagonisti: Drew Barrymore che interpreta Sheila e Timothy Olyphant che interpreta suo marito, Joel. La serena vita della coppia di agenti immobiliari, prenderà una piega paranormale quando Sheila inizierà a nutrire un certo interesse e appetito per la carne umana.

La serie prendeva strade surreali, ispirandosi a tutti i grandi racconti sugli zombie, dal classico cinema horror di Romero fino alla cosiddetta “Trilogia del Cornetto” che andava a decostruire la narrazione sugli zombie. Si mettevano in mezzo credenze popolari, vecchi racconti, verità e finzione che si intrecciavano intanto che i due protagonisti, con figlia e amico della figlia, cercavano di raccapezzarsi in una situazione assurda e difficilissima da gestire.

Il tutto ridendo a crepapelle dall’inizio alla fine. Altri attori di rilievo hanno preso parte alla serie, come Nathan Fillion.

Il primo dei 30 episodi che compongono le tre stagioni presenti su Netflix, andò in onda il 3 febbraio 2017. Lo stesso anno, poco più tardi, arrivò la conferma di Netflix per la produzione di una seconda stagione e nel 2018, a stagione pubblicata, arriva la conferma per la terza stagione.

Il finale della terza stagione lascia tutti sulle spine, con un cliffhanger decisamente interessante. E proprio in quel 2019, arriva la notizia: Netflix cancella la produzione di Santa Clarita Diet dopo tre stagioni di tutto rispetto. E tutti gli appassionati rimarranno per sempre col dubbio di cosa sarebbe successo.

Dead End: Paranormal Park

Dead End: Paranormal Park

La seconda serie della nostra disanima, è una serie d’animazione creata da Hamish Steele, basata sulla graphic novel DeadEndia, scritta proprio dallo stesso Steele. La serie era Dead End: Paranormal Park si proponeva come una storia fantasy horror, con diversi sprazzi comedy che le davano quella spinta giusta per riuscire a tenere bene il passo che il pubblico di Netflix richiede.

Le idee erano fresche, lo stile di disegni e animazioni convincente, i personaggi ben caratterizzati sia caratterialmente che visivamente. Eppure, Netflix dopo due stagioni pubblicate, ha deciso che Dead End: Paranormal Park era arrivata al capolinea. Scusate il gioco di parole.

Non è chiaro cosa abbia spinto Netflix a chiudere una serie come Dead End: Paranormal Park dato il buon impatto sul pubblico che aveva avuto, rimanendo per addirittura 10 giorni nella Top Ten delle serie animate più viste sulla piattaforma. Grande attenzione e apprezzamento si era raccolo attorno alla serie, anche per le tematiche trattate, che toccavano tanti temi del mondo lgbtq+ in maniera molto intelligente.

Non si sa dunque perché Netflix abbia preso questa decisione e gli sviluppatori non hanno voluto approfondire più del dovuto la cosa, lasciando a internet il ruolo di speculare. Tuttavia, una cosa gli sviluppatori l’hanno detta: la chiusura su Netflix non significa che non vedremo più la serie, che continuerà a essere prodotta e trasmessa su altri lidi. Su quali siano però questi altri lidi, non sappiamo molto al momento.

Uncoupled

Uncoupled

Come ultima serie da trattare in questa analisi del “Cimitero di Netflix”, abbiamo pensato a una serie che con solo 8 episodi era riuscita a conquistarci e a farci passare bei momenti di spensieratezza, oltre che strapparci qualche genuina risata: Uncoupled.

Si tratta di una serie ideata da Darren Star e Jeffrey Richman pubblicata su Netflix nel giugno del 2022 la cui produzione, a inizio del 2023, è stata cancellata ufficialmente dalla piattaforma, senza dare troppe spiegazioni.

La serie vede come protagonista Michael Lawson, interpretato dal talentuoso Neil Patrick Harris che in tanti ricorderanno sicuramente per l’iconico ruolo di Barney Stinson in How I Met Your Mother. Uncoupled parla della vita e delle vicende amorose di Michael, che dopo aver vissuto per anni col suo compagno, si ritrova a essere lasciato, abbandonato e a doversi reinventare una vita da solo.

Tra nuovi amori, tentativi di risanare amori passati, amici un po’ invadenti e tanto umorismo, Uncoupled affrontava tematiche decisamente interessanti e lo faceva con una delicatezza unica, soprattutto grazie al grande talento degli interpreti, Neil Patrick Harris su tutti, che con solo 8 episodi avevano saputo conquistare il pubblico che aspettava, speranzoso, una seconda stagione per sapere come la vita di Michael si sarebbe risolta.

Eppure, per qualche ragione non meglio decifrata, Netflix decide nel gennaio del 2023 di cancellare la serie, lasciando orfani gli appassionati alla storia di Michael Lawson. A onor del vero, c’è da dire che la serie ha avuto un punteggio del 73% di recensioni positive su Rotten Tomatoes, ma non è rimasta a lungo nella Top 10 delle più viste su Netflix. 

Una cosa è certa: il “Cimitero di Netflix” continua a riempirsi senza sosta e senza che mai vengano date troppe spiegazioni ai fan. Voi avete una serie che Netflix ha cancellato e a cui, ogni tanto, fate comunque visita nonostante non se ne vedrà mai la fine?

This post was published on 4 Settembre 2023 15:30

Pietro Falzone

Redattore Appassionato di videogiochi sin dal sempre più lontano 2002, quando per festeggiare i 5 anni ricevette una copia di Crash Bandicoot per la prima PlayStation. Il richiamo dell'avventura digitale lo fece innamorare di un mondo fatto di pixel, più o meno definiti. E l'amore non si è mai fermato. Inizia così a tastare tutti gli aspetti del mondo videoludico. Tra le sue più grandi passioni, si piazzano in ordine gli MMORPG (con sempre meno per giocarli, purtroppo), gli sparatutto in prima persona e, doprattutto, giochi di ruolo single player. Così si spiegano le più di mille ore, spalmate sui vari titoli From Software, da Demon's Souls in poi. Dalla fine delle medie, scopre una nuova passione: la scrittura. E come se non bastasse, scopre che nel mondo c'è chi scrive riguardo ai videogiochi, come se fosse un lavoro vero. Cosa fare di due passioni del genere dunque? Inizia così la ricerca disperata del giusto vascello, che riuscisse a convogliare voglia di fare, idee e tempo. Dopo un periodo passato a peregrinare, tra siti e sitarelli, approda su Player.it dove trova una casa in cui convogliare idee e spunti, al fianco di un team solido e costruttivo.

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