Nell’ultimo periodo, i rincari sono all’ordine del giorno. Qualunque aspetto della quotidianità, viene continuamente rimaneggiato e ci si trova a dover affrontare costi sempre crescenti. L’aiuto statale, in situazioni del genere, diventa inevitabile ed è per questo che si torna a parlare di bonus. Vediamo di cosa si tratta.
Il governo dei bonus
Sin dal suo insediamento, il nuovo Esecutivo di Governo, ha fatto tanto parlare di sé, per le manovre adottate in determinati ambiti. Sui bonus per esempio, il governo a trazione Fratelli d’Italia, ha da subito fatto capire quale fosse il suo intento, attraverso alcune manovre che proprio nell’ultimo periodo stanno dando i loro frutti.
Uno degli argomenti su cui più si è acceso il dibattito, tra maggioranza e opposizione, ha riguardato il Reddito di Cittadinanza. Il RdC è una misura voluta dal Movimento 5 Stelle, messa in atto durante il Governo Conte II. Sin da subito, era diventato materia di scontro politico.
Il Reddito infatti, prevedeva l’erogazione di somme di denaro destinate a chi faticasse a trovare un’occupazione stabile o, nel caso in cui si avesse un’occupazione che non garantisse un minimo mensile di 780 euro, il Reddito andava a compensare. Il fine ultimo della manovra, era assistere i cittadini beneficiari, per l’inserimento nel mondo del lavoro.
Il Governo Meloni, tra i primi provvedimenti presi, ha scelto di eliminare il Reddito di Cittadinanza, considerato mero assistenzialismo fine a se stesso, sostituendolo con la cosiddetta “social card”, un bonus una tantum dell’ammontare di 380 euro circa, utili a detta dell’Esecutivo per combattere il caro spesa.
Il governo Meloni però, a differenza di quanto si potesse pensare, ha promulgato diversi bonus dal suo insediamento, che hanno toccato vari aspetti della società e varie classi sociali: il bonus bollette, l’assegno unico per le famiglie, il bonus per l’acquisto della prima casa, il bonus asilo nido e tanti altri.
Ciò che è cambiato rispetto ai precedenti Governi dunque, non è tanto il fatto che vengano erogati o meno bonus di varia natura, ma il modo in cui ciò avviene: se fino a poco tempo fa, sotto altri Esecutivi, l’erogazione avveniva in maniera diretta sul conto corrente o tramite carte apposite come per il Reddito di Cittadinanza (o come la meloniana social card), il Governo Meloni segue la via degli sgravi fiscali.
Ora però bisogna parlare di un ulteriore bonus, che visto il periodo, risulta sicuramente interessante. Vediamo di che si tratta.
Arriva il bonus energia
Sin dal 24 febbraio 2022, con lo scoppio della guerra in Ucraina, i prezzi delle fonti d’energia hanno subito impennate vertiginose. Dalla benzina al gas, fino all’elettricità, ci si è ritrovati a dover affrontare dei rincari non da poco che hanno avuto forti ripercussioni sulla società tutta.
I vari esecutivi europei, da mesi, cercano di porre un freno per quanto possibile alla situazione, ognuno coi mezzi che ha a disposizione. In Italia per esempio, si parla di un bonus che dovrà servire proprio a combattere il caro energia.
Il bonus energia è realtà!
Consiste in un bonus una tantum di 150 euro, così che chi versa in situazioni di difficoltà, possa ritrovarsi una detrazione direttamente sulla bolletta della luce. Altri cittadini sono passati dalle bollette con tariffa variabile a quelle del mercato libero con tariffa fissa, anche se i valori si mantengono ancora molto elevati.
Unitamente al bonus energia di stampo governativo, diversi comuni italiani hanno deciso di contribuire, ognuno secondo le proprie possibilità, così da “abbinarsi” al bonus e consentire ai cittadini di ottenere detrazioni ancora più importanti, per fronteggiare il periodo avverso. Nello specifico, parliamo del Bonus Energia Regione Lazio, prorogato fino all’11 agosto.
Si avrà tempo fino a giorno 11 agosto per presentare la domanda, per ottenere il bonus una tantum, dal valore di 150 euro, che verranno detratti direttamente dalla bolletta. Questa somma verrà corrisposta ai nuclei familiari residenti a Roma e avrà lo scopo di aiutarli a far fronte gli aumenti spropositati dei costi delle utenze domestiche relative all’erogazione di energia elettrica.
Per richiedere il bonus ovviamente, bisogna rispettare dei requisiti.
Prima di tutto, bisogna essere iscritti all‘anagrafe di Roma Capitale. Bisognerà poi essere intestatari di un contratto di utenza domestica di energia elettrica e, ovviamente, la residenza dell’immobile deve essere fissata a Roma o in uno dei comuni del Lazio. Il contratto d’utenza deve essere stato firmato entro e non oltre la data del 25 novembre 2022.
Altro requisito essenziale, riguarda l’attestazione ISEE, ordinaria o corrente, che dovrà essere in corso di validità e dal valore non superiore a 25.000 euro. La domanda dovrà venire inoltrata in maniera telematica dopo aver effettuato l’accesso sul sito istituzionale con Spid, Cie o Cns. I richiedenti dovranno inoltre specificare, se hanno o meno fruito delle agevolazioni previste dal DL 9/8/2022, il cosiddetto Decreto Aiuti Bis.
Alla domanda bisognerà allegare anche una copia della bolletta elettrica del periodo novembre 2022.