L’UE contro i vecchi climatizzatori: una nuova legge potrebbe imporre la sostituzione dei modelli più datati a spese delle famiglie
Il caldo record delle ultime settimane sta sollevando la preoccupazione generale. Il rischio non è più solo per le persone fragili e gli anziani, il clima torrido sta mettendo in ginocchio anche giovani e persone bene in salute. Naturalmente, sono sempre di più le famiglie che stanno correndo ai ripari munendosi di climatizzatori in tutta casa, sfidando persino il caro bollette pur di trovare una soluzione al caldo.
Eppure, la situazione si sta trasformando in un circolo vizioso: più le temperature aumentano più vengono utilizzati i climatizzatori, ma più vengono utilizzati più si aggrava la condizione climatica globale. Per questo motivo è necessario munirsi, almeno, di apparecchiature moderne e, quindi, quanto più eco-sostenibili possibile.
L’UE ci mette lo zampino
Con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e ridurre le emissioni di gas serra, l’Unione Europea ha adottato diverse misure ecologiste che riguardano il settore dell’aria condizionata. Dopo le precedenti leggi che hanno affrontato la dismissione delle cucine a gas, la sostituzione delle caldaie a gas e l’installazione di pannelli solari, è ora stata introdotta una nuova importante normativa che impone l’obbligo di sostituire i condizionatori.
I condizionatori, noti per essere inquinanti, sono responsabili dell’emissione di idrofluorocarburi (F-gas) che contribuiscono all’effetto serra e all’esaurimento dello strato di ozono. Poiché l’UE mira a ridurre l’utilizzo di fonti inquinanti e limitare il cambiamento climatico, i condizionatori rappresentano un settore chiave su cui concentrarsi per raggiungere tali obiettivi.
La nuova legge
La nuova normativa prevede il divieto di assistenza e manutenzione per i condizionatori e altre apparecchiature contenenti gas fluorurati.
Questo divieto significa che se un vecchio condizionatore si rompe, non sarà più possibile ripararlo e sarà necessario sostituirlo con un apparecchio più ecologico e a bassa emissione di gas serra. Inoltre, circa l’80% dei condizionatori attualmente in uso produce F-gas, quindi l’UE intende incoraggiare la sostituzione di questi vecchi modelli con apparecchi più ecologici.
Una operazione similare a quanto sta succedendo riguardo alle automobili elettriche, con l’imposizione di non produrre più veicoli a gasolio entro il 2035.
C’è ancora tempo
Sebbene l’obbligo di sostituzione dei condizionatori dovrebbe entrare in vigore dal primo gennaio 2024, alcune associazioni di categoria hanno espresso preoccupazioni riguardo ai divieti e alla mancanza di considerazione delle diverse applicazioni degli apparecchi, nonché dei tempi necessari per la formazione dei tecnici. Inoltre, il peso economico della sostituzione potrebbe ricadere sui cittadini che dovranno affrontare una spesa non prevista.
Tuttavia, è importante sottolineare che, al momento, la direttiva è ancora in fase di approvazione e non è ancora una legge definitiva. Ciò significa che chi possiede ancora un condizionatore più vecchio a idrofluorocarburi può continuare a utilizzarlo e farlo riparare senza problemi, fino a quando la normativa non entrerà in vigore.