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Fuorigioco

Arrestato il più grande truffatore di YouTube | Rubava milioni di dollari agli artisti

È stato arrestato di recente colui che è considerato il più grande truffatore di YouTube: falsificava i diritti d’autore rubando milioni di dollari.

I diritti d’autore sono sempre motivo di grande lotta a livello di leggi e regolamentazioni e lo sa bene META che ha dovuto combattere una dura lotta con la SIAE pur di riavere la musica di molti artisti all’interno delle Storie.
Questa volta però non parliamo di un semplice mancato accordo tra due grandi aziende, ma di anni e anni di truffe ai danni di artisti su YouTube.

YouTube è sempre stata attenta per quanto riguarda il diritto d’autore, soprattutto se all’interno dei video è presente musica protetta da copyright.
La maggior parte degli artisti però non gestisce in prima persona la questione del diritto d’autore, ma si affida a società di terze parti che rendono il sistema un po’ più vulnerabile.
Questo ovviamente dà il via libera a molti truffatori di rubare soldi a piacimento.

Questo perché sia gli artisti, sia gli editori dei vari cantanti e musicisti, non hanno accesso al sistema che gestisce le royalties di YouTube, dato che questi possono essere monitorati solo dalle società di terze parti alle quali si affidano.
Proprio per questo motivo artisti ed editori non solo non si accorgono della truffa, ma questa può andare avanti nel tempo indisturbata.

Truffatore seriale arrestato: rubava soldi con falsi diritti d’autore

Tutto questo ha permesso a Joe Teran di agire indisturbato per ben cinque anni prima di essere scoperto e arrestato negli Stati Uniti, in particolare nel Distretto dell’Arizona.
Il procuratore Gary Restaino ha parlato di una condanna “significativa” dato che si tratta di una delle truffe più grandi mai viste in termini monetari, considerata addirittura la più grande per quanto riguarda il discorso YouTube e diritti d’autore.

La storia ha inizio già all’inizio di quest’anno quando Teran finisce nell’occhio della legge dichiarandosi colpevole di cospirazione, frode telematica e riciclaggio di denaro.
In quell’occasione fa il nome anche di Webster Batista Fernandez, suo socio in affari, con il quale ha iniziato a collaborare nel 2017 fondando anche una casa discografica, MediaMuv, per accaparrarsi i soldi dei diritti d’autore di molti artisti.

Il totale di canzoni rubate da Teran e soci ammonta a 50.000 con un valore di diritti d’autore pari a 23 milioni di dollari guadagnati nel giro di 5 anni.
Nel processo è stato scoperto che MediaMuv collaborava anche con altri gruppi per rendere la truffa meno evidente, ma le forze dell’ordine sono riusciti comunque a risalire al nome di Teran a causa della sua recidività.

23 milioni di dollari rubati con falsi diritti d’autore: ecco la condanna

La prima sentenza da parte del governo degli Stati Uniti nei confronti di Joe Teran è stata quella di 70 mesi di reclusione, una pena che, secondo le parole del procuratore Restaino, è lievitata proprio per la recidività del truffatore e anche per evitare che possa rifarlo in futuro.
Come si legge dal rapporto, Teran ha continuato a truffare e intascare soldi anche dopo la prima denuncia.

Nei prossimi mesi, inoltre, verrà eseguito un nuovo processo per la restituzione del denaro che Joe Teran ha rubato a tantissimi artisti.
Dato che la maggior parte degli artisti truffati da Joe Teran sono di origine latina, si sta pensando di tradurre il verbale del processo anche in spagnolo.

Una delle paure più grandi, secondo le parole di Restaino, è che Teran possa continuare a truffare in futuro o peggio che lo possano fare i suoi soci in affari che non sono stati ancora scoperti.
Per questo motivo si starebbe addirittura pensando di muovere delle accuse legali nei confronti di YouTube stessa per avere accesso direttamente alla piattaforma che gestisce le royalties.

This post was published on 3 Luglio 2023 6:30

Salvatore Montagnolo

Nasce il 21 maggio 1996 a Napoli e cresce con la passione per i videogiochi e per tutto ciò che c'è di tecnologico nel mondo. Preme il suo primo tasto "START" all'età di 6 anni con Crash Bandicoot per l'inizio di una grande avventura all'insegna di console, comandi e schermi.

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