I lavoratori digitali sono sempre più richiesti: le aziende, anche quelle italiane, cercano personale specializzato senza trovarlo
Il mondo del lavoro sta drasticamente cambiando in questi ultimi anni. Nel contesto aziendale del 2023, le competenze informatiche sono diventate un requisito imprescindibile per mantenere la competitività. In tutti i settori dell’economia contemporanea, l’integrazione di elementi digitali è diventata indispensabile, richiedendo l’impiego di professionisti con competenze specifiche in campo informatico.
Le imprese di tutto il mondo stanno inevitabilmente sempre più adattando le proprie attività al mondo digitale. La presenza online, gli scambi digitali di merci o servizi e le campagne pubblicitarie sui social media o sui siti web sono diventati elementi essenziali per qualsiasi impresa nel 2023.
I nuovi posti di lavoro
Con l’economia che si muove sempre più verso l’informatica, la domanda di personale con competenze informatiche è in costante aumento. Tuttavia, non si tratta solo di personale con conoscenze comuni dei social media o dei programmi informatici di base, ma anche di programmatori, creativi di contenuti digitali ed esperti di comunicazione online.
Dei settori specifici in cui si cercano veri e propri esperti, un personale in grado di guidare le aziende nel periodo di transizione e di portarle ad essere competitive in un mercato che, ormai, si è spostato completamente nel web.
In Italia?
Secondo uno studio condotto dal sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal, negli ultimi anni il 70% delle aziende italiane ha investito nella trasformazione digitale. Gli investimenti si sono concentrati sulla comunicazione diretta con i consumatori, considerata essenziale per la crescita aziendale, ma anche sull’analisi di mercato. Le imprese hanno riconosciuto l’importanza di adattarsi al digitale per rimanere competitive.
Le competenze informatiche di base non sono più sufficienti per ottenere un buon impiego o per diventare indispensabili per un’azienda. Attualmente, le figure professionali più richieste includono ingegneri informatici, elettronici e meccanici, esperti di telecomunicazioni e analisti e progettisti di software. Anche un resoconto di LinkedIN, nota piattaforma social per il lavoro, spiegava come queste fossero le figure professionali più richieste per i prossimi anni.
Gli investimenti nelle tecnologie digitali da parte delle aziende sono in corso da tempo, ma il successo di queste innovazioni dipende anche dalla presenza di personale in grado di utilizzare e riparare tali tecnologie in caso di malfunzionamenti.
Non solo tecnici: servono creativi
Oltre alle competenze tecniche, le aziende hanno bisogno di professionisti creativi, in particolare per la creazione di contenuti multimediali destinati alle pubblicità online. Figure come videomaker ed esperti di comunicazione sono altamente ricercate per supportare la comunicazione diretta con i consumatori finali, evitando la necessità di intermediari.
Perché così pochi?
Nonostante la crescente domanda di figure professionali con competenze informatiche, molte aziende si trovano di fronte alla difficoltà di trovare le risorse umane necessarie per i ruoli richiesti. Questa carenza di competenze è un problema cronico nel nostro paese, dove il 40% delle specializzazioni dei nuovi lavoratori non è allineato alle richieste del mercato del lavoro.
Colpa anche di un sistema scolastico che non brilla certo per digitalizzazione, mentre i giovani continuano a scegliere facoltà universitarie classiche per cercare una stabilità maggiore, magari tramite concorsi pubblici.
Si ha ancora l’errata concezione di un Paese che non accetta l’evoluzione tecnologica e richiede ancora gli stessi lavoratori per le stesse mansioni. Invece, per quanto questo discorso possa valere per la Pubblica Amministrazione, ancora lontana da una concreta digitalizzazione del lavoro, ci sono migliaia di aziende nostrane che vorrebbero provare il salto nel web, ma non hanno le risorse umane per riuscirci al meglio.