Una creatura mostruosa, a metà tra un topo ed un essere umano: il macabro ritrovamento fuori un museo statunitense
Il nostro mondo custodisce ancora dei misteri che non siamo riusciti a risolvere. Chi è l’Uomo-Falena che appare annunciando calamità nelle notti di New York? Esiste il peloso Big-Foot? Cosa custodisce l’area-51? Chi ha ucciso l’Uomo-Ragno?
Ebbene, ora un altro mistero si aggiunge a questa grottesca raccolta. Chi è il ragazzo-topo?
Già, tutti abbiamo sicuramente pensato al caro vecchio maestro Splinter, il topo umanoide che doveva badare ed educare le tartarughe ninja e guidarle sulla via dell’eroismo. Purtroppo non stiamo parlando di lui, ma di qualcosa di ben più spaventoso.
Qualcun altro, sempre in tema di cartoni anni ’90, potrebbe ricordare i Biker Mice: topi motociclisti venuti da Marte e pronti a salvare il nostro pianeta da minacce altrettanto assurde. Ebbene non stiamo parlando nemmeno di loro. (Tuttavia, ricordiamo agli appassionati di questa piccola perla che una nuova serie è in lavorazione ed arriverà presto su tutti gli schermi).
E allora?
I dipendenti dell’Historical Museum della Contea di Wayne, in Indiana, hanno trovato una strana sorpresa quando hanno aperto il museo qualche mattina fa. Appoggiata fuori l’ingresso, come se contenesse un cucciolo da adottare, c’era una scatola di legno. Incuriositi hanno aperto, ignorando l’orrore che avrebbero trovato all’interno.
Nella cassa giaceva un essere deforme: un topo umanoide grande quanto un neonato. Il mostro sembrava imbalsamato, ricoperto di pelliccia nera e persino munito di denti ed artigli. Analizzandolo più attentamente i dipendenti si sono resi contro che probabilmente si trattava di una statua d’argilla, ma resa molto simile ad una creatura realmente esistente.
Curiosi dell’opera e del benefattore hanno pubblicato un post sull’account ufficiale del Museo per cercare maggiori informazioni (e anche per pubblicizzare la nuova attrazione):
Ci piacerebbe sapere chi è il donatore di questo ragazzo, dato che non ha lasciato alcuna informazione di contatto. Aiuto!
Il tema di Wayne County Collects di questa settimana è #made e abbiamo scelto “The Richmond Rat Boy”…. che si è presentato alla nostra porta questa mattina. No, sul serio… era in una scatola indirizzata al museo sul nostro cancello posteriore.
Tecnicamente, non fa parte della nostra collezione… ancora. Il biglietto diceva che il Richmond Rat Boy proveniva da un amico del bisnonno del donatore che lavorava per uno dei circhi che frequentavano questa zona, molto probabilmente negli anni 1910-30.
Il Richmond Rat Boy sembra essere realizzato in gesso di Parigi e argilla su un’armatura. È decorato non solo con vernice, ma anche con artigli e peli di animali. La sua scatola sembra fatta apposta per essere esposta.
Abbiamo altre cose strane nella nostra collezione, quindi credo che si adatterà perfettamente!!!
Data la provenienza che, a detta del misterioso donatore, riguarda un circo dei primi anni del Novecento, è possibile ipotizzare che si trattasse di un’attrazione. Al tempo i circhi itineranti sfruttavano molto spesso, per accalappiare pubblico, i “freak”, persone sfortunate colpite da deformità di ogni sorta: la “donna barbuta”, il “gigante”, i gemelli siamesi…
Non sempre queste attrazioni erano reali fenomeni naturali o malattie, ma molto spesso si trattava di trucco ben fatto. Nel caso del nostro ratto, invece, potrebbe essere una statua costruita per sembrare agli ingenui spettatori un vero mostro umanoide, magari catturato e imbalsamato da chissà quale coraggioso cacciatore.
This post was published on 29 Maggio 2023 12:00
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