Il governo italiano, con la nuova Legge di bilancio, ha attuato una riforma radicale al Fisco: penalizzate proprio queste persone.
La pesante crisi all’economia dell’Italia che si è verificata negli scorsi due anni sta ancora avendo ripercussioni in questa prima metà del 2023.
Soprattutto la pressione fiscale ha avuto pesanti battute d’arresto nel corso dell’ultimo periodo e il governo italiano ha già pensato alle soluzioni da attuare.
A gennaio scorso c’è stata la prima manovra di bilancio che ha portato a numerose conseguenze nelle entrate e nelle uscite dalle casse dello Stato.
Tra le manovre più attese dai cittadini ci sono state quelle riguardanti il Fisco, ovvero le tasse e le imposte dovute allo Stato dai contribuenti.
Le novità che più hanno colpito i cittadini sono state quelle relative al cuneo fiscale che il nuovo governo Meloni ha pensato con l’obiettivo di abbassare la pressione fiscale sui cittadini.
Se da una parte però molte italiani si sono ritrovati a pagare meno tasse, dall’altra una particolare categoria di italiani ha ricevuto e riceverà delle vere e proprie stangate.
L’aumento dell’inflazione collegato anche all’aumento del costo della vita in generale ha fatto sì che gli stipendi dei lavoratori non bastassero più come prima.
Questo ha spinto il governo italiano nei mesi passati a intervenire direttamente sul cuneo fiscale e sulle imposte da pagare relative agli stipendi e ai guadagni degli italiani.
L’obiettivo principale del governo era quello di non gravare troppo sugli stipendi dei lavoratori date le vicende passate che tutti conosciamo, ma la manovra non è stata comunque apprezzata da tutti.
Il motivo è che il taglio del cuneo fiscale ha sì favorito tanti lavoratori e tanti italiani, ma dall’altra parte ha fatto aumentare il quantitativo delle imposte per un’altra categoria di persone.
La riforma fiscale del governo Meloni ha portato anche a un taglio delle aliquote IRPEF, ma non per tutti i cittadini.
Questa manovra è stata pensata soprattutto per abbassare la pressione fiscale e le tasse sul reddito, ma alcuni contribuenti si sono ritrovati invece con un aumento improvviso delle tasse.
Questo ha fatto causare ovviamente delle grandi polemiche.
Una delle novità più importanti del taglio fiscale del governo Meloni riguarda l’IRPEF, ovvero l’imposta sui redditi.
Prima della riforma fiscale le aliquote IRPEF erano divise in quattro fasce in base all’ISEE: la prima per i redditi inferiori a 15.000€, la seconda per i redditi compresi tra 15.000 e 28.000, la terza per i redditi compresi tra 28.000 e 50.000 e infine per quelli superiori a 50.000.
La riforma ha unificato le due fasce centrali e ha abbassato di qualche punto percentuale tutte le aliquote, questo è il nuovo modello:
Per chi ha un reddito inferiore a 15.000€ non cambierà nulla, mentre è un grandissimo vantaggio per chi ha un reddito compreso tra 28.000 e 50.000 che si vedono tagliare l’aliquota IRPEF addirittura dell’8%.
Per chi ha invece il reddito compreso tra 15.000 e 28.000 se la passerà brutta perché ci sarà un aumento delle tasse del 2%.
This post was published on 19 Maggio 2023 19:30
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