Ancora oggi moltissime persone considerano internet un luogo poco o per nulla sicuro: un sondaggio ha svelato una percentuale quasi totale
Sono ormai oltre 30 anni che le nostre vite sono influenzate perennemente da internet: non solo ricerche sul web, ma anche social network e tutto ciò che concerne la vita online.
Nonostante questo lasso di tempo, però, ci sono ancora tantissime persone che nutrono sentimenti molto contrastanti verso questo mondo.
Col passare degli anni sempre più attività quotidiane si sono evolute grazie all’uso di internet, dal semplice scambio di messaggi con amici a parenti, passando per l’attività fisica fino all’organizzazione del tempo libero.
Ciò che spaventa di più le persone sono però sempre i social network che sono terreno fertile per il cyberbullismo.
Sempre più adolescenti e ragazzi vengono presi di mira da persone sui social network che approfittano della protezione dello schermo per dire di tutto.
Insulti personali, giudizi sull’aspetto fisico e comportamenti davvero al limite che dal vivo verrebbero subito condannati, mentre sul web molto spesso restano impuniti.
Sempre più restrizioni per internet: gli italiani hanno paura
I casi sempre più frequenti di cyberbullismo uniti anche a una frequente ignoranza sull’argomento, spingono molte persone ad avere seriamente paura di internet e dei social.
Sempre più genitori italiani, infatti, limitano drasticamente l’uso di internet ai propri figli e li controllano con sistemi parentali.
Per certi versi è sicuramente un bene avere più controllo sui nostri figli, soprattutto se minori, ma dall’altra sottolinea ancora quanta paura c’è nei confronti del web.
Un sondaggio effettuato da YouTrend ha evidenziato un dato molto allarmante e che evidenzia lo stato d’animo degli italiani nei confronti di internet.
Il primo dato curioso da evidenziare è quello dell’età minima per l’utilizzo dei dispositivi elettronici senza la supervisione attenta dei genitori.
Gli italiani pensano che già dall’età di 8 anni un bambino possa guardare la TV senza il controllo attivo dei genitori, l’età minima sale a 11 anni quando si tratta di tablet, PC e smartphone.
Dando invece un’occhiata alle percentuali vediamo che il 74% degli intervistati pensa che un bambino possa guardare la TV senza la supervisione dei genitori già a partire dagli 8 anni, mentre la percentuale scende a 35% se si parla di computer connessi a internet.
Addirittura al 30% se consideriamo gli smartphone, che sono ormai all’ordine del giorno.
Social Network e genitori italiani: ecco le percentuali
L’utilizzo di dispositivi connessi a internet può essere relativamente pericoloso per l’esposizione a materiale sensibile, ma sono i social network a incutere più timore.
Questo non solo per il cyberbullismo che abbiamo trattato in introduzione, ma anche per l’eventuale presenza di malintenzionati.
Sempre secondo i sondaggi fatti da YouTrend, il 28% degli italiani pensa che i ragazzi fino a 18 anni debbano chiedere l’autorizzazione dei genitori per iscriversi a un social network.
Il 36% pensa che sia una pratica da fare soltanto per i ragazzi fino a 16 anni e il 29% fino ai 14 anni.
Soltanto il 3% ha risposto che in nessun caso c’è bisogno di autorizzazione.
In poche parole vuol dire che oltre il 90% dei genitori ha paura dei social network e vuole che i figli chiedano l’autorizzazione fino alla maggiore età.
Il 59% delle persone pensa che i social network siano un posto rischioso piuttosto che un luogo di opportunità per conoscenze e lavoro.
Una preoccupazione che viene fuori anche se parliamo di privacy, la quale non è assolutamente tutelata secondo il parere di molti italiani.
Il 77% degli italiani, infatti, è convinto che i dati personali vengano utilizzati in maniera impropria dalle piattaforme online e dai siti web.