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Le persone che sostengono la teoria evoluzionistica sono più tolleranti | Questa ricerca ne è una prova

Uno studio ha dimostrato che la credenza nella teoria dell’evoluzione è associata ad atteggiamenti più tolleranti


In passato, lo sappiamo bene, la teoria darwiniana dell’evoluzione della specie è stata strumentalizzata dai teorici della superiorità razziale. I capisaldi della teoria venivano utilizzati per giustificare la posizione di supremazia e privilegio della razza bianca: “siamo superiori per natura“, dicevano, perché la selezione naturale ha fatto in modo che andasse così, e quindi “il soggiogamento delle razze inferiori segue il principio della sopravvivenza del più forte“.

L’evoluzionismo nell’epoca contemporanea

“Se siamo più potenti è perché siamo più adatti a sopravvivere”, e viceversa, in un’argomentazione del tutto circolare e che ai tempi sembrava solida. Stiamo parlando infatti della fine del 19° secolo, quando il darwinismo sociale di Spencer traeva delle conclusioni sull’assetto sociale delle comunità umane a partire da considerazioni di natura evoluzionistica.

Oggi chi sono gli evoluzionisti? Esiste certamente uno zoccolo duro di sostenitori del darwinismo sociale, e di promotori di teorie psicologiche che su questo si basano; tuttavia, gli evoluzionisti sono la fazione che generalmente è contrapposta a quella dei creazionisti, che crede che l’essere umano sia stato generato da Dio nel giardino dell’Eden, secondo quanto narrato nella Bibbia.

Se in passato essere evoluzionista voleva dire mettersi dalla parte dell’oppressore, oggi è indice di sano buonsenso: la teoria di Darwin è accettata, con le dovute riserve e spinte innovative, come la più valida per spiegare l’evoluzione della specie.

Lo studio dell’università del Massachusetts

Ci sono dei tratti della personalità molto positivi che si associano alla credenza evoluzionista, come dimostrato da uno studio pubblicato di recente da un ricercatore dell’Università del Massachusetts, Stylianos Syropoulos, sul Journal of Personality and Social Paychology.

Lo studio ha rivelato che le persone che credono nell’evoluzione hanno più probabilità di essere tolleranti, ed hanno meno pregiudizi: questo è stato osservato in Israele, dove gli evoluzionisti sostengono la pace tra palestinesi, arabi ed ebrei, ma anche nei paesi musulmani, in cui i sostenitori della teoria di Darwin hanno meno pregiudizi verso popoli di altre confessioni religiose.

In ben 19 paesi dell’Europa orientale, a maggioranza cristiano-ortodossa, la fede nell’evoluzione era associata ad un atteggiamento tollerante ed aperto ne confronti di ebrei, musulmani e rom.

Lo studio ha rivelato che è vero anche il contrario: una bassa soglia di credenza nella teoria dell’evoluzione corrisponde a pregiudizi più elevati, sia all’interno del proprio gruppo di appartenenza che nei confronti di persone di altre razze, fedi e nazionalità.

Dopo aver analizzato tutti i contesti culturali, religiosi e nazionali, gruppi di maggioranza e minoranza, e anche gruppi fittizi – creati ad hoc dai ricercatori stessi, lo studio mostra che questo fenomeno è riscontrabile in tutto il mondo.

Sappiamo però che correlazione non è causazione, e i ricercatori si astengono dal sostenere che il bigottismo sia causato dal rifiuto a sostenere l’evoluzionismo; tuttavia, esiste una relazione coerente e significativa tra incredulità nella teoria evoluzionistica e bigottismo, dal momento che questa si ravvede anche al cambiare di alcune variabili psicologiche fondamentali come l’ideologia politica o religiosa dei singoli individui analizzati.

Bernard Leidner, professore associato di psicologia all’Università del Massachusetts, ha accolto i risultati dello studio con entusiasmo:

Ci sono stati resoconti teorici che prevedevano l’opposto di quello che abbiamo trovato, quindi è stato emozionante per noi dimostrare che questo non è il caso, che è vero il contrario e che la fede nell’evoluzione sembra avere effetti piuttosto positivi

Essere evoluzionisti oggi, per fortuna, significa qualcosa di radicalmente opposto rispetto a ciò che significava alla fine dell’800.


Fonte: Associazione degli psicologi americani | Studio di, S., Lifshin, U., Greenberg, J., Horner, D. E., & Leidner, B. : Bigotry and the human–animal divide: (Dis)belief in human evolution and bigoted attitudes across different cultures.

This post was published on 3 Aprile 2023 6:30

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