Purtroppo siamo ancora lontani dal trovare una cura definitiva al cancro, ma alcuni scienziati hanno messo a punto un’idea alquanto innovativa.
La medicina, anche grazie al progresso tecnologico, sta facendo passi da gigante e sta raggiungendo livelli mai visti prima.
Al giorno d’oggi, però, non sembra essere ancora stata trovata una cura definitiva a quella che è la malattia più atroce di tutte: ovvero il cancro.
Il cancro o tumore, chiamata in termini scientifici neoplasia, è una massa di tessuto che cresce in maniera scoordinata e in eccesso rispetto agli altri tessuti.
L’imprevedibilità e la velocità con le quali crescono le masse tumorali è ancora oggetto di studio da anni e, nonostante il progresso, ancora non si è arrivati a una cura definitiva.
Alcuni scienziati del Michigan, però, pare abbiano trovato una sorta di svolta nel processo di cura contro il cancro.
Per adesso si parla soltanto di piccoli e primordiali esperimenti, ma potrebbe essere un punto di partenza per aumentare la percentuale di sopravvivenza dei soggetti malati di cancro.
Si parla tanto, anche a livello mediatico, di tantissime fondazioni per la ricerca al fine di trovare una cura contro il cancro.
Sappiamo che attualmente i trattamenti per la cura di tumori si dividono in processi di chemioterapia, radioterapia, chirurgia e alla fine anche cure palliative.
Questi sono i trattamenti attualmente conosciuti e utilizzati a livello globale, i quali, anche grazie al progresso tecnologico hanno abbassato di molto la percentuale di mortalità.
Rendere totalmente curabile il cancro è davvero un’impresa ardua, ma ricercare nuovi trattamenti e cure è l’obiettivo principale dei ricercatori.
È l’obiettivo principale anche di un team di scienziati dell’Università del Michigan che hanno testato con successo un nuovo modo per distruggere le cellule tumorali.
Niente chirurgia o chemioterapia, lo strumento utilizzato da questi ricercatori sono le onde ultrasoniche: un esperimento a dir poco rivoluzionario.
L’esperimento condotto dal team del professore di ingegneria biomedica Zhen Xu consisteva nell’abbattere dei tumori al fegato attraverso onde ultrasoniche.
Per l’esperimento sono stati utilizzati dei topi che come sappiamo hanno un DNA molto simile al nostro e vengono spesso usati per esperimenti di questo tipo.
La prima fase dell’esperimento ha consentito agli scienziati di distruggere il 75% delle cellule tumorali contenuti nel fegato dei topi.
Questo ha consentito, inoltre, al sistema immunitario di ricostruire i tessuti distrutti e quindi di generare cellule benigne al posto di quelle maligne.
La tecnica in questione si chiama istrotripsia e in alcuni ospedali è già entrata in fase sperimentale anche sugli esseri umani.
Gli scienziati usano un dispositivo chiamato trasduttore che emana onde a ultrasuoni mirate creando delle microbolle all’interno dei tessuti da distruggere.
Per adesso siamo ancora nelle fasi sperimentali e c’è ancora molto lavoro da fare prima di adottare questa tecnica in tutti gli ospedali.
È chiaro che sarebbe una svolta epocale per curare il cancro al fegato che al giorno d’oggi colpisce 15 persone ogni 10.000 abitanti in Europa.
Nota: la ricerca è stata approvata da una rivista aperta ma ha ricevuto parecchie risposte positive in processo di peer review, siamo fiduciosi che non sia una pubblicazione predatoria e, come per tutte le ricerche volte al migliorare la qualità della vita, diamo un sono in bocca al lupo ai ricercatori.
Fonte: mdpi
This post was published on 2 Aprile 2023 6:30
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