WhatsApp è il servizio di messaggistica più famoso al mondo, in grado di mettere in contatto miliardi di persone attorno al globo, in maniera semplice e veloce. Ogni suo aggiornamento viene accolto con grande trasporto, dalla community di utenti affezionati. Il nuovo aggiornamento era richiesto da tempo e WhatsApp pare aver mutuato l’idea dal suo rivale, Telegram.
WhatsApp si aggiorna ancora
L’era di internet ha segnato un cambio di passo, in tantissimi campi dell’umanità. Quello che forse, più di tutti, si è reso tangibile è il campo della comunicazione interpersonale. Comunicare è l’attività umana per eccellenza; l’uomo da sempre cerca metodi nuovi per comunicare, che rendano i processi più veloci e precisi.
In questo senso, internet ha rappresentato una manna.
Grazie alla diffusione dei servizi di rete in tutto il mondo, sono nati nuovi modi di comunicare basati su infrastrutture come i social network. Facebook, ideato da Mark Zuckerberg, rappresenta l’emblema di questo cambio di rotta. Sin da subito infatti, il servizio si è proposto come una piazza virtuale in cui scambiare pensieri e opinioni, con amici e parenti vicini e lontano.
A rendere però più efficace la comunicazione veloce, fatta soprattutto di messaggi di testo, è stato un altro servizio: WhatsApp.
WhatsApp nasce un anno dopo Facebook, nel 2009. Mentre Facebook appariva più come un aggregatore di persone, WhatsApp pareva sin da subito avere un animo diverso. Il servizio, creato da due ex dipendenti della società informatica Yahoo infatti, sembrava voler offrire un’alternativa all’unica modalità esistente all’epoca per inviare messaggi di testo: gli SMS.
La novità di WhatsApp, rispetto agli SMS, era la sua totale gratuità. Mentre gli SMS avevano un costo variabile, a seconda dell’operatore telefonico preso in esame, WhatsApp necessitava soltanto di uno smartphone e di una connessione ad internet, per permettere a qualunque utente di scrivere quanti messaggi desiderasse, senza alcun limite di lunghezza.
WhatsApp però, come tutte le grandi invenzioni, generò subito una spietata concorrenza. Altri servizi cercarono di coprire campi della comunicazione, che il solo WhatsApp non riusciva ad abbracciare. La svolta avvenne nel 2014, quando WhatsApp venne acquisito dal gruppo imprenditoriale Meta.
Da quel momento, WhatsApp iniziò a progettare e rilasciare aggiornamenti su aggiornamenti che rivoluzionarono il volto dell’applicazione, facendola passare da semplice servizio di messaggistica istantanea a vero e proprio centro nevralgico di comunicazione, qualunque fosse la modalità adottata per comunicare.
Vengono così introdotte le chiamate vocali e le video chiamate, che rendono WhatsApp più vicina ad un’applicazione di videoconferenza; la possibilità di inviare note vocali permette di ovviare, nei casi in cui si voglia lasciare un messaggio ad una persona ma non lo si possa fare digitando lettere sulla tastiera; inviare immagini (anche in alta qualità), video di durata estesa, sticker ed emoji ha permesso lo sviluppo della comunicazione para verbale.
D’altro canto però, servizi rivali come Telegram, non sono rimasti con le mani in mano e hanno iniziato a proporre novità che stavolta, WhatsApp ha dovuto rincorrere. Prendiamo ad esempio le Newsletter di WhatsApp che sembrano ricalcare molto i “canali” di Telegram.
Oggi parliamo proprio di una novità di WhatsApp, mutuata da Telegram.
WhatsApp permette di modificare i messaggi inviati
La novità era già nell’aria.
Già da diverse settimane infatti, in rete si vociferava di una possibile introduzione di questa novità ma, fino ad oggi, tutto era rimasto nell’ambito dei rumor. Pare però, che qualcosa si stia muovendo e che i rumor siano diventati qualcosa di più.
A palesare l’aggiornamento è stato l’ultimo aggiornamento in Beta di WhatsApp per utenti iOS. Tale aggiornamento ha infatti introdotto la funzione, sebbene al momento soltanto in prova per un ristretto gruppo di utenti, di modificare i messaggi di testo dopo averli inviati.
Questa funzione sarà sicuramente già nota sia agli utilizzatori di Telegram, sia agli utenti Apple che si affidano ad iMessage per le loro chat. Tuttavia, gli utenti WhatsApp sentivano la necessità di questa funzione e ora, vediamo per bene come funzione, da quello che sappiamo finora.
La funziona per modificare i messaggi inviati, dovrebbe essere molto semplice e intuitiva da utilizzare. Una volta che avete inviato un messaggio e vi siete resi conto di aver scritto qualcosa di sbagliato o di aver omesso qualche informazione, potrete evitare di inviare un secondo messaggio per rimediare all’errore.
Vi basterà infatti tenere premuto sul messaggio e selezionare la voce “Modifica” dal menù a tendina che si aprirà. Il messaggio ritornerà quindi nel vostro box di testo e potrete attuare tutte le modifiche che vorrete, anche cancellarlo ovviamente.
Tuttavia, dovrete essere veloci ad accorgervi di eventuali refusi.
La funzione di WhatsApp permetterà le modifiche ai messaggi inviati, entro un massimo di 15 minuti dall’invio. Nonostante questo particolare non sia stato accolto di buon grado da tutti, l’intento di WhatsApp pare essere quello di tenere le conversazioni più “pure” possibili, senza che, rivedendole dopo un po, se ne travisi il senso.
Inoltre, a differenza di quanto avviene per iMessage, non sarà possibile visualizzare la cronologia delle modifiche. Tutto ciò che permetterà di rendersi conto della modifica al messaggio, sarà una piccola targhetta nel box del messaggio con la scritta “modificato”.
Infine, questa funzione, almeno per il momento, permetterà la modifica soltanto dei messaggi di testo, senza che si possano toccare descrizioni e didascalie delle immagini, dei video e dei documenti. Per quelli, dovrete fare ancora attenzione, per adesso.
Non sappiamo quando tutti potranno fruire di questa utilissima funzione che WhatsApp mette a disposizione. Sicuramente, saperne dell’esistenza è già di per sé un sollievo. Dato però che la funzione è già attiva per gli utenti in Beta, conoscendo i tempi di WhatsApp, tra qualche settimana tutti potremo goderne. Per restare aggiornati, continuate a seguire Player.it.