Avete mai sentito parlare di Biomimesi? Si tratta di un campo di studi molto affascinante che ha ispirato tantissime invenzioni dell’umanità!
L’evoluzione storica di un determinato popolo o di una società è data anche dal livello di scoperte scientifiche e tecnologiche che è stato raggiunto.
Ancora oggi numerose epoche storiche si basano proprio su questo dato, altrimenti non parleremmo di età del bronzo, del ferro o dell’oro.
Negli ultimi anni l’evoluzione tecnologica è andata e sta andando talmente veloce che è diventato quasi impossibile fare una distinzione di ere, ma possiamo considerare gli ultimi 40 anni almeno come l’era dell’internet.
Vi siete però mai chiesti da dove nasce un’invenzione scientifica e tecnologica?
È chiaro che il motivo principale per cui si porta avanti una scoperta è capire le esigenze dell’umanità, che è, per esempio, la base per la ricerca medica.
Altre volte le invenzioni sono frutto di pura intuizione da parte degli studiosi, ma anche prendere spunto da qualcuno o qualcosa non ha mai fatto del male a nessuno.
Alla base di quest’ultima definizione possiamo inserire la branca della Biomimesi, una disciplina che studia i processi biologici e biomeccanici degli esseri viventi al fine di imitarli per invenzioni e miglioramenti delle tecnologie umane.
In parole povere si prende spunto dalla natura per progredire dal punto di vista tecnologico.
L’osservazione della natura è probabilmente una delle fonti d’ispirazione più antiche dell’essere umano, risalente agli albori delle società moderne.
Artisti, filosofi, artigiani e inventori del passato hanno sempre preso spunto dai processi naturali o dalla natura stessa per la realizzazione delle loro opere.
Il volo degli uccelli è stato sicuramente tra i primi comportamenti animali che l’uomo ha studiato attentamente per cercare di emularlo.
Ci sono voluti secoli prima della realizzazione delle prime macchine che consentissero il volo umano, ma possiamo comunque considerarlo uno dei primi esempi di Biomimesi.
Nel corso degli anni però possiamo trovare davvero tantissimi esempi a riguardo.
Anche se esistono degli esempi a ritroso, è soltanto dagli anni ’50 in poi che si parla per la prima volta di Biomimesi grazie allo scienziato americano Otto Herbert Schmitt.
Lo studioso, nel corso del dottorato, sviluppò il cosiddetto trigger di Schmitt, ovvero un tipo di circuito che si basava sul sistema di propagazione nervoso dei calamari.
La Biomimesi, attualmente, può essere davvero applicata a diverse branche della scienza umana come l’ingegneria, la chimica e la medicina.
Dagli anni ’50 a oggi è stato progettato e realizzato un gran numero di applicazioni ispirate alla natura e sono attualmente disponibili a livello commerciale.
Uno degli esempi più celebri è il velcro, un sistema di fissaggio molto utilizzato soprattutto per le chiusure a strappo.
Questa tecnologia è stata realizzata studiando la natura delle piante del genere Arctium, i cui fiori utilizzano degli uncini per attaccarsi al pelo degli animali per essere trasportati.
This post was published on 26 Marzo 2023 8:30
La saga di Final Fantasy è pronta a tornare sul mercato mobile, questa volta con…
Elden Ring potrebbe ben presto diventare un titolo di Sony: l'azienda molto vicina all'acquisto del…
Android 16 è pronto a cambiare e anche nettamente tutti i nostri dispositivi appena sarà…
C'è la possibilità di leggere e di ritirare le raccomandate online. La possibilità viene offerta…
PlayStation 5 Pro è disponibile da meno di un mese, ma già sta dando i…
Avere un device a prova di cybercriminali è pressoché impossibile e neanche il tuo Mac…