La situazione energetica in Italia è in continua evoluzione: ecco la situazione attuale tra fonti rinnovabili e combustibili fossili.
Quando si parla di energia nel nostro paese, il primo argomento che viene in mente è sicuramente quello delle bollette.
Il rincaro delle utenze energetiche degli ultimi anni ha davvero portato le famiglie italiane in un punto critico dal quale è difficile risalire.
Sacrifici e benefici non bastano se la situazione è arretrata anche dal punto di vista della produzione.
Nonostante l’impegno da parte dei governi per quanto riguarda il nuovo bonus bollette, la situazione economica ed energetica non sembra destinata a risollevarsi.
Questo perché è stato dimostrato che l’Italia è un paese purtroppo ancora arretrato dal punto di vista della produzione energetica.
Le due fonti principali di energia attualmente utilizzate in Italia sono le fonti a combustibili fossili e quelle rinnovabili.
Sebbene a livello europeo e mondiale le fonti di energia rinnovabili stiano diventando la normalità, in Italia sembriamo essere ancora indietro da questo punto di vista.
La questione energetica in Italia ha sempre tenuto banco in ogni riunione governativa, ma nonostante questo ci sono tantissime situazioni ancora in fase di stallo.
La più decisiva degli ultimi anni è sicuramente stata quella del nucleare, fonte di energia al quale l’Italia ha ancora una volta sbarrato la porta.
Se per quanto riguarda l’energia nucleare ci si poteva aspettare un epilogo del genere, la situazione delle fonti di energia rinnovabili hanno subito un brusco rallentamento.
Nel 2019 era stata annunciata una serie di progetti per quanto riguarda la diffusione dell’eolico che però non hanno mai visto totalmente la luce.
Solo il 6% di questi progetti è stato autorizzato e addirittura il 71% è ancora in fase di valutazione dopo 4 anni.
La situazione sembra davvero molto critica e sembrano ancora lontani i tempi nei quali le fonti di energia rinnovabili prenderanno il sopravvento.
Legambiente, a questo proposito, ha condotto dei sondaggi per capire quali sono le fonti di energia più utilizzate in Italia e i motivi dietro i ritardi.
I sondaggi condotti da Legambiente e dalla società energetica Terna hanno evidenziato come le premesse degli anni passati non siano state rispettate.
Rispetto al 2021 c’è stato un drastico calo dell’utilizzo di energie rinnovabili sul territorio italiano con un conseguente aumento dei combustibili fossili.
Analizzando i dati nel dettaglio possiamo notare come nel 2022 soltanto il 31% dell’energia è stata ricavata da fonti rinnovabili (eolico, termico, solare); il 7% attraverso il carbone, il 13% mediante importazione e addirittura il 49% attraverso gas e gasolio che restano ancora le due fonti principali per la produzione di energia in Italia.
Se invece andiamo a guardare le variazioni rispetto al 2021 possiamo notare un aumento drastico dell’energia prodotta attraverso carbone pari al 61,4%.
Le energie rinnovabili invece sono calate del 13,1%; leggere diminuzione anche per quanto riguarda gas e gasolio, circa il 2% in meno rispetto allo scorso anno.
Quali sono i motivi di questi numeri così allarmanti per l’Italia?
Parlando soltanto del rapporto tra 2021 e 2022 è stato appurato che la guerra russo-ucraina ha cambiato molto le carte in tavola per quanto riguarda l’energia e le importazioni.
In generale lo stop alle energie rinnovabili, secondo un sondaggio di Legambiente, arriva per il 64% dal Ministero della Cultura e Sovraintendenze e per il restante 36% dalle Regioni.
This post was published on 26 Marzo 2023 9:30
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