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Fuorigioco

L’Europa ha un piano che lascia a bocca aperta | Vi prenderà i cellulari, ma hanno le loro ragioni

L’Europa ha in mente un piano per evitare gli sprechi sui cellulari dismessi: valgono davvero una fortuna e sembrano soldi buttati!

Ogni anno che passa sono sempre di più i nuovi modelli di smartphone che vengono progettati e messi sul mercato, di conseguenza sono sempre di più i vecchi telefoni che cadono in disuso.
Al giorno d’oggi già dopo un paio d’anni un telefono cellulare è considerato vecchio e quasi ci costringono a cambiarlo con un nuovo modello.

Sono molti i segnali che ci dicono che è giunta l’ora di cambiare il cellulare e per quanto uno voglia tirare la corda il più possibile per evitare di spendere tanti soldi, prima o poi è costretto a sostituire il proprio smartphone.
Vi siete però mai chiesti che fine fanno i cellulari caduti in disuso?

Il mercato degli smartphone, e dei telefoni cellulari in generale, come detto è in continua evoluzione e sono ormai tantissimi i modelli non più venduti sul mercato.
Prima dell’avvento degli smartphone verso la metà degli anni 2000, il mondo era pieno di telefoni cellulari: che fine hanno fatto quei vecchi modelli?

L’Italia è tra i primi paesi accumulatori di vecchi cellulari

Per quanto riguarda i cellulari della vecchia epoca, ovvero quelli presenti prima dell’arrivo degli smartphone, possiamo ormai confermare essere diventati solo oggetti da collezione.
Su eBay e nei mercatini dell’usato si trovano ancora questi telefonini, di cui la maggior parte non più funzionanti, capaci solo di rievocare vecchi ricordi.

Da questo punto di vista non ci sono sprechi perché hanno fatto il loro corso e non sarebbero più utilizzabili.
Il serio problema arriva quando vengono dismessi smartphone ancora funzionanti e che potrebbero essere riciclati o donati a chi non se li può permettere.
Sempre più persone sono abituate a cambiare il proprio smartphone con uno nuovo di zecca anche solo per un piccolo difetto che potrebbe essere risolto in pochissimo tempo.

Un graffietto, un dannetto sulla scocca oppure un semplice problema software possono spingere tante persone a gettare via il proprio smartphone per comprare uno nuovo.
Secondo una ricerca, in Italia ci sono talmente tanti smartphone dismessi da raggiungere un valore di 160 milioni di euro: una cifra calcolata in base solo ai materiali preziosi presenti all’interno degli smartphone.

L’Europa ha un’idea brillante per risolvere lo spreco di cellulari

È chiaro che siamo arrivati a un punto dove lo spreco di cellulari ha raggiunto livello mai visti prima, ormai sono tantissime le persone che cambiano smartphone come fossero vestiti.
Con tutti questi nuovi smartphone che vengono lanciati ogni anno è davvero difficile evitare di comprare sempre l’ultimo modello, ma dobbiamo anche iniziare a evitare gli sprechi.

Cercare di evitare gli sprechi per quanto riguarda gli smartphone non è solo per un motivo di carattere economico, ma anche e soprattutto ecologico.
L’accumulo di materiali elettronici non è mai un bene per il Pianeta, quindi dovremmo evitare di gettare via un cellulare per una problematica che si potrebbe risolvere facilmente mandandolo in assistenza.

Per questo motivo l’Unione Europea sta cercando di prendere una decisione epocale che potrebbe cambiare radicalmente il mondo degli smartphone.
Un’idea che per adesso è solo teorica, ma che ha tutti i presupposti per aiutare le persone a evitare gli sprechi di materiale elettronico.

A differenza degli attuali modelli di smartphone, la batteria dei vecchi cellulari era molto più semplice da rimuovere e quindi sostituire.
Poteva farlo chiunque in casa acquistando una batteria compatibile di riserva; non servivano utensili particolari perché sia lo sportellino che la batteria stessa andavano a incastro.

Le tecnologie più sofisticate degli smartphone moderni hanno reso praticamente impossibile per chiunque sostituire le batterie in casa, anche perché molte di queste sono sigillate all’interno.
Per rimuoverle e sostituirle dobbiamo per forza mandare il cellulare in assistenza, ma molti scelgono la strada più semplice: gettare via il cellulare e comprarne uno nuovo.

L’Unione Europea dunque ha espresso l’idea di rendere le batterie degli smartphone più semplici da rimuovere in primis e anche da sostituire in secundis.
Magari con codici QR o numeri seriali per poter suggerire a chiunque quale batteria di riserva acquistare per far tornare a funzionare il proprio smartphone.

This post was published on 23 Marzo 2023 5:30

Salvatore Montagnolo

Nasce il 21 maggio 1996 a Napoli e cresce con la passione per i videogiochi e per tutto ciò che c'è di tecnologico nel mondo. Preme il suo primo tasto "START" all'età di 6 anni con Crash Bandicoot per l'inizio di una grande avventura all'insegna di console, comandi e schermi.

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