Le serie TV cancellate dalle piattaforme sono in continuo aumento. Dopo un trend iniziato e portato avanti da Netflix, che di serie ne ha cancellate diverse, provocando il malcontento dei suoi utenti, ora è un’altra piattaforma che fa discutere per una cancellazione. Parliamo infatti di Disney+.
Da quando l’intrattenimento ha cambiato forma, passando dalla televisione alle piattaforme di streaming online, tanti nuovi attori hanno iniziato a fare parlare di loro. A dare il via alle danze è stata Netflix, diventata ormai un colosso dell’intrattenimento, che ha portato prima in America e poi nel resto del mondo, tra cui la nostra Italia, la nuova filosofia delle piattaforme online.
Mai più pagare per fruire di un singolo contenuto, tramite acquisto o noleggio. Si inizia a ragionare per abbonamenti. Che siano mensili o annuali, gli abbonamenti hanno permesso a tantissimi utenti di riuscire a fruire di una quantità di contenuti, impossibile anche solo da immaginare con i metodi a cui si era abituati.
E non solo quantità. Questo nuovo metodo di fruizione ha portato agli utenti la possibilità di guardare serie TV e film, che sarebbe stato difficile fruire nel nostro paese, perché magari intrigate questioni per lo sfruttamento dei diritti all’estero. E in più, tante serie di qualità sono nate proprio grazie a piattaforme come Netflix.
Pensiamo ad esempio a Stranger Things che ha dominato le discussioni online con le sue quattro stagioni e che si prepara a chiudere col botto, con la quinta stagione.
Netflix ha generato un’agguerrita concorrenza. Tante piattaforme sono nate, per cercare di rivaleggiare con la grande N dell’intrattenimento audiovisivo. Un nome che, forse più di tutti, ha canalizzato l’attenzione è quello di Disney+.
Disney+ è il servizio di streaming gestito dalla società Disney Media and Entertainment Distribution. Su Disney+ convergono tutti i film e le serie TV che hanno reso grande Disney negli anni. Pensiamo soltanto ai vari film d’animazione che, a partire dagli anni ’40 dello scorso secolo, hanno dominato i cuori di grandi e piccini.
Ad oggi però, anche Disney, che sembrava riuscire ad essere al di sopra di alcune dinamiche, ha dovuto cedere e agli spettatori probabilmente, questa cosa non farà piacere. Si parla infatti di cancellazioni e una serie ha subito un triste destino.
Alle prime luci dell’alba di ieri, è arrivata la notizia che molti fan non avrebbero mai voluto leggere: Willow è stata cancellata dopo una sola stagione. Willow era il sequel del film di culto del 1988 con Warwick Davis. La serie cercava di ricreare le atmosfere dell’epoca, riportando sul piccolo schermo le gesta del potente stregone interpretato da Davis.
Tuttavia, qualcosa sembra nona aver funzionato a dovere.
Sicuramente, il problema non era il cast che poteva vantare dei nomi molto importanti nel panorama internazionale. Alla produzione esecutiva, nomi come Ron Howard lasciavano presagire grande qualità del prodotto, che si candidava ad essere un buon prodotto, sfruttando anche il lato nostalgico di molti fan degli anni ’80.
I fan non riescono a darsi una vera spiegazione. Willow infatti, aveva ricevuto un’accoglienza positiva, sia dal pubblico che dalla critica che aveva visto in Willow il ritorno al modo di fare fantasy di una volta, con quel piglio casalingo eppure così epico. Sicuramente, nessuno poteva anche solo immaginarsi quello che sarebbe successo.
La cancellazione infatti, come era intuibile, non dipende dai numeri discreti fatti da Willow, né tanto meno dall’accoglienza della critica, quanto più da un piano di tagli sistematici che Bob Iger, CEO di Disney+, ha annunciato ormai qualche mese fa.
Non è un segreto infatti che, oltre a Willow in queste settimane, altre serie hanno subito la stessa sorte, venendo cancellate dopo poche stagioni o addirittura dopo soltanto la prima stagione. Il motivo pare chiaro: Bob Iger vuole concentrare i suoi sforzi su prodotti tutti a marchio Marvel e Star Wars, due dei brand più importanti e fruttiferi in mano a Dinsey+ al momento.
This post was published on 17 Marzo 2023 6:32
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