Per avere un risparmio in bolletta, è necessario affidarsi alle energie rinnovabili. Anzi, quest’ultime non solo fanno risparmiare, ma tagliano del tutto i costi perché permettono di avere energia elettrica attingendo da fonti naturali, che non hanno bisogno di terzi per essere erogate. Ma se non è possibile accedervi per motivi economici o ambientali, qual è l’alternativa migliore?
Le energie rinnovabili, come l’energia solare, eolica, idroelettrica e geotermica, possono contribuire significativamente al risparmio energetico. A differenza delle fonti di energia fossile, le energie rinnovabili sono inesauribili e non emettono emissioni di gas serra o altre sostanze inquinanti durante la loro produzione.
Utilizzando le energie rinnovabili, si può ridurre la dipendenza dalle fonti di energia fossile, che sono limitate e contribuiscono al cambiamento climatico. Inoltre, le energie rinnovabili possono essere prodotte localmente, riducendo la necessità di trasportare energia su lunghe distanze, e possono fornire energia a comunità che altrimenti non avrebbero accesso all’elettricità.
Gli edifici e le case possono essere alimentati da fonti rinnovabili, come i pannelli solari o le turbine eoliche, e l’energia elettrica può essere utilizzata per alimentare i veicoli elettrici, riducendo l’uso di combustibili. In generale, l’uso delle energie rinnovabili può contribuire significativamente al risparmio energetico e alla riduzione delle emissioni di gas serra.
Tuttavia, in Italia l’utilizzo di energie rinnovabili non è ancora riuscito a sostituire minimamente quello di fonti che quotidianamente gravano sulle nostre bollette? Questo è vero soprattutto per quanto riguarda i comuni cittadini che, in molti, casi non possono e non riescono ad accedere a fonti di energia rinnovabile per cause economiche e logistiche.
Fonti poco accessibili, perché?
Ci sono diversi problemi di accessibilità per il singolo cittadino alle fonti di energia rinnovabile, tra cui senza dubbio i costi elevati, infatti, l’installazione di pannelli solari, turbine eoliche o altre fonti di energia rinnovabile può essere costosa, rendendole inaccessibili per alcune persone.
Sussistono inoltre difficoltà tecniche poiché le fonti di energia rinnovabile richiedono una certa competenza tecnica per essere installate e utilizzate correttamente, il che può rappresentare una barriera per i cittadini.
Le limitazioni geografiche sono un altro grosso problema, considerando che stiamo parlando di energie che provengono proprio dalla terra, dalla natura. Alcune fonti di energia rinnovabile, come l’energia idroelettrica o l’energia geotermica, sono disponibili solo in alcune regioni o in determinate condizioni geologiche, rendendole inaccessibili per alcune comunità.
Per ultimo, non per importanza, le politiche e le normative sulle fonti di energia rinnovabile possono variare da regione a regione, e ciò può limitare l’accesso alle fonti di energia rinnovabile per alcuni cittadini. In Italia, non ci sono ancora politiche molto forti e decise per portare le energie rinnovabili nelle case di tutti.
Tuttavia, negli ultimi anni ci sono state molte iniziative per rendere le fonti di energia rinnovabile più accessibili per i singoli cittadini, come programmi di incentivi e sussidi per l’installazione di pannelli solari o turbine eoliche.
Cosa usare per risparmiare in bolletta?
La lampadina, un oggetto che ormai diamo per scontato. Tutti in casa abbiamo delle lampadine per illuminare le stanze, e proprio la scelta di queste può essere molto importante per risparmiare sulle bollette della luce.
Le lampadine alogene (o a incandescenza) e le lampadine a LED sono entrambe tipi di lampadine utilizzate per l’illuminazione domestica e commerciale, ma ci sono alcune differenze significative tra le due.
In primo luogo, le lampadine a LED utilizzano una tecnologia di illuminazione più avanzata rispetto alle lampadine alogene, le quali utilizzano una filamento metallico che viene riscaldato per produrre luce. Le lampadine a LED, al contrario, utilizzano diodi emettitori di luce (LED) che emettono luce quando viene applicata una corrente elettrica.
In secondo luogo, le lampadine a LED sono molto più efficienti dal punto di vista energetico rispetto alle lampadine alogene. Le lampadine a LED consumano meno energia elettrica per produrre la stessa quantità di luce, il che significa che possono aiutare a ridurre i costi dell’energia elettrica. Inoltre, queste durano molto più a lungo rispetto alle lampadine alogene, il che significa che dovrebbero essere sostituite meno frequentemente. Il ciclo vitale di una lampadina a led si aggira intorno ai 15/20 anni.
Infine, le lampadine a LED sono anche più ecologiche rispetto alle lampadine alogene, in quanto non contengono sostanze nocive come il mercurio, che è presente in alcune lampade a incandescenza. Le lampadine a led costano di più, circa 10-12 euro, mentre una lampadina normale ne costa 2, massimo 3. Un prezzo così tanto più alto potrebbe essere visto come un ostacolo, ma come abbiamo detto in precedenza, durano di più e, appunto, fanno risparmiare sulla bolletta. Pertanto, l’elevato costo viene ammortizzato.
In sintesi, le lampadine a LED sono la migliore opzione per illuminare un ambiente, se non è possibile affidarsi alle energie rinnovabili, in termini di efficienza energetica, durata, sicurezza ambientale e risparmio di costi sull’energia elettrica. Anche se il prezzo di acquisto delle lampadine a LED può essere più alto rispetto a quello delle lampadine alogene, i loro benefici a lungo termine superano ampiamente il costo iniziale.