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Fuorigioco

Netflix e condivisione: pensavate fosse finita? C’è il colpo di scena

Netflix vuole impedire ai propri utenti la condivisione degli account e ha un piano per riuscirci: verrà introdotto a breve un nuovo programma che consentirà agli abbonati di continuare a condividere il proprio account con persone al di fuori del vostro nucleo familiare, a patto di pagare un extra mensile.

Dopo aver già implementato il programma in alcuni paese dell’America Latina, il gigante dello streaming ha introdotto la condivisione a pagamento anche in Canada, Nuova Zelanda, Portogallo e Spagna.

Netflix pronta a cambiare tutto, poco alla volta

Netflix ha più di 231 milioni di abbonati provenienti da 190 nazioni, e secondo i dati dell’azienda californiana di Los Gatos pare che 100 milioni di famiglie stiano attualmente condividendo i loro account con altre persone, il che influisce pesantemente sui guadagni e di conseguenza sulla possibilità di investire in nuovi progetti.

“Abbiamo sempre reso facile per le persone che vivono insieme condividere il proprio account Netflix con funzioni come i profili e i flussi multipli. […] Se da un lato queste funzioni sono state molto apprezzate, dall’altro hanno creato confusione su quando e come è possibile condividere Netflix“.

Come funzioneranno i nuovi abbonamenti

A partire da mercoledì, Netflix ha annunciato che consentirà agli abbonati che risiedono in Canada, Spagna, Nuova Zelanda e Portogallo di creare degli account aggiuntivi, massimo due, utilizzabile dagli utenti esterni al nucleo famigliare, il tutto pagando un canone mensile con un costo aggiuntivo. L’extra mensile per condividere il proprio account varia a seconda del paese: in Canada costa 7,99 dollari canadesi, mentre in Portogallo dovranno pagare 3,99 euro in più.

Netflix ha dichiarato che proprio in merito a questi nuova tipologia di abbonamenti, la piattaforma è stata aggiornata con inedite funzione che permetteranno alle persone di trasferire la loro cronologia di visione e altre preferenze a un nuovo abbonamento a pagamento. Se volete invece sapere come verrà verificata la condivisione dell’account e come la piattaforma capirà che siete solamente in viaggio, e non degli utenti esterni, vi rimandiamo all’articolo di approfondimento che trovate qui.

Netflix non ha detto quali azioni intraprenderà se gli abbonati continueranno a condividere gli account al di fuori del proprio nucleo familiare, ma in una conferenza con gli investitori tenutasi a Gennaio, Greg Peters ha dichiarato che l’azienda sta cercando di effettuare un cambiamento ponderato e graduale: “Vale la pena notare che questa non sarà una mossa universalmente apprezzata, quindi ci saranno membri attuali insoddisfatta da questa mossa”.

Il co-CEO di Netflix ha aggiunto che si aspettano che questo cambiamento porterà diversi utenti ad annullare il proprio abbonamento: “Pensiamo che questo sia simile a quello che vediamo quando aumentiamo i prezzi”.

La grande “N” è pronta a cambiare per sempre

La mossa di Netflix che cambierà per sempre le dinamiche di condivisione delle password è un cambiamento significiativo rispetto alla precedente rotta adottata dall’azienda. Il precedente CEO di Netflix Reed Hastings, che si è dimesso dalla carica il mese scorso, aveva dichiarato nel 2016 che non avrebbe mai fatto pagare agli utenti la condivisione delle loro password, anzi, aveva definito la condivisione delle password “qualcosa con cui bisogna imparare a convivere, perché ci sono molte condivisioni legittime di password, come quella con il proprio coniuge, con i propri figli […] non c’è una linea di demarcazione netta, e noi ce la caviamo bene così com’è”.

Sono diversi i dati che, a causa della nuova politica, prevedono un brusco calo sul numero di abbonati Netflix: un sondaggio condotto dalla società statunitense Jefferies ha rilevato che il 62% di coloro che hanno preso in prestito una password preferiscono smettere di utilizzare la piattaforma streaming, piuttosto che acquistare un account, e che solo un misero 10% è pronto a spendere dei soldi per continuare a usufruire di Netflix.

Per quanto riguarda tutti gli altri, il restante 28% continuerà ad utilizzare il servizio tramite l’abbonamento più economico munito di pubblicità: una delle ultime modalità di abbonamento introdotte dal colosso streaming negli ultimi mesi per cercare di aumentare il numero di abbonati in questo momento di crisi. Queste manovre, assieme alle numerose serie cancellate, mettono in luce un’azienda piuttosto preoccupata per il proprio futuro, e viene piuttosto naturale chiedersi per quanto tempo ancora Netflix riuscirà a rimanere leader nel settore streaming.

This post was published on 11 Febbraio 2023 9:30

Stefano Sergente

Nato nel 1993 tra le rive radioattive del Fiume Pescara, dopo aver studiato le antiche arti della sceneggiatura presso la Scuola Internazionale di Comics, decide inconsciamente di dedicare la sua vita alla scrittura. Tra le tante avventure intraprese ci sono diversi progetti cinematografici e fumetti brevi, tra i quali alcuni pubblicati con il collettivo Spaghetti Comics. Grazie all'educazione spartana impartita dai suoi fratelli maggiori, può vantare la fortuna di avere avuto un joypad del NES tra i suoi primi giocattoli, passione che ha portato avanti tutta la vita consumando pad di varie console, mouse, tastiere, occhi e mani.

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