Quando la percentuale di batteria del vostro telefono è bassa, probabilmente la colpa è solo vostra. Ma è bello avere anche qualcuno a cui dare la colpa, o meglio, qualcosa. L’azienda di applicazioni per l’archiviazione del telefono, conosciuta come pCloud, ha analizzato i permessi delle app per scoprire quali consumano più batteria.
Il metodo consisteva nell’esaminare le funzioni utilizzate dalle app, come la localizzazione o la fotocamera, la quantità di batteria richiesta e se le app in questione avessero un’impostazione dark-mode: funzionalità che consente all’utente di visualizzare su sfondo nero la homepage del motore di ricerca, la barra degli strumenti, le impostazioni e tante altre pagine.
Comprendiamo quanto possa essere frustrante quando lo smartphone si spegne proprio nel bel mezzo della giornata, probabilmente anche quando ne abbiamo più bisogno. Se è una situazione in cui vi siete ritrovati spesso, sappiate che ci sono alcune app che potete incolpare e che tendono a consumare parecchia batteria, alcune sono anche particolarmente note e diffuse.
Diverse di queste applicazioni consumano parecchio perché lavorano giorno e notte per raccogliere informazioni o fornire notifiche tempestive, mentre altre app ancora utilizzano i servizi di localizzazione abusando della batteria del vostro smartphone. Questo perché il telefono ha bisogno di sfruttare diverse tecnologie per rilevare la vostra posizione, che includono la connessione a Internet, la triangolazione delle torri cellulari e il GPS: quest’ultimo è sicuramente la funzione che consuma di più la batteria.
Anche le app che mandano costantemente notifiche rappresentano un significativo consumo di batteria, questo non solo perché l’applicazione sta facendo un sacco di lavoro in background, ma le notifiche push attiveranno inevitabilmente l’illuminazione del vostro schermo. Questi appena elencati sono i colpevoli principali per la vostra costante bassa percentuale di ricarica, ma se volete scoprire nel dettagli quali sono le app più comuni e divoratrici di energia, vi invitiamo a continuare la lettura.
Alcune funzioni di Facebook, il “papà” dei social media, includono il feed, le ftorie, i reel, il marketplace, gli eventi, i ricordi, i gruppi, le pagine, gli incontri, i giochi e molto altro ancora. Questo vuol dire che Facebook è molto attivo anche in background, inoltre molte delle sue funzioni accedono alla posizione e alla fotocamera, che come abbiamo già detto sono due enormi divoratori di batteria.
È un concorrente inaspettato nell’elenco dei divoratori folli di batteria. Microsoft produce ottime app per Android e l’app di posta elettronica Outlook ha conquistato molti cuori nostalgici. Ma dalle nostre rilevazioni abbiamo notato un 15% di consumo di batteria rispetto ai competitor come gmail o i client di posta integrati di Android.
Il motivo è semplice, le app di posta elettronica si aggiornano in background continuamente per mandarvi notifiche sulle mail in arrivo, funzione che non sempre serve ed è estremamente pesante sul vostro dispositivo.
Parliamoci chiaro, cosa ci fate con l’app di Amazon? Il sito internet dell’azienda americana è ottimizzato molto bene sui più famosi browser per Android.
L’app del noto e-commerce non è ottimizzata, anzi, è fatta un po’ con i piedi a dirla tutta.
Il motivo? L’app per inviarvi le notifiche delle ultime offerte si aggiorna di continuo, intasando i servizi in background di Android con richieste inutili; risultato? Disinstallandola avrete un incremento della batteria dal 2 al 5%; mica male!
Se vi stupisce che un’app di messaggistica possa essere tra le app che consumano di più, vi conviene abituarvi all’idea. Come ben sappiamo, Facebook Messenger può fare molto di più che inviare semplicemente dei messaggi testuali: messaggi vocali, videochiamate, chiamate audio, condivisioni di file e altro ancora. Inoltre, essendo un’estensione di Facebook, l’app ha accesso alle Storie e ad altre funzioni dell’applicazione principale. Inoltre, alcune delle sue funzionalità richiedono i servizi di localizzazione, altro fattore che non aiuta a mantenere carica la batteria.
Instagram è una piattaforma basata sulla condivisione e visualizzazione di immagini e video, caratteristica ben nota agli utenti ma anche dispendiosa di energia. A questo, aggiungete il fatto che Instagram porti a un costante e aggressivo precaricamento dei contenuti, in modo da tenere il passo con gli scroll impazienti di noi utenti. Questi fattori fanno di Instagram una delle app che più consumano la carica in assoluto. Inoltre, come se non succhiasse già abbastanza energia, anche Instagram ha funzioni che si basano sulla localizzazione.
YouTube è uno dei più importanti divoratori di batterie in circolazione, ma almeno non abbatte la percentuale di carica senza motivo: questo perché la maggior parte di ciò che fa, lo fa quando utilizziamo effettivamente l’applicazione. Come potete immaginare, il motivo per cui YouTube incide comunque così tanto sulla nostra batteria è perché scarica continuamente video, il che richiede una grande quantità di dati, soprattutto se lo streaming avviene in alta definizione.
Inoltre, si tratta di un’applicazione che di solito si apre e si guarda per un po’, costringendoci a lasciare lo schermo acceso anche per periodi piuttosto lunghi e, come ben sappiamo, gli schermi accesi consumano parecchia batteria. Ovviamente, lo stesso discorso vale per tutti i servizi di streaming in circolazione: come Netflix, NOW, Disney+ e Amazon Prime.
Qualsiasi cosa stiate cercando in questa app per incontri, è meglio che vi sbrighiate perché Tinder è noto per uccidere rapidamente la vostra batteria! E il perché è presto detto: l’esperienza che offrono app come Tinder dipendono in larga misura dalla posizione degli utenti, quindi l’applicazione tiene costantemente traccia dei vostri spostamenti per abbinarvi a persone nelle vostre vicinanze. Inoltre, è un’applicazione ricca di foto e filmati, altre caratteristiche dispendiose di energia.
This post was published on 11 Aprile 2023 6:30
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