Periodo nero per Netflix. I due nuovi CEO parlano del futuro della piattaforma di streaming e dei loro piani
E’ un momento travagliato per Netflix. Reed Hastings ha lasciato il suo posto di co-CEO del più grande servizio di streaming al mondo, l’azienda continua a subire un calo di abbonati e l’annuncio di introdurre la condivisione account a pagamento potrebbe scatenare una nuova fuga di utenti e di investitori.
Hastings voleva lasciare l’azienda nelle mani di due persone: Ted Sarandos, da sempre capo di Netflix a Hollywood, e Greg Peters, che supervisiona il prodotto e la pubblicità (tra le altre cose). I due nuovi capi hanno rilasciato un’intervista a Bloomberg in cui spiegano quale sarà il futuro della piattaforma di streaming.
L’obiettivo principale di Sarandos e Peters è quello di espandere i confini di Netflix anche in paesi dove la piattaforma ha attecchito poco. Le mire espansionistiche sono rivolte principalmente al mercato indiano. Dunque, si cercherà di introdurre prodotti sempre più variegati.
I due CEO fanno l’esempio di Squid Game, una serie coreana che non avrebbe avuto un simile successo se non fosse stata fortemente sponsorizzata su Netflix: grazie all’ottima campagna marketing è diventata virale in tutto il mondo.
Ai due nuovi boss è stata posta la domanda fatidica: quella sulla cancellazione delle serie da Netflix. Una pratica che, generalmente, porta le ire degli utenti.
Non abbiamo mai cancellato uno show di successo. Molti di questi show avevano buone intenzioni, ma si rivolgono a un pubblico molto ristretto con un budget molto elevato. Il segreto è che devi essere in grado di parlare a un pubblico piccolo con un budget piccolo e a un pubblico grande con un budget grande. Se lo fai bene, puoi farlo per sempre.
Sarandos
Questa suona come una scusa. Sono tante le serie amate dal pubblico che hanno visto una rapida cancellazione nell’ultimo anno. Basti pensare a 1899, seguito spirituale di Dark, che era seguito e amato da moltissime persone. Oppure alla lentezza con cui è stata rinnovata per la seconda stagione Sandman.
I due hanno discusso anche della pubblicità. Hastings era sempre stato uno dei diretti oppositori di tale sistema, ma sembra che adesso Netflix voglia implementarlo. Già sono in circolazioni account pagati a un prezzo minimo, ma pieni di pubblicità.
Sembrerebbe che i due nuovi CEO vogliano implementare l’utilizzo di sponsor per rendere il servizio più accessibile a tutti. Tuttavia, hanno detto che è una crescita che avverrà solo nei prossimi anni.
Ovviamente Sarandos e Peters hanno dovuto rispondere anche per quanto riguarda la condivisione account a pagamento, annunciata negli scorsi giorni. Una novità che sicuramente allontanerà tantissimi utenti se consideriamo che milioni di account erano utilizzati da più persone e condivisi tra familiari ed amici.
Queste persone sanno come guardare Netflix. Hanno guardato qualcosa su Netflix che gli è piaciuto. Il nostro compito è quello di riconquistare tutti loro nei prossimi due anni. Non lo faremo subito. Alcune di queste persone stanno prendendo in prestito perché sono più sensibili al prezzo, sono meno impegnate o altro. Ma se offriamo un mercoledì ogni settimana, se offriamo un Glass Onion ogni settimana, riavremo la stragrande maggioranza di quegli spettatori.
Sarandos
Siamo orgogliosi di essere una grande esperienza per i consumatori e non vogliamo che questo cambi. Si tratta di un approccio graduale, ma la stragrande maggioranza delle persone che non pagano per Netflix dovrà pagare per Netflix. Si tratta di una posizione piuttosto rigida. Non sarà un evento universalmente popolare. Ci saranno clienti insoddisfatti.
Peters
Entrambi sembrano decisi a percorrere la linea dura, convinti che le produzioni Netflix di spicco siano così tanto appetibili da compensare le perdite.
Ultimamente Netflix si è anche aperta in trasmissioni dal vivo, in live, principalmente con spettacoli comici. I due nuovi direttori hanno discusso anche dell’eventualità di ampliare questa offerta:
C’è qualcosa di molto divertente ed emozionante in uno speciale comico dal vivo; è quello che stiamo facendo con Chris Rock. Aggiungerà un elemento diverso alla comicità. I risultati di una competizione sono molto meglio dal vivo. L’unico inconveniente dei nostri programmi dal vivo è che anche le persone che li amano saltano l’ultimo episodio.
Sembra che, malgrado i recenti tentativi, Netflix non si focalizzerà particolarmente sulle live perché poco convenienti.
This post was published on 25 Gennaio 2023 15:30
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