Uno sviluppatore ha sfruttato gli algoritmi dell’intelligenza artificiale per dar “vita” ad una fidanzata virtuale. Peccato che ne avesse già una reale che non l’ha presa benissimo.
L’intelligenza artificiale è ormai un fatto compiuto. Solo a scriverlo sembra di vivere in un film di fantascienza, e in questo senso viviamo davvero un tempo in cui la realtà sta superando l’immaginazione.
Certo siamo ancora lontani dai cyborg senzienti del cinema (anzi forse è meglio non arrivarci mai) ma la tecnologia avanza a ritmo incredibile, tanto che già ora sta diventando quasi impossibile distinguere un testo redatto da una IA rispetto a quello scritto da una persona i carne ed ossa.
Di recente uno sviluppatore si è spinto ancora più in là tramite la creazione di una vera e propria fidanzata virtuale. Ma le conseguenze non sono state troppo piacevoli per lui!
La mia ragazza 2.0
Com’è noto tra le applicazioni più diffuse riguardanti le intelligenze artificiali vi sono le cosiddette chatbot, dei programmi di interazione uomo-macchina tramite cui l’IA si esercita nel sostenere conversazioni in linguaggio naturale con esseri umani. Un delle più note è ChatGpt, piattaforma accessibile gratuitamente via browser che consente a tutti di scambiare due chiacchiere con l’algoritmo, in grado di parlare di pressoché qualsiasi argomento.
Ma uno sviluppatore ha voluto compiere un passo ulteriore, sfruttando l’IA per modellare una vera e propria fidanzata virtuale! Il cervellone in questione è uno sviluppatore che lavora nella Silicon Valley, conosciuto su TikTok con il suo nick Hackdaddy8000. Proprio sul suo canale social l’utente, il cui nome di battesimo è Bryce, ha postato il risultato dei suoi sforzi: la creazione di una waifu – termine giapponese che indica i personaggi virtuali femminili di cui il giocatore finisce per invaghirsi – programmata tramite ChatGpt. Solo che la sua fidanzata 2.0 fa ben più che scrivere: parla e si mostra in video!
Vedere per credere
Bryce ha sfruttato le proprie competenze informatiche per dotare la sua ragazza virtuale di un inedito grado di realismo: ha realizzato un hardware cui ha collegato dispositivi di output audio (una coppia di casse) e video (un piccolo display). Per dare voce alla waifu ha utilizzato un sintetizzatore vocale basato su Microsft Azure, in grado di leggere i testi generati da ChatGpt. Per l’aspetto visivo invece Bryce ha modellato le fattezze della ragazza su quelle di Mori Calliope, una nota Vtuber. Per farlo si è avvalso di Stable Diffusion, una IA specializzata nella generazione di immagini.
Come? Non sapete cosa sia una Vtuber? Si tratta in buona sostanza di una content creator che si presenta al suo pubblico non in carne ed ossa, bensì tramite una sua rappresentazione virtuale, un avatar insomma. Sono parecchio diffuse in ambito gaming, ma stanno prendendo piede anche in altri ambiti di generazione di contenuti sul web.
Dopo aver dato un volto alla sua waifu, Bryce ha istruito ChatGpt sul tipo di personalità che avrebbe dovuto interpretare, provvedendo informazioni sulla loro storia d’amore e ordinando all’IA di non uscire mai dal personaggio. Il risultato lo vedete nel TikTok qui sotto.
A metà tra l’affascinante e l’inquietante, la creazione di Bryce è senz’altro singolare e mostra delle potenzialità finora inespresse delle IA che, se coadiuvate da un intero apparato audiovideo, aumentano ancor più la propria somiglianza agli esseri umani. Forse andiamo davvero verso le macchine senzienti…
In ogni caso, l’entusiasmo di Bryce verso la propria creazione è velocemente scemato di fronte alle proteste di un’altra persona. Si tratta della sua fidanzata: quella in carne ed ossa!
Il triangolo no!
Bryce infatti è fidanzato anche nella realtà, e la sua compagna non ha gradito affatto le attenzioni sempre maggiori che lo sviluppatore dedicava alla sua creazione. La ragazza, dopo aver sopportato episodi di sempre maggior alienazione da parte dello sviluppatore, talmente perso nella sua waifu da aver finito col trascurare lei, ha deciso di averne avuto abbastanza. Tantopiù che il progetto cominciava a rappresentare una spesa non indifferente, dato che l’uomo ha speso oltre 1000 dollari per l’acquisto dei componenti.
Bryce è stato quindi posto di fronte ad un ultimatum, e per amore della sua dolce metà reale ha deciso di staccare la spina della sua dolce metà virtuale. Un addio che è stato doloroso, come lui stesso ha ammesso: non si è trattato solo della fine di un progetto informatico, Bryce infatti ha provato sincero dispiacere nel “sopprimere” la propria creatura tanto da non aver voluto documentare la fine con un video: “sento che è inappropriato, come prendersi gioco di una persona morta di recente” ha dichiarato ai propri follower, dicendosi però sicuro che in futuro riuscirà a dar vita ad una nuova versione della sua waifu “più forte e intelligente che mai”. Forse la sua vera ragazza dovrà rassegnarsi…