Negli ultimi mesi stanno emergendo sempre più segnalazioni da parte dei possessori di veicoli Tesla, lamentele incentrate sull’improvvisa “frenata fantasma” che ha portato numerose vetture a frenare mentre raggiungevano alte velocità. Secondo il Washington Post, in un periodo di tre mesi sono state presentate oltre ben 100 denunce di questa tipologia.
Tutto questo mentre Elon Musk, il neo-proprieterio di Twitter e CEO di Tesla, continua a elogiare pubblicamente i traguardi raggiunti dai team al lavoro sulla funzione “Self-Driving”, da poco introdotta in versione beta in tutto il Nord America.
Tesla: dalle stelle alle stalle?
Le industrie specializzate nella produzione di veicoli tradizionali stanno sempre più puntando al mercato elettrico, portando Tesla ad una pressione sempre più incessante per riuscire a differenziarsi e mantenere il primato. L’anno scorso, Musk ha dichiarato che la “guida autonoma completa” è una caratteristica “essenziale” per il futuro di Tesla, arrivando a dire: “È davvero la differenza tra il fatto che Tesla valga un sacco di soldi o che valga praticamente zero”.
“Tesla Full Self-Driving Beta è ora disponibile per chiunque in Nord America ne faccia richiesta dallo schermo dell’auto, a patto che abbiate acquistato questa opzione. Congratulazioni al team Tesla Autopilot/AI per aver raggiunto un importante traguardo!“: sono le parole di Musk dichiarate con un tweet del 24 Novembre, a pochissime ore di distanza da un grave incidente causato proprio dal comportamento inconsueto della nuova funzionalità tanto elogiata dall’imprenditore di origini sudafricane.
Un grave incidente a San Francisco causato dal “Self-Driving”
Il conducente di una Tesla Model S del 2021 ha dichiarato alle autorità californiane che il veicolo era in “modalità di Self-Driving” quando è avvenuto l’ncidente sul ponte della baia di San Francisco, causando un pericolosissimo tamponamento a catena che ha coinvolto otto veicoli. L’incidente ha ferito 9 persone, tra cui un bambino di soli 2 anni.
Il bambino ha riportato un’abrasione sul lato posteriore sinistro della testa e una contusione. In una fotografia dell’incidente, condivisa da The Intercept, un passeggino è parcheggiato davanti all’auto che ha ferito l’infante. Il triste evento, reso noto da un rapporto delle forze dell’ordine, è avvenuto il giorno del Ringraziamento, provocando il trasporto immediato in ospedale per due giovani ragazzi e delle inevitabili lunghissime code sul ponte.
Il filmato di sorveglianza stradale mostra un veicolo Tesla Model S che cambia corsia per poi frenare bruscamente, finendo nella corsia di sinistra del San Francisco Bay Bridge e provocando il tamponamento a catena. Il video e le fotografie dell’incidente sono state ottenute da The Intercept tramite una richiesta del California Public Records Act. Grazie a questi filmati di sorveglianza il web ha potuto vedere con i propri occhi l’incidente del 24 Novembre, confermando le testimonianze dell’epoca.
La National Highway Traffic Safety Administration, o NHTSA, ha dichiarato che sta avviando un’indagine sull’incidente. Secondo i dati dell’NHTSA, i veicoli Tesla sono stati coinvolti in 273 incidenti noti dal Luglio 2021 al Giugno dello scorso anno.
Tesla sotto attacco
Inoltre, le vetture Tesla sono state responsabili di quasi il 70% dei 329 incidenti in cui erano coinvolti veicoli supportati da sistemi avanzati per l’assistenza alla guida, causando diversi decessi e gravi ferite. Dal 2016, l’agenzia federale ha indagato su un totale di 35 incidenti, probabilmente causati dai sistemi di “Full Self-Driving” o “Autopilot” di Tesla, causando la morte di 19 persone.
“Purtroppo, vediamo che alcune case automobilistiche utilizzare il termine “Self-Driving” in modo impreciso, dando ai consumatori e al pubblico una falsa impressione delle capacità della tecnologia di assistenza alla guida (non completamente autonoma). Questa falsa impressione può indurre qualcuno a correre inconsapevolmente dei rischi (come togliere le mani dal volante) che potrebbero mettere a repentaglio non solo la propria sicurezza, ma anche quella delle persone che lo circondano”.
Quelle che avete appena letto sono le dichiarazioni di Waymo, società produttrice di tecnologie di guida autonoma gestita da Google che ha abbandonato l’utilizzo del termine “Self-Driving”.Visione che si affianca al rapporto della polizia, secondo il quale il conducente avrebbe dovuto prendere manualmente il controllo del veicolo nel momento in cui il “Self-Driving” cominciava a dare problemi.
La stessa Tesla ha più volte affermato che la sua tecnologia avanzata di guida autonoma richiede una “supervisione attiva del conducente” e che i suoi veicoli “non sono autonomi”, dando man forte alle dichiarazioni di Waymo riguardo la terminologia fuorviante utilizzata dall’azienda di Elon Musk.