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Fuorigioco

WhatsApp a Pagamento: da bufala a realtà | Ecco chi dovrà pagare

La comunicazione tra esseri umani è cambiata tanto nei decenni. Sono stati fatti dei passi avanti importanti sotto tanti aspetti comunicativi: mettersi in contatto con una persona, al giorno d’oggi, è un’attività molto poco dispendiosa sia come tempo che come denaro. Anzi, potremmo dire tranquillamente che, oramai, è un’attività totalmente gratuita.

Se prima infatti, era plausibile aspettarsi l’esborso di una certa (o incerta) quantità di denaro per l’invio di un singolo SMS o MMS, coi servizi che sono al momento disponibili sui telefoni cellulari di ognuno di noi, il problema del contare i centesimi residui per mandare un messaggio è finito, quasi del tutto.

Alcuni ricorderanno ancora l’incubo che era inviare un SMS troppo lungo senza accorgersene, trovandosi con una tariffa maggiore applicata. A mettere una pezza a qualsiasi problema di questo genere, hanno pensato i social media e i servizi di messaggistica istantanea. Tra i social, per quanto riguarda l’essere perennemente interconnessi, a padroneggiare resta sempre Facebook.

Il noto sito blu fondato da Mark Zuckerberg è ormai diventato un termine di paragone vista la semplicità con cui riesce a connettere tra loro milioni di utenti, da ogni parte del mondo, in maniera totalmente gratuita. Zuckerberg ha lavorato per ampliare il suo universo digitale, la società Meta. tra i più grandi investimenti, ricordiamo sicuramente l’acquisto di Instagram nel 2012 e, solo due anni dopo, quello di WhatsApp.

WhatsApp, il servizio

Mark Zuckerberg

WhatsApp è un’applicazione di messaggistica istantanea fondata nel 2009 da due ex dipendenti di Yahoo. Anche se forse, sarebbe più corretto dire che WhatsApp è, ormai, L’Applicazione di messaggistica istantanea. Già molto prima di essere acquisita dal gruppo imprenditoriale Meta, WhatsApp infatti riusciva a dominare da sola il mercato della messaggistica istantanea per dispositivi mobili e i motivi sono molteplici.

Prima di tutto, WhatsApp ha un’interfaccia utente tra le più semplici e intuitive che si possano trovare. La pulizia visiva offerta da WhatsApp è un fattore molto importante, in quanto permette anche ai meno avvezzi in fatto di tecnologia, di utilizzare il servizio senza grossi problemi, riuscendo a sfruttare tutte le sue funzioni e potenzialità.

Nonostante WhatsApp sia nato con l’intento di rubare il lavoro ai vecchi SMS, è diventato molto più di questo. Certo, si tratta ancora di un’applicazione che permette di inviare messaggi di testo ma le sue funzioni non si fermano lì. Tramite WhatsApp è infatti possibile ricevere e inviare foto e video, anche abbastanza corposi. Con uno degli ultimi aggiornamenti, le immagini possono anche essere inviate in altissima qualità, senza che WhatsApp le comprima.

Ancora più importante è la presenza di chiamate vocali e videochiamate. Queste funzioni sono state tra le più utilizzate durante il periodo di pandemia di COVID che abbiamo da poco attraversato e WhatsApp non è rimasto con le mani in mano. In breve tempo ha aumentato la qualità audio e video di chiamate e videochiamate e, con uno degli ultimi aggiornamenti ha permesso di ampliare la funzione fino a 32 partecipanti per volta.

WhatsApp a pagamento… per alcuni

Business!

Un altro grande merito che ha portato WhatsApp ad essere amato e utilizzato da tutti, è da ricercare nella gratuità del servizio. Nonostante i primi anni, alcune persone si sono ritrovate a pagare i famosi €0,89 all’anno, ormai da diverso tempo nessuna funzione di WhatsApp richiede un costo per essere utilizzata. Ma la situazione potrebbe cambiare.

Si fanno sempre più insistenti le voci che parlano di WhatsApp a pagamento. Nonostante per molti sia qualcosa che non accadrà mai, finalmente questa funzionalità un nome ben preciso: si tratta di WhatsApp Premium.

WhatsApp premium è un servizio che WhatsApp mette a disposizione di certe figure specifiche. Il piano è infatti indirizzato a utenti aziendali che eseguono WhatsApp Business. Si vocifera che sarà possibile sottoscrivere un piano d’abbonamento che darà accesso a certi vantaggi, come riporta il portale specializzato WeBetaInfo.

Partiamo col dire che, stando alle informazioni che abbiamo per ora, il piano d’abbonamento sarà facoltativo, un po’ a seguire il modello Twitter Blue. Il servizio è finalizzato ad offrire funzionalità aggiuntive agli utilizzatori di account aziendali. A questi sarà permesso, ad esempio, collegare un massimo di 10 dispositivi con lo stesso account, al posto dei 4 dispositivi concessi ai normali utenti.

Un’altra utile opzione per gli utenti Premium di WhatsApp Business, riguarda la creazione di un link breve personalizzato. Il link potrà infatti figurare come “wa.me/nomeazienda” in modo da rendere più semplice e professionale la comunicazione tra aziende e utenti finali.

Non vi sono al momento purtroppo, informazioni riguardo al prezzo dell’abbonamento o al periodo effettivo di rilascio del servizio completo. L’unica cosa che sappiamo è che WhatsApp sta lavorando per portare, con un prossimo aggiornamento di WhatsApp Business, una versione beta di questa funzione su dispositivi Android, iOs e sulla versione desktop del servizio.

This post was published on 9 Gennaio 2023 15:30

Pietro Falzone

Redattore Appassionato di videogiochi sin dal sempre più lontano 2002, quando per festeggiare i 5 anni ricevette una copia di Crash Bandicoot per la prima PlayStation. Il richiamo dell'avventura digitale lo fece innamorare di un mondo fatto di pixel, più o meno definiti. E l'amore non si è mai fermato. Inizia così a tastare tutti gli aspetti del mondo videoludico. Tra le sue più grandi passioni, si piazzano in ordine gli MMORPG (con sempre meno per giocarli, purtroppo), gli sparatutto in prima persona e, doprattutto, giochi di ruolo single player. Così si spiegano le più di mille ore, spalmate sui vari titoli From Software, da Demon's Souls in poi. Dalla fine delle medie, scopre una nuova passione: la scrittura. E come se non bastasse, scopre che nel mondo c'è chi scrive riguardo ai videogiochi, come se fosse un lavoro vero. Cosa fare di due passioni del genere dunque? Inizia così la ricerca disperata del giusto vascello, che riuscisse a convogliare voglia di fare, idee e tempo. Dopo un periodo passato a peregrinare, tra siti e sitarelli, approda su Player.it dove trova una casa in cui convogliare idee e spunti, al fianco di un team solido e costruttivo.

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