TikTok è illegale in India da oltre due anni: potrebbe compromettere la sicurezza nazionale in tutti gli altri Paesi
Si discute ancora sulla pericolosità del social TikTok. L’app cinese è stata osteggiata sin dal suo arrivo in Occidente sia perché, secondo le accuse, sarebbe nociva per i giovanissimi, sia perché costituirebbe e permetterebbe numerose violazioni della privacy degli utenti.
In particolare, gli Stati Uniti stanno portando avanti una campagna per abolire il social, ma non sono gli unici al mondo.
Il precedente indiano
L’India ha creato un “precedente incredibilmente importante” vietando TikTok due anni e mezzo fa, ha dichiarato il commissario della FCC, la Commissione per le Comunicazioni americana, prospettando un destino simile per l’app del gigante cinese Bytedance negli Stati Uniti.
Brendan Carr, commissario della FCC ed acerrimo nemico dell’app, ha avvertito che TikTok “opera come un sofisticato strumento di sorveglianza” e ha dichiarato al quotidiano indiano Economic Times che il divieto della social app è un “passo successivo naturale nei nostri sforzi per rendere sicura la rete di comunicazione”.
La Cina ci spia?
Il repubblicano più anziano della Commissione federale per le comunicazioni ha dichiarato di temere che la Cina possa utilizzare i dati sensibili e non pubblici raccolti da TikTok per “ricatti, spionaggio, campagne di influenza estera e sorveglianza”.
“Dobbiamo seguire l’esempio dell’India in modo più ampio, per eliminare anche altre app nefaste”, ha dichiarato.
Le osservazioni di Carr illustrano ulteriormente una crescente spinta tra gli Stati e i legislatori statunitensi, sempre più cauti nei confronti di TikTok, che ha accumulato oltre 100 milioni di utenti nel Paese.
L’India ha reagito subito
Negli ultimi due anni l’India ha vietato centinaia di app, tra cui TikTok, PUBG Mobile, Battlegrounds Mobile India e UC Browser, con affiliazione alla Cina, in seguito alle schermaglie al confine tra le due nazioni confinanti.
Nuova Delhi ha dichiarato di aver vietato le applicazioni perché rappresentano una minaccia per la “sicurezza nazionale e la difesa dell’India, che in ultima analisi implica la sovranità e l’integrità dell’India”.
TikTok aveva oltre 200 milioni di utenti attivi mensili in India e, prima del divieto, contava la nazione dell’Asia meridionale come il suo più grande mercato internazionale per numero di utenti.
“La forte leadership indiana è stata utile e istruttiva durante il dibattito sul divieto di TikTok negli Stati Uniti”, ha dichiarato Carr al quotidiano indiano (paywalled). “Per coloro che sostengono che non c’è modo di vietare un’app, l’India è un esempio di un Paese che l’ha fatto e l’ha fatto con successo”.
Anche il Parlamento americano ha paura
La scorsa settimana la Camera degli Stati Uniti ha vietato TikTok su tutti i dispositivi gestiti dalla Camera, citando un “rischio elevato dovuto a una serie di problemi di sicurezza“. La mossa ha fatto seguito a quasi due dozzine di Stati che hanno bloccato almeno in parte l’app dai dispositivi gestiti dallo Stato per il timore che la Cina possa usarla per tracciare gli americani e censurare i contenuti.
“Se si considera la storia dei flussi di dati maligni di TikTok e le sue rappresentazioni fuorvianti, non vedo altre soluzioni che non siano un divieto generalizzato”, ha dichiarato Carr al giornale.