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Shock su un campo da golf: “Lo ha fatto nelle buche per 10 anni” | Tifosi impietriti

In un modo o nell’altro, tutti abbiamo nemici. Può trattarsi di qualcuno a cui abbiamo tagliato la strada con la macchina, di un parente a cui dobbiamo dei soldi, di un amico che non abbiamo invitato alla partitella settimanale di calcetto. Farsi nemici è, forse, molto più semplice che farsi degli amici.


In molti casi però, discutere e capire le ragioni l’uno dell’altro, può portare a riappacificarsi. Come ci insegna la saggezza partenopea, in uno dei canti della tradizione reinterpretati anche da Massimo Ranieri, Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto, chi ha dato, ha dato, ha dato, scurdámmoce ‘o ppassato.

Non esiste quasi nulla che non si possa e non si debba risolvere. A volte però il rancore può perdurare più del previsto. Si può covare un odio talmente profondo per una persona, un gruppo di persone, una situazione particolare, da portare a non dormire la notte per i pruriti mentali che provoca.

Di esempi del genere ne è pieno il mondo. Basti pensare ad esempio al recente caso di una coppia svedese, lo scrittore Tomas Mazzetti e la moglie pittrice Hannah, che hanno preso una decisione incredibile: la moglie racconta che sin dai tempi in cui lavorava in una bar di Oxford in gioventù, era costretta ad ascoltare fino a 11 volte al giorno la canzone “Last Christmas” degli Wham!

Hanno così deciso, dopo anni di rancore sopito, di cercare di comprare i diritti di riproduzione della canzone, così da rimuoverla per sempre da tutte le piattaforme di streaming musicale e non doverla più sentire. La raccolta ha già raggiunto quota $62.500,00. Cosa non fa l’odio.

Qualcuno odia il golf

Ma chi odia il golf?

C’è chi però manifesta in modi decisamente originali ed eccentrici, comportamenti che potrebbero nascondere alla base un forte rancore. Magari, chi subisce quelle azioni non ne conosce nemmeno il motivo esatto, ma si ritrova vittima dell’odio di qualche individuo intenzionato a dimostrare il suo sdegno, in un modo irripetibile.

Parliamo dunque di un fatto avvenuto in Norvegia. La fredda nazione, nota ai più per i fiordi e per l’incredibile fenomeno naturale dell’aurora boreale, si rivela teatro di una faida che è diventata decennale e di cui saremo curiosi di conoscere l’epilogo. Le modalità potrebbero lasciarvi a bocca aperta o farvi inorridire se non avete uno stomaco forte.

Diversi anni fa, è iniziata un’epopea per i proprietari di un campo da golf in Norvegia, lo Stavanger Golf Club, che ha creato una catena d’eventi allo stesso tempo esilaranti e frustranti per chi li ha subiti.

Uomo defeca in campo da golf

Vietato

Come detto, per circa 10 anni, presso lo Stavanger Golf Club in Norvegia, un fattaccio è iniziare ad accadere. Una persona ha iniziato a defecare nelle buche del campo da golf, creando diversi disagi ai proprietari ed agli avventori del club, con la volontà di fare una partita… pulita.

Era il 2005 quando il proprietario del campo Kenneth Tennfjiord, per la prima volta rinvenne le feci di un misterioso individuo e da allora, tanti passi avanti sono stati fatti. Alcuni dettagli interessanti sono stati resi noti da UPI .

Prima di tutto, è possibile identificare il misterioso defecatore come un uomo, anche se non si può essere sicuri al 100%. La supposizione si basa sulla consistenza delle feci che, a detta degli esperti che le hanno analizzate sono “troppo massicce” per appartenere ad una donna.

Il defecatore seriale ha manifestato delle abitudini, come ad esempio il fatto che preferisce alcune buche rispetto ad altre. Due in particolare, sono le sue preferite, quelle che più spesso si è trovato a utilizzare. Inoltre, è stato possibile stilare anche un calendario delle defecate: il proprietario del campo ha infatti dichiarato al giornale Rogaland Avis che “Lui defeca solo durante la settimana. Non ho mai trovato delle feci durante i fine settimana”.

Anche le contromisure adottate dal club non hanno sortito l’effetto sperato. Il club ha infatti installato dei riflettori ad alta potenza, per scoraggiare la defecazione ma a quanto pare, il defecatore seriale è riuscito a disabilitarli; si è infatti “arrampicato su un albero vicino ai riflettori” ed è riuscito a smantellarli. Il proprietario, incredulo, ha dichiarato “Rimane un mistero come sia riuscito a farcela senza fulminarsi né cadere”.

In quanto al movente, tutto rimane oscuro e ci si basa su mere supposizioni.

“La nostra idea è che potrebbe essere qualcuno che, per qualche ragione, odia il golf . Oppure odia le persone ricche che lo frequentano, oppure, la persona potrebbe avere un fetish o soffrire di evidenti problemi mentali”.

This post was published on 2 Gennaio 2023 15:30

Pietro Falzone

Redattore Appassionato di videogiochi sin dal sempre più lontano 2002, quando per festeggiare i 5 anni ricevette una copia di Crash Bandicoot per la prima PlayStation. Il richiamo dell'avventura digitale lo fece innamorare di un mondo fatto di pixel, più o meno definiti. E l'amore non si è mai fermato. Inizia così a tastare tutti gli aspetti del mondo videoludico. Tra le sue più grandi passioni, si piazzano in ordine gli MMORPG (con sempre meno per giocarli, purtroppo), gli sparatutto in prima persona e, doprattutto, giochi di ruolo single player. Così si spiegano le più di mille ore, spalmate sui vari titoli From Software, da Demon's Souls in poi. Dalla fine delle medie, scopre una nuova passione: la scrittura. E come se non bastasse, scopre che nel mondo c'è chi scrive riguardo ai videogiochi, come se fosse un lavoro vero. Cosa fare di due passioni del genere dunque? Inizia così la ricerca disperata del giusto vascello, che riuscisse a convogliare voglia di fare, idee e tempo. Dopo un periodo passato a peregrinare, tra siti e sitarelli, approda su Player.it dove trova una casa in cui convogliare idee e spunti, al fianco di un team solido e costruttivo.

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