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Fuorigioco

Elon Musk sta per lasciare Twitter | Il popolo ha parlato

“Dovrei abbandonare l’amministrazione di Twitter? Mi atterrò ai risultati di questo sondaggio”, ha twittato Musk domenica, mentre il popolo dell’uccellino blu votava il sondaggio che potrebbe decidere per sempre il futuro della piattaforma.

Le votazioni sono state lanciate in seguito alle crescenti aspre critiche nei confronti di Musk e le scelte prese in merito alle nuove regole di Twitter, manovre estreme che hanno portato all’esodo di una grandissima fetta di dipendenti.

Un sondaggio per decidere il futuro di Twitter

L’ultima volta che un sondaggio su Twitter indetto da Musk ha catalizzato l’attenzione dei media riguardava la reintegrazione dell’account di Donald Trump, sospeso nel 2021 l’ex Presidente è stato in fine “assolto” proprio grazie a queste votazioni, lo stesso strumento che recentemente gli utenti Twitter di tutto il mondo hanno potuto sfruttare per decidere il destino di Musk.

L’esito del sondaggio era ancora sconosciuto quando l’imprenditore di origini sudafricane ha annunciato che, in caso le votazioni andranno a suo sfavore, si dimetterà dalla carica di CEO di Twitter e troverà qualcun altro che si occuperà al suo posto della gestione dell’azienda.

Da quando è a guida della piattaforma blu, l’operato di Musk ha avuto risultati fortemente divisivi: alcuni lo hanno lodato per il suo impegno nel costruire uno spazio virtuale incentrato sulla libertà di parola, portando anche alla modifica delle politiche di moderazione dei contenuti di Twitter. Altri, anzi moltissimi, hanno invece criticato le sue decisioni, convinti che porteranno ad un ambiente che non farà altro che provocare incitamento all’odio.

L’esito del sondaggio su Musk: dentro o fuori?

Prima della fine delle votazioni aveva lasciato anche diversi commenti sul proprio profilo, mantenendo l’atteggiamento sicuro e tagliente a cui Musk ci ha spesso abituati: “Come dice il proverbio, fai attenzione a ciò che desideri, perché potresti ottenerlo“, e successivamente ha aggiunto “Coloro che vogliono il potere sono quelli che lo meritano meno”. Ma qual è stato l’esito del sodaggio?

Le votazioni hanno raccolto più di 17,5 milioni di voti, con il 57,5% a favore delle dimissioni dell’amministratore delegato di Twitter, mentre il 42,5% dei voti era contrario.

Da quando ha acquistato Twitter a fine Ottobre, Musk ha stravolto la piattaforma blu più volte grazie alle sue eccentriche manovre, tra le quali ricordiamo proprio i sondaggi che hanno visto gli utenti avere voce in capitolo più di una volta: come questioni relative alla gestione della piattaforma, tra i quali il già citato ripristino dell’account di Donald Trump o questioni meno bollenti, come il ritorno dell’app di condivisione video Vine.

Il sempre più incerto futuro dell’uccellino blu

Musk ha citato più di una volta il mantra latino”vox populi, vox dei”, ovvero “voce del popolo, voce di Dio”, giustificando spesso in questo modo alcune delle sue decisioni più controverse, sta volta però, se rispetterà davvero quanto detto, porterà alla fine della sua dibattuta amministrazione. Un “se” che è ancora in discussione, poiché Musk non ha ancora mantenuto la promessa e i risultati del sondaggio non hanno causato ancora alcun effetto, portando diversi utenti a ripetere l’espressione “vox populi” per deriderlo e accusarlo di ipocrisia.

Non sarebbe la prima volta che Musk è poco coerente con i principi da lui stesso professati. Ricordiamo la recente sospensione avvenuta a danni di una dozzina di giornalisti, accusati (pare anche impropriamente) di aver condiviso dati relativi alla localizzazione del jet privato dell’imprenditore a capo di Tesla. La loro reintegrazione è stata decisa anche questa volta con un sondaggio, una votazione che secondo molti si sarebbe potuta evitare se Musk avesse rispettato i principi ostentati riguardo la libertà di parola, ma a quanto pare per il CEO di Twitter questi sono principi che non comprendono la libertà di stampa e dei media.

L’abbiamo ripetuto parecchie volte nel corso delle ultime settimana, ma gli eventi del momento non fanno altro che ricordarcelo: il futuro di Twitter è sempre più incerto e chissà se alla fine Musk manterrà la parola, portando così l’uccellino blu a ritrovarsi con un nuovo amministratore delegato.

This post was published on 20 Dicembre 2022 8:00

Stefano Sergente

Nato nel 1993 tra le rive radioattive del Fiume Pescara, dopo aver studiato le antiche arti della sceneggiatura presso la Scuola Internazionale di Comics, decide inconsciamente di dedicare la sua vita alla scrittura. Tra le tante avventure intraprese ci sono diversi progetti cinematografici e fumetti brevi, tra i quali alcuni pubblicati con il collettivo Spaghetti Comics. Grazie all'educazione spartana impartita dai suoi fratelli maggiori, può vantare la fortuna di avere avuto un joypad del NES tra i suoi primi giocattoli, passione che ha portato avanti tutta la vita consumando pad di varie console, mouse, tastiere, occhi e mani.

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