Da quando WhatsApp e altri social sono entrati nella vita quotidiana di ognuno di noi, i rischi giornalieri sono decisamente aumentati. Il progredire delle tecnologie e dei mezzi di comunicazione ha creato nuove figure di pericoli legate all’ambito digitale. Non fraintendete, le applicazioni che usciamo giornalmente, sono tendenzialmente sicure ed anzi, ci tengono a riparo da problemi che potrebbero sorgere! Il problema arriva quando uno o più malintenzionati, utilizzano i social e i servizi di messaggistica per raggirare persone più disattente o che non hanno i mezzi per comprendere bene la truffa messa in atto.
Può trattarsi di qualsiasi cosa: un messaggio da una persona a cui hanno rubato l’account, una mail che sembra arrivare da un sito reale o che utilizziamo spesso, un link su cui ci troviamo a cliccare pensando che sia un’innocua canzone su YouTube.
Eppure molto spesso, anche i più esperti, cadono vittime di vere e proprie truffe che mirano a sottrarre ai malcapitati dati sensibili come nome, cognome, indirizzo email, password di determinati social, dati di pagamenti elettronici.
Se è vero che esistono le persone che fanno di tutto per raggirare e truffare, è altrettanto vero che molte altre si prodigano proprio ad evitare che ciò accada, magari grazie all’utilizzo di servizi terzi. Noi speriamo che questo articolo vi sarà utile nel riconoscimento di una truffa eseguita tramite social o sevizi di comunicazione digitale come ad esempio il colosso WhatsApp.
Come se non bastasse, chi mette in atto questo tipo di truffe, molto spesso non è sprovveduto. Magari si tratta di gente che studia quali sono i metodi ed i periodi migliori per mettere in atto determinati raggiri, intercettando periodi temporali in cui sui principali social c’è più traffico e quindi più confusione.
Uno di questi periodi è stato sicuramente la settimana del Black Friday, localizzata circa nella settimana finale di novembre. In quel periodo, qualunque spazio digitale è invaso da offerte che fioccano da tutte le parti. Diventa una vera e propria lotta alla ricerca del prezzo migliore, per riuscire ad accaparrarsi magari un oggetto che si è adocchiato in precedenza ma ad un prezzo decisamente conveniente.
Ovviamente in un clima di tale confusione e di tale compulsività negli acquisti, si tende ad essere meno lucidi e meno analitici specialmente quando queste offerte non dobbiamo nemmeno cercarle da soli ma ci arrivano direttamente su WhatsApp.
Questo è ciò che è successo ad alcune persone che durante il periodo del Black Friday si sono ritrovate su WhatsApp un messaggio che riferiva di alcuni buoni Amazon su una grande quantità di prodotti. Ovviamente, la condizione necessaria per accedere a questi buoni era immettere i propri dati personali sul sito che i truffatori avevano creato a posta per l’occasione.
Ovviamente, non esisteva alcun buono e tutto ciò che le vittime ricevevano era una pulizia totale delle loro carte di credito. Immaginate la sorpresa quando pensate di comprare un articolo in sconto e ritrovarvi senza nemmeno un euro sulla carta.
Fortunatamente, la situazione è stata risolta proprio dal team di WhatsApp. Dopo aver ricevuto diverse segnalazioni che descrivevano il problema, WhatsApp ha deciso di rovinare la festa ai truffatori, bloccando i numeri di telefono dei truffatori. I numeri di telefono non erano però legati a nessuna persona reale, si trattava di bot automatici che facevano girare il link ai vari buoni Amazon falsi.
Ricordate sempre di diffidare da chi vi chiede dati personali e di pagamento tramite WhatsApp. Se enti come banche o negozi digitali riconosciuti hanno interesse a contattarvi, che sia per un’informazione o per una promozione, lo faranno per email da indirizzi verificati e non da WhatsApp.
This post was published on 17 Dicembre 2022 18:00
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