Finalmente sta per succedere: un videogioco di Hideo Kojima sarà adattato per il grande schermo grazie ad una collaborazione tra Kojima Productions e il produttore esecutivo di Barbarian, Alex Lebovici, degli Hammerstone Studios.
Secondo Deadline, l’adattamento sarà completamente finanziato da Hammerstone Studios, Hideo Kojima e Lebovici assumeranno il ruolo di produttori del progetto, mentre i produttori esecutivi saranno Kojima Productions US e Allan Ungar.
“Siamo entusiasti e onorati di avere l’opportunità di collaborare con il brillante e iconico Hideo Kojima per il suo primo adattamento cinematografico. […] A differenza di altri adattamenti di videogiochi con grandi budget, questo sarà qualcosa di molto più intimo e concreto. Il nostro obiettivo è ridefinire cosa può diventare un adattamento di un videogioco quando si ha libertà creativa e artistica. Questo film sarà un’autentica produzione di Hideo Kojima”.
Commenta così Alex Lebovici l’annuncio di uno degli eventi più attesi dai fan di Hideo Kojima, mettendo in luce anche la mancata “libertà creativa e artistica” che attanaglia i film tratti dai videogiochi. Ma quale sarà il videogioco di Kojima che verrà adattato?
Kojima ha dichiarato:”Non potrei essere più entusiasta di questa nuova partnership con Hammerstone Studios. Questo è un momento cruciale per il franchise e non vedo l’ora di collaborare con loro per portare Death Stranding sul grande schermo“. Avete capito bene, finalmente potremo mettere gli occhi su un film tratto da una delle opere più discusse e visionarie del celebre game director: Death Stranding. Il “momento cruciale” a cui si riferisce Kojima è probabilmente legato al recente trailer d’annuncio di Death Stranding 2 ai The Game Awards 2022, una notizia che assieme all’arrivo del film dimostra quanto sia importante il brand Death Stranding per Kojima e il suo team.
Non conosciamo il nome che si occuperà della regia o chi firmerà la sceneggiatura, in generale non sono stati forniti molti dettagli ufficiali sul film, che pare sia già in lavorazione, ma secondo Deadline l’adattamento “introdurrà nuovi elementi e personaggi all’interno dell’universo di Death Stranding“. Quali saranno queste novità purtroppo non ci è dato saperlo, ma è certo che con la suepervisione di Kojima possiamo aspettarci elementi assolutamente in linea con l’opera originale.
Per quanto riguarda gli attori, considerando che il gioco già presentava un cast che non aveva nulla da invidiare alle più grandi produzioni hollywoodiane, possiamo stare tranquilli. Death Stranding può vantare nel proprio team star del calibro di Norman Reedus, Mads Mikkelsen, Léa Seydoux, Guillermo del Toro e Margaret Qualley. La domanda che si chiederanno in molti è se saranno proprio loro a far parte di questa nuova avventura cinematografica, ma dovremmo attendere nuovi aggiornamenti per scoprirlo.
Ricordiamo che il primo gioco racconta la storia di Sam Porter Bridges, interpretato da Norman Reedus, un corriere scomparso dalla circolazione per anni, il quale tornerà per scoprire che le Città Unite d’America hanno bisogno di lui: la popolazione è divisa, isolata in città sotterranee atte ad evitare gli effetti di un evento noto come Death Stranding. Questo fenomeno ha aperto una sorta di varco tra il mondo dei vivi e dei morti, portando alcune creature dell’aldilà ad aggirarsi nel mondo di DS, ormai decaduto e segnato da una società divisa e desolata. Sam comincerà così il suo viaggio, con lo scopo di ricollegare le città, e sarà accompagnato da un variegato cast di personaggi pronti a fornirgli supporto e istruzioni per affrontare al meglio i numerosi e sovrannaturali pericoli della superficie.
In Death Stranding 2 sembra che ripartiremo esattamente dal finale del primo capitolo: gli Stati Uniti non ci sono più, ora ci sono le UCA, avamposti costruiti per rimanere in una olla sicura mentre fuori il mondo è arido e ostile. Solo i corrieri possono riconnettere il mondo, tra questi c’è il nostro Sam Porter Bridges, ancora impegnato nella più grande missione mai realizzata da un uomo.
Kojima è uno dei nomi più celebri dell’industria videoludica, noto per il suo approccio cinematografico e rivoluzionario, in grado di ristabilire i limiti del medium. Dopo aver lasciato Konami, nel 2015 fonda lo studio Kojima Productions, e nel 2020 riceve il BAFTA Fellowship, il più alto riconoscimento conferito dal BAFTA assegnato agli autori che si sono distinti per l’eccezionale contributo al panorama cinematografico, ludico o televisivo.
This post was published on 17 Dicembre 2022 8:00
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