The Pokémon Company sembra, ormai, sul piede di guerra contro i giocatori imbroglioni. A una settimana dall’uscita dei nuovi titoli, Pokémon Scarlatto e Pokémon Violetto, la compagnia è pronta ad annunciare pene severe per qualunque giocatore trasgredisca trasgredisca alle regole dei giochi.
Niente trucchi
Il noto sito Serebii.net, noto per tutti gli aggiornamenti legati al mondo dei Pokémon, ha rivela che The Pokémon Company ha “iniziato una nuova ondata” di ban su Pokémon HOME, hub in cui è possibile conservare salvataggi e pokémon dei diversi titoli posseduti e persino da Pokémon GO, e sui giochi principali per la console Nintendo Switch.
Questo l’annuncio sul sito, apparso poche ore fa:
“The Pokémon Company ha iniziato una nuova ondata di ban attraverso Pokémon HOME e i giochi della serie principale su Switch, limitando le funzionalità online dei giochi principali e Pokémon HOME per l’utilizzo di Pokémon modificati illegalmente e altre funzioni non intese ed accettate dagli sviluppatori”.
Con l’ultimo passaggio si intendono tutte le modifiche delle cartucce, dalle rom contraffatte a mod installate che alterano anche minimamente l’esperienza come intesa dagli sviluppatori nipponici. Tutti strumenti che i giocatori potrebbero utilizzare per alterare l’equilibrio di gioco e, soprattutto, il comparto online andando, in seguito, ad intaccare il settore competitivo dei titoli.
Cosa si rischia?
Secondo la fonte, questi ban potranno essere “temporanei o permanenti” e impediranno ai giocatori di giocare online, includendo, quindi, la possibilità di partecipare alle lotte o di effettuare scambi e trasferimenti di Pokémon. Limitazioni che, di fatto, tagliano fuori il videogiocatore dalla community e da tutti i benefici ad essa collegati.
Non è la prima volta che The Pokémon Company prende un’iniziativa così drastica. Ad esempio, quando i precedenti giochi della serie principale, Pokémon Spada e Pokémon Scudo erano al loro apice, The Pokémon Company arrivò addirittura a prendere provvedimenti contro i giocatori che si disconnettevano deliberatamente per evitare sconfitte, minacciando di “bannarli definitivamente”.