Videogame Zone: al Museo del Cinema di Torino apre una nuova mostra permanente

museo torino david cage

Se siete lettori di Player.it, allora sapete bene cosa può trasmettere un videogioco attraverso ogni parte che lo compone. Talvolta il videogioco può avvicinarsi enormemente al cinema e aggiungere quell’interattività che può dare ulteriore peso al coinvolgimento nella narrazione. Anche il Museo Nazionale del Cinema di Torino lo sa e ora vuole mostrarlo al grande pubblico.

Apre infatti la nuova mostra permanente Videogame Zone, interamente dedicata al mondo dei videogiochi e accessibile dalla sala centrale al secondo piano. Al suo interno possiamo scoprire retroscena che solitamente scorgiamo solamente guardando qualche intervista agli sviluppatori, tra cui il BB utilizzato durante le riprese di Death Stranding, bozzetti e sceneggiature di Alan Wake 2 e Assassin’s Creed Mirage o le maschere per la motion capture di Detroit: Become Human. In più, nella suggestiva stanza a specchi è possibile guardare estratti da numerosi film tratti dai videogiochi e altro materiale video capace di avvicinare i visitatori a queste produzioni.

videogame zone torino

Cos’è Videogame Zone?

Fabio Viola, co-curatore dell’allestimento, sottolinea quanto è importante musealizzare per dare vera importanza a un settore. Intanto Domenico De Gaetano, direttore del Museo, ha visitato personalmente vari musei del cinema nel mondo per comprendere come il settore videoludico viene tuttora trattato nel campo museale. Sforzi importanti che ora si traducono nella raccolta di materiale sempre più vario e a cui viene accompagnata una promessa d’espansione. La Videogame Zone si ingrandirà con il tempo e permetterà di conoscere ulteriori opere.

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A ciò si aggiunge un ospite eccezionale. La presenza di materiale dedicato a Detroit non è affatto un caso, poiché al Museo si è presentato David Cage, fondatore dello studio Quantic Dream, il quale si specializza proprio in produzioni videoludiche altamente cinematografiche. Non solo è stato premiato con la Stella della Mole, ma ha tenuto anche una Masterclass durante la quale è stato possibile conoscere meglio il suo percorso e ciò che ha caratterizzato videogiochi come Fahrenheit, Heavy Rain e Beyond: Two Souls.

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Rispondendo a una domanda del pubblico riguardante la tendenza sempre maggiore all’utilizzo di motori grafici non propri come Unreal Engine 5, Cage si è espresso evidenziando l’importanza della loro esistenza. Quantic Dream ha sempre creato i propri strumenti perché ha potuto permetterselo e perché desiderava avere tra le mani qualcosa che potesse adattarsi perfettamente alle loro produzioni. Allo stesso tempo, però, ha ritenuto utilissima la presenza di questi motori grafici che permettono agli studi di ridurre gli investimenti tecnici consentendo di concentrarsi rapidamente su quelli creativi.

A un certo punto si è anche espresso brevemente su Star Wars: Eclipse, videogioco attualmente in sviluppo su cui ovviamente non è stato possibile discutere molto. Cage ha comunque risposto alla curiosità nei confronti di un’opera che per la prima volta si sposta dalla creazione di mondi completamente nuovi e si cala in un universo già molto famoso. Il suo desiderio è creare qualcosa di originale, che siano nuovi personaggi, pianeti o storie, ma contemporaneamente rispettando le regole di quest’ambientazione. Trovare quell’equilibrio che gli consenta di dare un contributo valido senza ripercorrere troppo i passi di chi lo ha preceduto.

Se desiderate recuperare la Masterclass, potete visitare inTO CINEMA. Il video on-demand sarà disponibile proprio da oggi!