Siamo stati al Wired Next Fest 2018, l’ultima edizione del festival di cultura e tecnologia organizzata da Wired che si è tenuto lo scorso fine settimana a Firenze. Seguiteci in questo tour nelle meravigliose sale di Palazzo Vecchio!
Volevo ringraziare tutti per essere qui nella mia casa, oggi. Vi chiedo scusa, questa è la mia piccola casa italiana, la mia casa a Londra è molto più grande, ma grazie davvero per essere venuti!
Ci ha dato il benvenuto così Terry Gilliam indicando il gigantesco Salone dei Cinquecento che faceva da cornice al palco del Wired Next Fest 2018. La folle mente dei Monty Python ha parlato della sua ultima fatica, L’uomo che uccise Don Chisciotte, un lavoro durato ben 25 anni tra incidenti sul set, produzioni fallimentari e risate.
Lo humor è come la verità, è scomodo, ma senza di quello saremmo perduti.
Afferma il regista che ci ha parlato del suo Don Chisciotte come di un supereroe il cui unico super potere è quello di essere un uomo. Sono infatti note a tutti le critiche del regista al cinema supereroistico degli ultimi anni che
costruisce un mondo sempre più popolato da persone straordinarie che hanno dimenticato cosa vuol dire essere normali.
Oltre a Gilliam sono stati tanti gli ospiti che si sono succeduti sul palco e hanno fatto da esponenti di ogni capo della cultura, tra loro: l’attore Sergio Castellitto, l’astronauta Luca Parmitano, lo scrittore Valerio Massimo Manfredi, i fumettisti Zerocalcare, Tito Faraci e Sio, ma anche i pro gamer Daniele “Iceprinsipe” Paolucci e Lorenzo “Trastevere73” Daretti, rispettivamente campioni esports di Fifa e Moto GP.
Ogni ospite ha parlato del proprio mondo e di come si è evoluto ed è proprio questo che da anni caratterizza il festival di Wired, l’evoluzione e il cambiamento. Ne ha parlato approfonditamente Enrico Mentana nel suo intervento Journalism (r)evolution in cui ha definito il giornalismo di oggi “Vecchi che scrivono per vecchi”. Il direttore del TG di La7 ha toccato diversi temi come immigrazione, futuro e lavoro, senza risparmiarsi nemmeno sulla politica e sul nuovo reddito di cittadinanza che “pagheranno soprattutto i giovani”. Infine anche due parole sul progetto del suo nuovo giornale che spera possa risollevare un po’ l’informazione, l’editoria e il futuro del giornalismo.
Il Salone dei Cinquecento non era però l’unica sala adibita al festival. Il cortile della Dogana, al piano terra di Palazzo Vecchio, fungeva da vera e propria hall dell’evento con stand dei prodotti Dyson, Sky, Huawei, Vodafone, Audi e molti altri tra cui anche alcune vecchie glorie del panorama arcade. L’associazione Retrocampus ha portato alcuni vecchi cabinati nelle sale dell’evento, trasformando Palazzo Vecchio in una vera e propria sala giochi. Tra i titoli con cui abbiamo trascorso il tempo tra una conferenza e l’altra, anche un cabinato di Centipede e uno di di Breakout.
Se vi siete persi l’evento dal vivo, potete recuperare tutti i video nella Video Library del festival.
This post was published on 1 Ottobre 2018 15:23
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