Si sono finalmente concluse le qualificazioni per il torneo più atteso dell’anno, niente meno che il The International 2017. Andiamo quindi a vedere come si sono svolte e quali team hanno partecipato: ma soprattutto iniziamo a mettere i pop corn nel microonde, perchè agosto è dietro l’angolo e questo TI si preannuncia uno dei più interessanti di sempre.
Visto che il The International è il torneo più importante di tutta la scena competitiva di Dota 2, con la miglior qualità organizzativa, la miglior visibilità e il montepremi più alto della storia degli esport, è giusto che le qualificazioni debbano essere sia inclusive sia meritocratiche. Tutti i team devono avere la possibilità di guadagnarsi un posto nella storia, ma è anche giusto che solo le performance migliori vengano premiate con questo onore.
Secondo questa filosofia, la Valve ha diviso le qualificazioni in due fasi: la prima, detta Open Qualifiers e mirata a tutte le squadre amatoriali e semi-professionistiche del mondo, è la scalata verso l’Olimpo, la Stairway to Heaven per tutti coloro il cui sogno nel cassetto è sfidare i grandissimi sul main stage. Gestita dal sito di tornei FACEIT, questa fase supportava fino a 1024 squadre divise nelle proprie regioni (NA, SA, EU, CIS e SEA: le qualificazioni per la Cina sono state organizzate da Perfect World): il formato era ad eliminazione diretta con tutte le partite fino ai quarti best-of-1, mentre le semifinali e la finale alla meglio delle tre.
La seconda fase è detta Main Qualifiers ed è stata impostata in questo modo: una prima fase a gironi formati dalle squadre professionistiche direttamente invitate alle qualificazioni e dai vincitori delle Open Qualifiers più i vincitori del Champions Qualifier, una specie di via alternativa alle qualifiche, più veloce ma con team più forti.
Anche questa fase era divisa per regioni e si è conclusa proprio oggi. A seguire un recap esaustivo su tutte le varie qualifiche regionali:
Le qualifiche per i posti del nord america sono state decisamente interessanti: all’interno del girone infatti comparivano un sacco di nomi noti come Team NP (EE, Aui_2000 e compagni), Team Freedom (ex-is GG, team semi-professionista dove il nome più noto è sicuramente Jingiun “Sneyking” Wu), Planet Odd (ex-Thunderbirds e ex-ex-Digital Chaos, finalisti dello scorso TI), compLexity Gaming (storica multigaming americana, che adesso vanta nei suoi ranghi Jimmy “DeMoN” Ho e David “Moo” Hull) e Digital Chaos (il team fondato da SUNSfan di DotaCinema, comprendente del primo 10k MMR Abed “Abed” Azel L. Yusop e il mitico Kanishka “BuLba” Sosale).
Come era prevedibile, il Team NP ha sbaragliato la competizione, posizionandosi in cima al girone e, in teoria, aggiudicandosi direttamente un posto al The International. Ma nessuno avrebbe potuto predire la straordinaria performance del Team Freedom: ovviamente sappiamo che non sono dei novellini, ma concludere con punteggi miglior di Planet Odd, compLexity e Digital Chaos è tutta un’altra storia. 8-1 è lo score finale per entrambe le squadre: lo spareggio, tenutosi alle 2 di mattina, consisteva in una partita secca per decidere chi sarebbe andato a Seattle.
Eternal Envy sfodera un Nature’s Prophet inaspettato, mentre FATA- macina kill su kill con la sua Templar Assassin. La partita è stata molto lunga: il Puck di Sneyking e la Lina di CCnC hanno tenuto egregiamente testa al Team NP per quasi un’ora, ma dopo aver perso tutte le baracche hanno deciso di chiamare il GG; e gli NP voleranno alla Key Arena questo agosto.
Ma non è finita qua: le squadre migliori del girone si sono affrontate in un fase di playoff aggiuntiva, per scoprire chi riuscirà ad aggiudicarsi l’altro slot rimanente.
Vediamo ancora il Team Freedom sbaragliare la competizione e arrivare fino alla finalissima: dall’altra parte però i Digital Chaos non si sono fatti intimorire, e forti del loro neo-10k MMR hanno scalato il loser bracket fino alla finalissima, dove hanno battuto il Team Freedom 3-0.
Team NP e Digital Chaos si riconfermano come i principali team contendenti nella scena competitiva americana.
Anche se il Team Liquid e gli Evil Geniuses sembrano ancora su un altro livello, Etenrnal Envy, Aui_2000, Abed e BuLba ci stanno sicuramente arrivando.
Decisamente da non sottovalutare.
Ci spostiamo adesso in Europa, dove la competizione annovera un sacco di squadre nuove e vecchie glorie: primi tra tutti ovviamente il Team Secret, che ancora una volta dovrà farsi largo tra le qualificazioni per accedere al torneo più ambito dell’anno.
Oltre a loro troviamo i Crescendo, formati dagli ex-Alliance EGM e Akke, il caster/player syndereeN, Excalibur e 13abyKnight; poi i mousesports, ovvero gli ex-Ad Finem, protagonisti del sogno al Boston Major; e infine gli Alliance, con Era al posto di Loda.
Parlando di Loda, una menzione particolare va fatta al suo nuovo team Cool Beans, formato da lui (ormai ritiratosi dagli Alliance e dal competitivo serio), Alexandru “ComeWithMe” Craciunescu e da altri giocatori svedesi emergenti, alcuni dei quali vecchi giocatori di Heroes of Newerth.
Senza troppe sorprese il Team Secret raggiunge la cima del girone, con uno score di 8-1: risultato che li catapulta direttamente verso il Main Event del TI senza dover passare per i Playoff. Si distingue invece il Team Singularity, formato dalla squadra di giocatori amatoriali di nome Let’s Do It: c’è da dire che la competizione era un po’ meno serrata come nel girone americano, ma 7-2 è comunque uno score impressionante per un team emergente.
I Playoff si sono impostati in questa maniera: visto che gli altri tre team, ovvero Planet Dog, mousesport e Danish Bears avevano tutti uno score di 6-3, il seeding è stato praticamente inutile. I mousesport tirano fuori le unghie, arrivando fino alla finalissima: il Team Singularity invece delude dopo l’ottima performance nei gironi, perdendo sia dai Danish Bears sia dal team Planet Dog. Quest’ultimo invece rimonta tutto il girone dei perdenti fino arrivare allo scontro finale coi mousesport, dove si riescono a portarsi a casa un convincente 3-1, con allegato il biglietto per Seattle.
I secret si riconfermano i dominatori delle qualificazioni, ma riusciranno a fare un buon piazzamento quest’anno?
planet dog sembrano una squadra con potenziale, ma le speranze dell’europa sono ancora una volta riposte negli og.
Le qualifiche SA e CIS sono state giocate con delle restrizioni aggiuntive: il primo del girone non sarebbe passato direttamente al Main Event, ma sarebbe stato obbligato a giocare nella fase due, ovvero quella dei Playoff. Una regola dettata dal fatto che sono due sub-regioni appartenenti rispettivamente alle zone più grandi del Nord America e dell’Europa.
Per quanto riguarda le squadre invece, la regione Sud Americana é un po’ meno conosciuta: l’unico nome che tutti riconosceranno è sicuramente quello degli SG e-sports, i brasiliani artefici di una delle imprese più grandi dell’anno sconfiggendo il Team Secret al Kiev Major.
Gli Infamous e gli Elite Wolves erano gli altri due team invitati direttamente: i primi sono un team peruviano abbastanza avviato, con molte partecipazioni in tornei minori e qualificazioni di ogni tipo, i secondi invece devono ancora ritagliarsi un nome nella scena ma anche se non sono al livello degli SG non sono una squadra da sottovalutare.
Nei gironi tutto abbastanza regolare, con due team invitati sul podio e un’ottima performance dei Midas Club Elite. Nei playoff invece molte sorprese: i favoriti SG e-sports ricevono subito un batosta dagli Infamous, che con un 2-0 li spediscono nel lower bracket, e non contenti riservano lo stesso trattamento anche al Midas Club Elite, catapultandosi alla finalissima imbattuti.
Dalle profondità del loser bracket invece i brasiliani degli SG riescono a recuperare fino alla finalissima, solo per ricevere un altro brutto colpo dagli Infamous: Farith “Matthew” Puente col suo Night Stalker è stato cruciale in entrambe le partite, gankando tutte le lane e regalando ottime opportunità al suo team, mentre Viper e Razor si confermano come due pick molto funzionali per gli Infamous, dando loro la possibilità di dominare il mid game e iniziare ad assediare la base avversaria molto presto. 3-0 e tutti a casa: il Perù all’International.
Il sud america sta generando una scena competitiva mica da ridere: sg e-sports erano già entrati nell’immaginario collettivo, ma ora gli infamous potrebbero essere i nuovi ad finem.
viva perù!
Ci spostiamo ora tra la Russia e l’Ucraina per scoprire, tra un bicchierino di vodka e un altro, come sono andate le nostre squadre preferite.
Grande nome presente in questo gironi è niente meno che quello dei Natus Vincere: i vincitori del primissimo The International e finalisti di altri due ora sono un po’ usciti dai riflettori. Il team di Dendi, Pajkatt e Sonneiko al momento si posiziona come un Tier 2 contendente, capace di ottime performance ma anche di inciampi disastrosi.
Ed eccone subito uno, ahimè: risultato 5-4 che non permette loro di passare il girone, visti anche gli ottimi risultati di Vega Squadron (G, Silent, ALOHADANCE), Team Empire (Chappie, fn, Ghostik), M19 (il for-fun team di Funn1k, ex-NaVi) e Team Spirit (DkPhobos, fng, Bzz e VANSKOR).
Ciao ciao Natus Vincere, ci mancherete …
Tornando a noi, visti i nomi molto conosciuti all’interno di questo girone era comprensibile quindi il risultato di 7-2 per tutti e quattro.
La finalissima, disputatasi tra il Team Empire e il Team Spirit, è stata più veloce del previsto: ottima performance di Ghostik con l’Enigma nel primo game, mentre Chappie si conferma con un solidissimo mid player; il terzo game è stato molto teso, ma un blink sbagliato in mezzo a degli alberi da parte di Bzz con Troll Warlord ha permesso agli Empire di ucciderlo facilmente, aprendo loro la strada per la base nemica.
LA CIS SI CONFERMA ANCORA UNA VOLTA COME LA REGIONE PIù FERVIDA PER QUANTO RIGUARDA IL MONDO DI DOTA 2.
TANTISSIMI TEAM BUONI E TANTA COMPETIZIONE, MA UNA LACRIMUCCIA PER I NATUS VINCERE SCENDE OBBLIGATORIAMENTE.
Andiamo ora dall’altra parte del globo per parlare dei nostri pinoy preferiti e delle loro avventure nelle qualificazioni.
Ma prima due parole sulle squadre in gara: tanti nomi interessanti, primo tra tutti TNC Pro Team, che con nomi quali Raven, Kuku e 1437 sta diventando il team più forte della regione (come non ricordare la loro vittoria allo scorso The International contro gli OG, magia pura).
Seguono poi Fnatic, la storica multigaming europea che ora ha un team metà SEA e metà coreano con giocatori tipo Febby, QO e Ohaiyo; il Team Faceless (Black, Jabz e iceiceice) e Minkesky (il team metà filippino e metà CIS, con Mushi, Mag e Ark) chiudono la fila dei nomi blasonati.
TNC in pole position con uno score di 8-1, che li qualifica direttamente: a seguire Fnatic, Mineski, i Clutch Gamers di Gabbi (protagonista di una delle giocate più belle dell’anno scorso col suo Puck) ed il team Execration. Peccato per il Team Faceless, che dopo aver realizzato due ottime performance sia Kiev Major sia al Manila Masters non sia riuscito a qualificarsi.
Nei playoff invece notiamo un’ottima performance dei Fnatic, che sono riusciti a qualificarsi senza neanche perdere una partita e soprattutto battendo il team di Mushi, che è sempre stato un protagonista di quasi ogni TI.
Intanto, nel loser bracket, gli Execration hanno dovuto combattere con le unghie e i denti, ma alla fine sono riusciti a ritagliarsi un posticino nella competizione di questo Agosto, battendo i Clutch Gamers 2-1.
BONUS CLIP: 1437 Rampage con un Silencer support grazie ad un Divine Rapier raccolta da terra.
Una delle regioni più disprezzate dalla community è invece sempre fonte di tanta sana competizione.
riusciranno i tnc a replicare il successo dell’anno scorso o saranno i nuovi fnatic a dettare legge?
lo scopriremo presto!
Concludiamo questo tour de force con una delle regioni che da sempre riceve emozioni contrastanti dalla community: chi la adora per i player di altissima qualità e la fervida scena competitiva (come il sottoscritto) e chi invece non la riesce più a sopportare dopo lo strapotere che ha dimostrato nel 2012 e nel 2014, dove sembrava che se non avevi gli occhi a mandorla non avresti mai potuto vincere un torneo di Dota 2.
Scherzi a parte, è ora di parlare un po’ della Cina!
Forse uno dei gironi col livello più alto di queste qualificazioni, spiccano subito i nomi di LGD.Forever Young (che ultimamente stanno facendo molto parlare di sè con le performance di player come Monet e ahfu), LGD Gaming (coi classici nomi come Maybe, Eleven e Yao), iG Vitality (la squadra di Paparazzi, che, impreparato, ha volato troppo vicino ai 10k MMR e si è bruciato tornando a 9.4k) e Vici Gaming (ChuaN e Hao, per dirne due).
Gli iG Vitality sbaragliano una concorrenza molto agguerrita, arrivando primi nel girone con uno score solidissimo di 7-2: mentre tutte le squadre di prima, insieme al team EHOME.Keen, passano ai playoff. Peccato per i VGJ, la squadra di veterani come Rotk, fy e fenrir, che non sono riusciti a qualificarsi.
Che dire di questo playoff: 100% stile cinese, dove le squadre che sono al top lo sono per davvero e quando il gioco si fa duro non si scherza per nulla. Entrambi i team LGD sbaragliano la concorrenza e si qualificano per il The International senza neanche perdere un game.
La cina è una di quelle regioni con cui bisogna sempre fare i conti, anche quando sembra essere fuori forma.
ig, iG vitality, lfy e lgd rappresenteranno al ti la nazione della grande muraglia.
l’urlo di chen terrorizzerà ancora l’occidente?
Eccoci arrivati alla conclusione di questo recap. Che dire, la competizione quest’anno sembra essere più serrata che mai: agosto sarà un mese rovente e il The International 2017 lo sarà altrettanto.
Non prendete impegni, spostate le vacanze, fate scorta di viveri e piazzatevi comodi davanti allo schermo: lo spettacolo sta per cominciare.
This post was published on 30 Giugno 2017 14:52
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