Finalmente ci siamo. Il main stage, il palco che regalerà il trofeo, il primo premio, e soprattutto la gloria, ad una di queste 16 squadre. Partiamo subito col formato: molto semplice, un girone ad eliminazione diretta, dove tutte le partite sono alla meglio delle tre, a parte la finale che resta il classico best-of-five. Dopo aver coperto le qualificazioni e la fase a gironi, è ora di addentrarci nel vivo dell’azione!
Allora, partiamo subito col 2-0 degli Evil Geniuses contro i Thunderbird: questi ultimi, ex Team Digital Chaos, dopo aver scritto nel TI 6 una delle più belle pagine della storia di Dota 2 e aver mantenuto ottime posizioni per tutta la stagione, sono stati lasciati dalla loro organizzazione a favore del Team Onyx; in cerca di vendetta, hanno formato il team Thunderbird e sono volati alla volta del Kiev Major per provare il loro valore. Peccato che si siano trovati davanti una delle squadre più spaventose di sempre: ex campioni del mondo, terzo posto allo scorso International, e uno dei roster con più talenti in assoluto. Formati da Arteezy, il carry idolo della chat di twitch.tv, la giovane promessa pakistana Suma1l, Cr1t e zai, una delle coppie di support più affiatate della scena e UNiVeRsE, uno dei veterani della scena competitiva americana, gli Evil Geniuses non scherzano proprio per niente: e si è visto.
La prima partita è stata la più combattuta, con uno score finale di 32 a 14 e conclusasi al minuto 42: MoonMeander si starà ancora mangiando le mani per aver mancato lo stun col Sand King su Arteezy all’inizio del team fight del 33esimo minuto. Entrambi i commentatori si sono trovati d’accordo nel constatare che, se l’avesse colpito e avesse utilizzato la sua ultimate, Arteezy non avrebbe fatto nulla in quel combattimento e di conseguenza l’ingaggio sarebbe stato vinto dai Thunderbird, cambiando drasticamente la partita. Ma è anche questo il bello di Dota 2: la vera essenza dell’Effetto Farfalla, ovvero che piccoli eventi possono avere tremendi effetti collaterali.
La seconda partita invece è stata una dominazione totale da parte degli Evil Geniuses: finita entro i 30 minuti, con un pesante risultato di 27 a 3, è stata una dimostrazione ineluttabile della bravura di UNiVeRsE, che con la sua Legion Commander non ha lasciato alcuno spazio di manovra per i Thunderbird, che si sono trovati costretti a chiamare il GG dopo aver tentato, senza successo, una cosiddetta “smoke della disperazione”.
L’altra partita sulla quale avrei piacere di soffermarmi è sicuramente Team Secret contro SG e-sports. Il Team Secret non ha di certo bisogno di introduzioni: organizzazione nata dopo il cosiddetto Post-TI 4 Shuffle (il momento dove i giocatori cambiano squadra prima dell’inizio della nuova stagione), essa è sempre stata casa di giocatori di altissimo livello come Puppey, Arteezy, KuroKy, S4 e N0tail. Il roster che ha partecipato al Kiev Major era formato da Puppey, pieliedie, MidOne (uno dei giocatori col più alto MMR al mondo), Khezu e MP. Gli SG e-sports invece, un team relativamente sconosciuto, hanno partecipato a una manciata di tornei brasiliani e di qualificazioni per altri eventi, ma senza troppo successo. Dopo esser arrivati sedicesimi nei gironi del Kiev Major, nessuno si sarebbe aspettato quello che è accaduto nel match contro il Team Secret: il primo game se l’è portato a casa la squadra di Puppey e compagni, con una performance molto solida, ma gli SG non erano decisi a darsi per vinti e, con un tocco di aggressività sudamericana in più nel proprio stile di gioco, sono riusciti a prendere i Secret in contropiede e aggiudicandosi la seconda partita in quarantuno minuti. Il terzo game è stato qualcosa di mai visto: una
partita tesissima, bilanciata dallo Slark di hFn e lo Storm Spirit di 4dr, entrambi inarrestabili e dall’altra parte dalla minaccia dello split push da parte dell’Invoker e del Wisp, rispettivamente MidOne e pieliedie. Dopo 56 minuti di intensa azione, gli SG bussano alla porta della base dei Secret, e il team fight ha inizio; ottima coordinazione da parte dei brasiliani, che sfruttano ogni goccia del loro vantaggio per annientare il Team Secret e passare agli ottavi di finale, eliminando una delle squadre favorite del torneo. Di sicuro, uno degli upset più importanti dell’anno.
Ottima performance degli iG, che sconfiggono 2-1 il Team Liquid, uno degli altri favoriti: dopo un periodo di risultati altalenanti, finalmente la scena cinese ha di nuovo la propria squadra di punta.
Gli OG prevalgono sui malesiani Team Faceless in maniera convincente, ma non senza qualche brivido lungo la schiena quando i Faceless si sono portati a casa il primo game in ventotto minuti, con lo score 25-5. Tanto di cappello. Dopo di questa iniziale sconfitta però, gli OG hanno saputo aggiustare il tiro e vincere le due partite seguenti.
Gli SG e-sports, carichi per la loro vittoria sul Team Secret, ora sono sulla cresta dell’onda e i sogni che li hanno accompagnati fino in Europa iniziano a diventare sempre più realtà: ma la fortuna non è dalla loro, poiché a sbarrargli la strada non ci sono niente meno che gli Evil Geniuses.
Il game uno sembra già parlare da solo: 67 minuti di scontri senza esclusione di colpi, dove gli Evil Geniuses tentano ripetutamente di entrare nella base avversaria, solo per essere poi rispediti a casa dalla Lina di 4dr, che non aveva nulla da invidiare ad uno Sniper o ad un Clinkz in fatto di danno; alla fine, gli EG si portano a casa il primo game grazie ad un team fight perfetto nella loro giungla.
Game due, ci risiamo: l’MVP va sicuramente a tavo, che col suo Enigma sarà fonte di incubi per i ragazzi degli EG ancora per un bel po’; altri 67 minuti di putiferio, ma questa volta sono gli SG a uscirne fuori, grazie ad una formazione dall’ottimo potenziale negli scontri 5vs5 e, oltre alla fantastica performance di tavo, anche una solida prestazione da parte di hFn sul Terrorblade.
Terza partita, tutte le carte sul tavolo: ora o mai più. Evil Geniuses in vantaggio costante, ma gli SG non mollano: alla fine però, il team nordamericano ha la meglio e dopo 54 minuti il match si conclude 2-1. Impressionante performance degli SG e-sports, speriamo che riescano a replicare il successo ottenuto in questo Major.
In lontananza però si inizia a sentire il verso di un animale grosso, arrabbiato e molto, molto pericoloso: un ruglio nella tundra siberiana, che scende dalle montagne e carica verso il main stage del Kiev Major. Sto parlando dei Virtus.Pro, che con loro portano lo spirito della Russia: vincendo anche questo match contro i VGJ, si portano ai quarti di finali e si trasformano in una vera minaccia per i sogni di gloria di iG, OG ed EG.
Iniziamo da gli OG, che riescono a battere gli EG 2-0: è rarissimo vedere in una semifinale una vittoria schiacciante come questa, soprattutto quando i due team che si sfidano sono di altissimo livello.
Bisogna comunque dare del credito agli EG per essere arrivati in semifinale con questo livello di concorrenza: 2-0 può far male, ma la costanza è la miglior qualità che un team di Dota 2 possa avere, e in nostri ragazzi nordamericani non perderanno tempo a piangere sul latte versato. D’altronde, il TI 7 è dietro l’angolo.
Andando a dare un’occhiata all’altra semifinale, questo è proprio uno di quei casi dove una frase appena detta viene smentita dai fatti: Virtus.Pro vs Invictus Gaming. Russia contro Cina.
Gli iG hanno fatto un miglioramento sorprendente negli ultimi tempi: a parte l’immortale BurNIng, tutti gli altri membri del team sono volti nuovissimi nella scena cinese, e questo è stato possibile constatarlo anche nelle prime performance del team. Il vero riscatto è avvenuto nel DAC 2017, dove, dopo esser stati battuti 2-1 dagli OG nella finale dell’upper bracket, sono stati in grado di rimontare nel lower bracket, battendo 2-0 i Newbee e distruggendo gli OG 3-0 nella finalissima.
Anche i Virtus.Pro sono una squadra nuova, ricostruita da zero dopo la terribile performance alle qualifiche del TI 6: il primo posto al The Summit 6 è notevole, ma nel Boston Major non hanno saputo mostrare le unghie, venendo eliminati dagli EG ai quarti di finali. È ora del riscatto: qualificazioni e group stage impeccabili, l’orso ha tirato fuori gli artigli.
I riflettori sono stati puntati su 9pasha per tutto il tempo: il suo Magnus ha infiammato i cuori del pubblico e, assieme alle solide performance di No[o]ne nella mid lane, è stato la causa della loro vittoria. E non una vittoria qualsiasi: 2-0 netto e pulito. Da lodare anche il carry, RAMSEZ666: diciotto anni appena compiuti e già riesce a tenere testa al leggendario BurNIng.
This post was published on 1 Maggio 2017 19:00
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