Heroes Mid Season Brawl Grand Finals – Domenica piena di emozioni. La penultima giornata del Mid Season Brawl ci lascia con soli tre team ancora in gara per il primo premio in palio, 100.000 $. Europei che si erano già imposti come dominatori del girone alto, con Fnatic e Dignitas in semifinale. Nel frattempo nel girone basso, una lotta serrata tra Corea e Cina, con i Roll20 che non vogliono fare da spettatori. Vediamo nel dettaglio cosa è successo domenica:
La mattina della domenica si apre proprio con Cina vs Corea: eStar Gaming, che hanno dominato il girone B, si trovano a dover affrontare nuovamente gli L5, team che è riuscito a strappare loro un pareggio nella prima fase del torneo. Si debutta agli Altari Infernali nei quali gli L5 schierano la, ormai conosciuta, ‘holy trinity‘; eStar di contro hanno Tyrael e Malfurion che da soli, grazie alle loro abilità eroiche, possono risolvere un combattimento a loro favore. Il fatto che la sfida dei gironi sia terminata in un pareggio dà l’idea del perfetto equilibrio che si vede in campo in questa prima fase delle eliminatorie. Al minuto 9 i team hanno la stessa esperienza, un punitore per parte e le kill sono pressoché identiche (2 a 1 a favore dei coreani). Da qui gli L5 si fanno più incisivi nei combattimenti, riescono a mettere a segno altre 4 kill e conquistano altri due punitori. Il quarto punitore è sufficiente per entrare nella base cinese e far fuori il nucleo. Si resta nell’universo di Diablo con la seconda sfida: Campi di Battaglia Eterni. Stavolta sono i cinesi a giocare la ‘modified trinity‘ (con Uther al posto di Tassadar) mentre i coreani schierano Genji, Zeratul e Li-Ming con l’intento di poter mettere fuori gioco la Valla avversaria e negare, così, gran parte del danno degli eStar. Il match parte subito nel vivo e, prima dell’attivazione del primo immortale, entrambi i team mettono a segno due kill, due ‘trades‘ (Valla per Li-Ming, Reghar per Auriel). Il primo immortale è per gli eStar ma la partita resta in equilibrio. Identico spartito al secondo immortale, un altro trade e obiettivo per i cinesi. Alla terza attivazione degli immortali il trade è un po’ differente: prima gli L5 ottengono un ‘triple‘ sui cinesi e 20 secondi dopo gli eStar si vendicano ottenendo a loro volta un ‘triple‘ e annientando per la terza volta di fila il demone coreano. L5 si compattano nella difesa e riescono nuovamente ad ottenere un ‘triple‘; da qui il team coreano cambia marcia e non perde più un obiettivo, ottiene più kill e riesce a recuperare e superare gli avversari in esperienza. Vitale l’operato di Genji durante gli immortali, che da solo riesce a conquistare il primo obiettivo per i coreani mentre il resto del team difende il proprio. Forse la partita più lunga del torneo, 27 minuti prima che venga sancita la vittoria degli L5. Coreani che si portano in vantaggio per 2 a 0. Match point nella Tomba della Regina Ragno.
L5 di nuovo con Valla, Auriel e Tassadar; eStar che replicano, più o meno, la formazione della prima partita. eStar sembrano storditi dalle sconfitte subite e non ingaggiano direttamente gli avversari, tanto che il ‘first blood‘ avviene al minuto 10 solo perché Uther cercava di consegnare 27 gemme da solo aggirando le linee nemiche. Coreani attivano per tre volte di seguito le tessitrici e prendono un leggero vantaggio. La strategia degli eStar di aspettare per consegnare due o tre volte di seguito non premia e il vantaggio degli L5 non fa che aumentare. Al minuto 14 i coreani mettono a segno altre tre kill e vincono facilmente il terzo match. L5 che continuano la corsa nel Mid Season Brawl, eStar Gaming che dominano nella fase a gironi ma perdono alla prima vera partita del torneo.
Altro team coreano, altra corsa. MVP Black, i favoriti della vigilia, si scontrano contro gli statunitensi Roll20. I due team si sono scontrati già nella fase a gironi e MVP Black restano favoriti per il passaggio del turno. I Campi di Battaglia Eterni ospitano il primo match. Come ormai siamo abituati con il team coreano, la prima parte del match è tutta a favore degli avversari: first blood e primo immortale a favore dei Roll20. Coreani che si rifanno sotto negli obiettivi successivi e riescono anche a raggiungere il core americano. Lasciano però uno spiraglio ai Roll20, un grave errore di posizionamento spacca gli MVP Black in due e gli americani possono ottenere un facile ‘triple‘. Questo, unito alla conquista degli ultimi due immortali, dà la prima vittoria ai Roll20. MVP Black cercano subito la rivincita negli Altari Infernali. Questo secondo match ha tutto un altro copione: coreani su un livello differente, finalmente resosi conto della bravura degli avversari impongono un diverso ritmo fin dall’inizio. Nulla da fare per gli americani, la partita si chiude con una differenza in kill ‘imbarazzante’ (22 a 2) che porta a 4 livelli di vantaggio per i coreani. 1 a 1, mouse al centro. Terza partita alle Torri della Rovina: in tre partite nessun team ha ancora mai selezionato Valla, ma piuttosto eroi come Malfurion e Falstad.
Partita che parte equilibrata e con il first blood dei Roll20; coreani che salgono su come un diesel e prendono vantaggio solo dal decimo minuto. Al minuto 15, una ‘quad-kill’ dei coreani mette fine anche a questo match; americani che non riescono più a tornare in partita e MVP Black che passano in vantaggio per 2 a 1. Roll20 giocano il tutto per tutto nel Tempio Celeste, selezionando la ‘modified trinity’, sapendo che questa per loro può essere la partita dell’addio al torneo. La partita entra nel vivo solo dopo il livello 10: Roll20 sanno che devono affrontare faccia a faccia i coreani e vincere un combattimento per riprendere fiducia nelle loro armi. Questo avviene in mid lane ma l’esito dello scontro è a favore degli MVP Black che mettono a segno due kill contro le 0 americane. Al minuto 10 i Roll20 tentano la conquista del boss, ma i coreani intervengono mettendo a segno un ‘penta-kill‘ e rubando il boss. Le speranze degli americani si infrangono qui, contro la ‘Prigione del Vuoto‘ di Zeratul e il ‘Sogno del Crepuscolo‘ di Malfurion. La partita viene chiusa quattro minuti dopo con un bilancio immeritato per gli americani: quattro livelli sotto, 20 kill a 0 per gli MVP Black. Corea batte Stati Uniti per 3 a 1.
Nel girone basso è un derby tutto coreano tra L5 e MVP Black, mentre nel girone alto si è appena svolto un derby tutto europeo tra Fnatic e Dignitas (che vedremo dopo nel dettaglio). Si parte nella Contea del Drago con un ban di Valla da parte dei MVP Black. L’essersi affrontati innumerevoli volte nei vari campionati nazionali si traduce in uno scontro immediato in mid lane che termina con la morte di Uther e ‘first blood‘ per gli MVP Black. MVP che finalmente si decidono a scendere in campo e dare il massimo fin dall’inizio. Stavolta sono gli L5 che partono indietro e che sembrano dover ancora capire le potenzialità del team che hanno di fronte. L5 che finiscono sotto in kill ad inizio partita, ma conquistando tutti e tre i Draghi Cavaliere del match, sono stati capaci di ribaltare la situazione e portare a casa la prima. MVP Black che ancora una volta devono inseguire e decidono che Altari Infernali è la mappa che fa per loro (come è stato con i Roll20). L5 che propongono un’altra versione della trinità: dato il ban di Valla anche in questa partita, L5 schierano Mantogrigio al suo posto. Il draft dà ragione ai campioni di Corea, i quali ottengono una ‘quad-kill‘ ad ogni attivazione degli altari, conquistando così i primi due punitori. Nella difesa che segue, stavolta sono gli MVP a segnare una ‘quad-kill‘ pareggiando il conto delle uccisioni per squadra. Al quarto punitore gli L5 si fanno ancora più micidiali, mettendo a segno una ‘penta-kill‘. E’ il minuto 20, gli L5 vanno per il nucleo ed è 2 a 0.
MVP Black sembrano essere ad un passo dall’abbandonare il torneo, ma la loro rivalsa avviene nei Campi di Battaglia Eterni. Partita con continui cambi di fronte, ma un leggero vantaggio costante per gli MVP (sia in kill che in esperienza). Ci si gioca tutto nell’ultimo immortale, L5 che tentano la conquista per ottenere una volta per tutte il passaggio del turno. MVP difendono e chiudono il team avversario in una strettoia, annientandoli uno ad uno. La ‘penta-kill‘ ottenuta apre la porta verso il core ed è 2 a 1. Secondo match point per gli L5 si gioca nella Valle Maledetta. Come nella partita precedente MVP prendono un leggero vantaggio e controllano la partita. Stavolta gli L5 sembrano più remissivi della partita precedente e non riescono mai ad impensierire gli avversari. MVP che conquistano sei tributi di fila e che chiudono la partita dopo 15 minuti. 2 a 2 insperato e che rimette tutto in gioco. L’atto finale prende piede nelle Torri della Rovina. Stavolta l’errore degli MVP avviene nel draft, lasciando liberi gli L5 di selezionare ‘the holy trinity‘. Nella partita che segue però gli MVP riescono ad arginare l’efficacia del terzetto e a stare in vantaggio in esperienza. Il conto delle kill è pari (5 a 5 fino al minuto 15) ma L5 che hanno il vantaggio sugli obiettivi (21 punti vita contro 13 degli avversari). Due minuti dopo la partita sembra in mano agli MVP, che si trovano in vantaggio di due livelli, 10 kill a 5 e hanno mandato il nucleo avversario a soli 5 punti vita. L5 guadagnano il match con un colpo di coda inimmaginabile: ‘triple‘ al minuto 21 dà il via libera all’attivazione dell’altare rimasto. Il nucleo degli MVP va a un solo punto vita ed è un gioco da ragazzi per gli L5 attivare il campo di mercenari e scortarlo fin sotto i cancelli avversari. MVP Black fuori dal Mid Season Brawl, sconfitti dai connazionali L5 che salgono di fatto sul podio.
Prima del derby coreano si è svolto un altro emozionante derby, tra i Dignitas e i Fnatic. La posta in palio è l’accesso diretto alla finale, ma entrambi i team sono certi di aver guadagnato un posto tra le prime tre del torneo. I ragazzi sono pronti e si parte nei Campi di Battaglia Eterni. Il meta europeo è diverso da quello asiatico e Valla non è una primissima scelta. Al contrario, Malfurion, Anub’Arak, Tyrael e Genji sono gli eroi che vediamo più spesso. Alla fine i Dignitas optano per un team incentrato su Tritacarne che ha permesso loro di vincere contro gli MVP Black. Dall’altra parte i Fnatic hanno tutti personaggi con buone probabilità di fuga, come Genji, Tracer o Tyrael. Fnatic che partono in vantaggio con la conquista del primo immortale, ma nel seguito del match i Dignitas tornano sotto e sorpassano, grazie al lavoro sporco di Dehaka. Al minuto 13 entrambi i team hanno 10 kill all’attivo e sono in quasi alla pari di livello, ma i Fnatic hanno dalla loro più immortali conquistati. Al minuto 15 i Dignitas capitolano sotto i colpi di Quackniix con Genji, mettendo a segno un ‘triple‘. I Fnatic si tuffano sul nucleo nemico e lo distruggono mentre Mene con Li-Ming conquista l’immortale per i Dignitas, inutilmente. Secondo atto nel Distaccamento di Braxis. Fnatic incontenibili, nella prima parte di gara sono gli unici a mettere segno delle kill e conquistano due ondate zerg di fila; la prima kill a favore dei Dignitas avviene solo al minuto 10. 5 minuti dopo l’impensabile, Fnatic tentano la conquista del boss ma i Dignitas intervengono e lo rubano, uccidendo Jaina e Arthas. Boss da una parte e Zerg dall’altra e i Dignitas riescono a raggiungere il nucleo, che però capitolerà solo al minuto 18, dopo aver messo a segno un altro ‘triple‘ sui Fnatic.
Nella Tomba della Regina Ragno si gioca per il vantaggio. Questo campo di battaglia, ora come ora, è quello dove non si sono visti capovolgimenti di fronte; chi conquista un piccolo vantaggio con le prime tessitrici solitamente è il vincitore del match. Fnatic che attivano per due volte di seguito le tessitrici ad inizio partita e che riescono a conquistare il boss poco prima della partenza delle tessitrici avversarie. Dopo 15 minuti di partita i Fnatic sono in vantaggio di tre livelli e la rimonta per i Dignitas è difficile che prenda piede. La partita si chiude 4 minuti dopo, come previsto con la vittoria dei Fnatic che passano in vantaggio per 2 a 1. Primo match point per i Fnatic negli Altari Infernali. Dignitas che schierano Anub’Arak come unico guerriero, con Illidan, Li-Ming e Falstad ad alzare l’asticella dei danni. I Fnatic invece si fidano della composizione con doppio guerriero Dehaka e Arthas, con Genji e Tychus. Alla prima attivazione degli altari, i Dignitas ignorano completamente l’obiettivo per andare a cercare la kill e prendere vantaggio in esperienza. Tutti i primi punitori sono a favore dei Fnatic che, a discapito della strategia attuata dai Dignitas, prendono un livello di vantaggio. I Dignitas danno un’altra lezione di late-game ai Fnatic. Conquistano il primo punitore solo al livello 18 e, grazie al suo supporto, spingono sulla corsia top fin quasi al nucleo. Al minuto 17, i Dignitas ottengono quello che cercavano: uno scontro diretto contro i Fnatic termina a loro favore con un ‘triple‘, i Dignitas così possono andare sul nucleo avversario, guadagnare la partita e il pareggio. E’ nell’ultimo atto che ci si gioca tutto, nel Tempio Celeste si è dentro o si è fuori. I Fnatic mettono in gioco la loro versione de ‘the holy trinity‘, con Valla, Auriel e Kharazim. I Dignitas si affidano un’altra volta al gancio di JayPL. Tempio Celeste è il campo di battaglia che ci ha regalato i record di velocità di questo Mid Season Brawl e i Fnatic sembra che vogliano chiudere rapidamente anche questa partita. Al quinto minuto conquistano il boss ed entrano nella base nemica, raggiungendo il core. E’ una race da cardiopalma, i Dignitas difendono strenuamente e piano piano ciascun eroe dei Fnatic cade sotto i loro colpi. I Dignitas si salvano per il rotto della cuffia con il core all’1% di vita ma ancora in piedi. Il ribaltone è dietro l’angolo, i Dignitas vanno avanti in kill ed in esperienza e al minuto 11 conquistano loro il boss e il tempio che era attivo fin dal minuto 4 ma che entrambi i team avevano ignorato. La loro spinta non è paragonabile a quella attuata prima dai Fnatic e si devono accontentare solo di qualche fortezza. I Fnatic decidono che è l’ora di finirla e difendono attaccando faccia a faccia il team avversario. Una ‘double-kill‘ permette loro di tornare nella metà campo dei Dignitas e raggiungere il core. Manca solo di tirare giù lo scudo e quel misero 1%. Dignitas che cercano di salvarsi di nuovo, lanciando la ‘Prigione del vuoto‘ sul proprio nucleo, ma i Fnatic hanno ormai la partita nelle loro mani. E’ match point e i Fnatic approdano in finale mentre i Dignitas dovranno vedersela contro gli L5 per sperare di giocarsi ancora il primo premio.
Mid Season Brawl Grand Finals: atto 1.
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This post was published on 19 Giugno 2017 14:27
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