Le statistiche parlano chiaro: le donne sono presenti nel mondo degli eSports, sia dal punto di vista lavorativo sia di quello competitivo, con un rapporto di 1 a 20 rispetto ai maschi. Solo il 5% di chi si occupa di sport elettronici è una donna, decretando una disparità molto marcata.
Nel mondo dei videogiochi in generale, questa disparità si è assottigliata negli anni. Una volta, quello che era visto come un hobby prettamente maschile, ora ha assunto connotati universali: secondo un rapporto pubblicato da AESVI, nel 2015 erano più di 25 milioni i videogiocatori in Italia. Si tratta del 49,7% della popolazione italiana di età superiore a 14 anni, equamente distribuito tra uomini (50%) e donne (50%).
Gli eSports, invece, presentano dei dati meno confortanti da questo punto di vista. Come abbiamo accennato, la presenza femminile nel mondo degli eSports è davvero ridotta su qualsiasi livello. A smuovere un po’ le cose ci pensa Women in Games, un’organizzazione no profit che si occupa proprio di promuovere la diversità di genere nel mondo dei videogiochi e degli eSports.
Durante il Global eSports Forum che si è tenuto quest’anno, nel mese di marzo, a Katowice, in Polonia, Women in Games ha stilato un documento che traccia delle linee guida per promuovere una maggior presenza femminile nel mondo degli eSports. L’obiettivo è quello annullare la disparità di genere, attirando l’attenzione delle società produttrici di eventi anche sulle donne che giocano in modo competitivo ai videogame, e di aumentare la partecipazione femminile dietro le quinte e sugli spalti.
Ecco cosa ha dichiarato David Smith, fondatore di Women in Games:
Ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito alla stesura di questo documento e siamo lieti di essere stati in grado di collaborare a questa iniziativa con le mie controparti da Francia, Germania e Italia. Molti professionisti dell’industria degli eSports hanno capito che incoraggiare una maggiore partecipazione delle donne, sul palco e dietro le quinte, è cruciale per il successo stesso di questo settore, ed è fondamentale promuovere un impegno socialmente responsabile. Questo studio espone raccomandazioni rivolte ad Intel, ESL e a tutte le parti interessate
Il documento può essere riassunto in circa dieci linee guida principali.
Il documento traccia quelli che sono gli obiettivi di Women in Games in materia di donne negli eSports. Possiamo riassumerli in questo modo:
1. Gli sport delle donne devono essere considerati un “prodotto” a sé stante e non un sottoprodotto o una componente aggiuntiva, né un terreno di prova per l’industria maschile dominante che è cresciuta con la maggior parte dell’attenzione rivolta verso di essa. Non si tratta di una separazione degli sport praticati da uomini e da donne, ma un prodotto di esports femminile distinto è un espediente a breve termine per far crescere significativamente il pubblico globale degli esports.
This post was published on 3 Luglio 2018 12:44
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