Il sentore che l’eSport in Italia avrebbe avuto un’impennata verso la fine di questo 2017 c’era già da un po’ ma adesso arrivano le conferme, dopo lo straordinario successo mediatico della PG Arena alla Milan Games Week 2017 e a poche ore dal riconoscimento del CIO (Comitato Internazionale Olimpico) dei videogiochi come sport, RAI2 dedica una puntata di Dossier ai giochi competitivi mostrando la realtà eSport nostrana.
Ivan “Rampage in the Box” Grieco e Simone “AkirA” Trimarchi, insieme a esperti di marketing e comunicazione, ci accompagnano alla scoperta del mondo videoludico competitivo italiano presentandoci tutti i protagonisti che rendono possibile la crescita di questo settore come i caster, i coach, le associazioni, i registi e i content creator, non solo quindi quindi i giocatori. Quello dell’eSport è un universo intrattenitivo vasto ed eterogeneo fatto di vari compiti e lavori al pari di un qualsiasi palinsesto televisivo.
Nel servizio facciamo la conoscenza del Team Forge e ci viene offerto uno spaccato della loro realtà di gaming house, della loro sede e delle loro sessioni di allenamento.
Quello del Team Forge è un progetto educativo […] vogliamo dare l’idea ai ragazzi di essere in una famiglia, ci preoccupiamo spesso del loro stato di salute mentale e fisico, il nostro compito è quello di fargli capire esattamente quando staccare. Il binomio casa-ufficio serve anche a questo, a dare delle tempistiche ai nostri ragazzi.
-Cristoforo “cristo” Di maggio, Coach Team Forge
Si passa quindi dagli eSport classici come Starcraft e League of Legends a quelli più “tradizionali” come FIFA o MotoGP, quest’ultimo sviluppato dall’italianissima Milestone, la quale porta nelle case degli appassionati veri e propri tornei paralleli.
Menzione speciale va a Mario + Rabbids che anche se non è un eSport testimonia il coraggio di un italiano di portare avanti le sue idee e rincorrere i suoi sogni. Parliamo di Davide Soliani grazie alla quale nel 2013 prese vita l’idea di mescolare due protagonisti di due aziende concorrenti, ovvero Ubisoft e Nintendo.
Il momento culminante è stato all’ E3 quando Shigeru Miyamoto è salito sul nostro palco di Ubisoft a presentare il progetto.
Largo spazio anche alle donne, presenza numericamente minore negli eSport ma sicuramente al pari di altri professionisti, Michela “Banshee” Sizzi si fa portavoce (o portaurlo dato il suo nick) del gentil sesso raccontando non solo la sua esperienza diretta ma anche come i videogiochi competitivi possano essere un enorme passo verso la parità dei sessi e l’abbattimento di determinati muri.
“Per giocare bastano due mani ed un cervello funzionante.”
Che dire quindi, finalmente un servizio come si deve sugli eSport fatto da chi questo mondo lo vive dall’interno in prima persona mettendoci ogni giorno impegno e dedizione ben lontano dal servizio di Pablo Trincia di due anni fa per Announo, dove si raccontava lo stesso fenomeno in Cina demonizzando i videogiochi ed etichettandolo come, cito testualmente, “Una droga, ma non si sniffa o si fuma: si guarda.”
Noi di Player.it ci teniamo a ringraziare chi ha reso possibile questo servizio e vi lasciamo qui sotto il link di RAI 2 Dossier, buona visione!
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Leggi anche: “Il CIO non ha dubbi: i videogiochi sono uno sport”
This post was published on 29 Ottobre 2017 13:39
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