Si ritorna a parlare di videogiochi e sport. Tanto se n’è discusso negli ultimi mesi in virtù dell’apertura che le istituzioni hanno mostrato nei confronti dei videogiochi in quanto attività sportiva.
Gli eSports si chiamano così proprio perché fondono l’intrattenimento sui cui si basano i videogames e la competitività. I videogiochi hanno attirato l’attenzione di chi deve decidere se una disciplina possa o meno essere considerata uno sport come il calcio, il tiro con l’arco, il tennis.
Il CIO (Comitato Olimpico Internazionale) aveva annunciato nelle scorse settimane che avrebbe discusso sulla possibilità di integrare i videogiochi alle discipline sportive presenti alle Olimpiadi. Nella fattispecie, il Comitato aveva nei suoi piani quello di far debuttare gli eSports alle Olimpiadi 2024 a Parigi. Unico paletto quello che vieterebbe i giochi violenti.
Nelle ultime ore, è arrivata una conferma ufficiosa che fa ben sperare chi si è sempre battuto per far riconoscere i videogiochi come sport. Il CIO ha diramato un comunicato stampa che non annuncia l’ingresso dei videogames alle Olimpiadi, ma è come se lo facesse:
In uno stralcio del comunicato possiamo leggere questo:
Gli e-sports competitivi possono essere considerati un’attività sportiva, e i giocatori coinvolti si preparano e allenano con un’intensità che può essere paragonata a quella degli atleti delle discipline tradizionali. Gli ‘e-sports’ sono in forte crescita, in particolare fra i giovani dei vari Paesi, e ciò può essere la piattaforma per un coinvolgimento nel movimento olimpico.
Insomma, l’apertura e davanti agli occhi di tutti. Per la più alta carica sportiva internazionale, i videogiochi sono una disciplina sportiva.
Nella nota del Comitato Olimpico Internazionale, inoltre, viene aggiunto che il CIO assieme alle associazioni internazionali delle varie federazioni sportive “dovrà avere un dialogo con l’industria dei videogiochi e i cibernauti per esplorare maggiormente questa area e le possibilità che offre”.
Ricordiamo che gli eSports faranno sicuramente parte dei Giochi Asiatici del 2018 che si terranno in Indonesia. Non stupisce se si pensa alla grande considerazione che gli asiatici hanno dei videogiochi.
La stessa considerazione che sta crescendo in tutto il mondo e che, con molta probabilità, farà sì che i videogiochi un giorno verranno considerati alla stregua degli altri sport senza lasciare nessuno, o pochi scettici, a bocca aperta.
This post was published on 28 Ottobre 2017 20:26
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