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Esports

Si alza durante un incontro per prendere una Red Bull

Il mondo degli eSports si evolve costantemente e l’attenzione che spostano è sempre più grande. Il business degli sport elettronici è sempre più imponente e gli sponsor cacciano fior fior di quattrini per eventi, team o singoli giocatori.

Per i giocatori, avere uno sponsor dietro è estremamente importante, poiché permette loro di avere ulteriori introiti oltre a quelli, eventuali, che dipendono di risultati esportivi. A volte, però, gli sponsor vanno accontentati e vanno “coccolati” affinché la partnership porti a qualcosa di proficuo per entrambi.

Data questa importanza, giocatori professionisti come Daigo “The Beast” Umehara si sforzano per mantenere il sostegno di grosse marche, assecondandoli in ogni occasione. Il giocatore giapponese, durante un match di Street Fighter V, si è alzato, lasciando l’avversario incredulo, nel bel mezzo dell’incontro per avvicinare al tavolo una lattina di Red Bull per renderla più visibile verso il suo lato come si può vedere nel video qui di seguito (andate al minuto 2:45 se volete vedere solo la parte incriminata).

Il video è diventato virale abbastanza velocemente per il gesto di Daigo e per l’espressione di Smug, il suo avversario, che non si capacitava dell’accaduto. Bryant “Smug” Higgins, tra l’altro, nell’ambiente è conosciuto, oltre che per le sue abilità nei fighting game, per le sue reazioni caricaturali.

La beffa vera e propria è che alla fine il risultato è stato di 3-2, ma non per il giapponese sponsorizzato da Red Bull (che è una leggenda del picchiaduro Capcom), ma per Smug.

Ovviamente, si tratta solo di una curiosità spiritosa, niente di eclatante o di scandaloso. Anche perché Daigo non ferma assolutamente l’incontro, ma approfitta della fine di uno dei match per prendere la lattina. Fermo restando che il giapponese è una leggenda e per noi può permettersi questo e altro.

fonte: esports.vandal

This post was published on 18 Settembre 2017 14:49

Michele Longobardi

Laureato in Lettere moderne, scopro la passione per il giornalismo quasi per caso. I videogiochi sono il mio più grande amore e così decido di coniugare le due cose. Il giornalismo videoludico diventa la mia forma finale. Per me i videogiochi sono una forma d'arte e guai a dirmi il contrario. Appassionato di tutto ciò da cui sgorga sangue: cinema horror (registi preferiti Argento e Romero), letteratura gialla e dell'orrore (autori preferiti Christie, Poe e Lovecraft) e ovviamente i videogiochi del genere (Silent Hill e Resident Evil sopra ogni cosa). Il mio videogioco preferito di sempre è Fahrenheit che ho finito un numero non precisato di volte, da lì scaturisce la mia ammirazione per tutti i lavori di David Cage. La mia "carriera" videoludica è segnata da un marchio da cui non sono mai riuscito a staccarmi: PlayStation! In circa 20 anni di gaming, ho completato più di 800 titoli.

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