Giocatore professionista bannato da Steam per cheating

Giocatore professionista bannato da Steam per cheating

AGGIORNAMENTO: Ricardo “rmn” Oliveira, dopo oltre 48 ore con un divieto VAC, che si è tradotto anche in un divieto di FACEIT, è stato “reintegrato”. Su Steam, il giocatore ha ricevuto un messaggio automatico che dice: “Il tuo divieto VAC in Counter-Strike: Global Offensive è stato rimosso”.

——————————————————————————————————

Il giocatore professionista Ricardo “rmn” Oliveira è stato bannato da Steam per utilizzo di cheats. VAC, il software anti cheat creato da Valve, non fa sconti a nessuno, giocatori casual e professionisti possono ritrovarsi bannati se trovati con le mani nella marmellata. Qualche giorno fa abbiamo parlato del record di Steam di ban recapitati in un singolo giorno. VAC è sempre sull’attenti e non si lascia sfuggire nulla, ma può succedere che il software sbagli e banni a casaccio? Secondo il player professionista Ricardo “rmn” Oliveira, sì.  Il giocatore si è ritrovato con un ban permanente.

Un ban illustre

Ricardo “rmn” Oliveira è uno dei giocatori portoghesi più esperti, con una carriera che risale agli inizi del 2010. Negli anni ha partecipato a numerosi eventi internazionali, tra cui, l’ultimo, è l’ESWC 2016, dove ha partecipato a fianco di Ricardo “fox” Pacheco in una squadra mista chiamata k1ck oldschool.

Su Twitter, il giocatore ha ammesso di essere “senza parole” e ha dichiarato di aver tentato di contattare Valve, sostenendo che, mentre il suo account Steam presenta un divieto VAC, il gioco in cui si dimostra che è stato bandito è Counter Strike: Global Offensive. Infatti il ban subito da Oliveira su Steam non è l’unico della giornata per il portoghese che, non può neanche più entrare su FACEIT.

Il 25enne è stato bandito da FACEIT, la piattaforma che consente ai giocatori di sfidarsi in tornei e eventi live. È probabile che il divieto sia stato semplicemente innescato dal ban subito a causa dell’intervento di VAC. Il divieto è poi scattato in automatico quando Oliveira è entrato nella piattaforma.

La direzione di k1ck, contattata per fare chiarezza sulla questione, ha affermato che l’organizzazione “sostiene appieno” il giocatore e che hanno già raggiunto Valve per chiarimenti su questo argomento.

Chi avrà ragione in questa disputa? Quel che è certo è che Steam ha dimostrato che nei videogiochi le legge è uguale per tutti.

fonte: hltv.org