Il 2022 è un anno piuttosto ricco di novità videoludiche legate agli universi di Warhammer e tra i titoli più attesi c’è Warhammer 40.000: Shootas, Blood & Teef, uno sparatutto 2D a scorrimento laterale in cui vestiamo i panni di un orko altamente desideroso di ottenere gloria e vendetta mentre una grande Waaagh! sta invadendo la città formicaio Luteus Prime, situata sul pianeta Alpha nel Settore Armageddon.
Negli scorsi giorni ho avuto modo di provare in anteprima la demo di questo gioco, la quale ci catapulta in un breve prologo che finalmente permette di toccare con mano il nuovo titolo di Rogueside, studio che ha acquisito particolare notorietà grazie alla sua saga Guns, Gore and Cannoli. Lo studio fa un voluto auto-riferimento con un titolo composto da tre parole che riassumono l’essenza del proprio gioco, anche perché Shootas, Blood & Teef è indiscutibilmente un successore spirituale della saga in cui eravamo immersi in mafia italoamericana e zombi. Qui, però, siamo Orki, quindi tutto viene elevato all’ennesima potenza dell’esagerazione.
Metal Slug è una pietra miliare dello sparatutto a scorrimento laterale. Shootas, Blood & Teef propone una formula simile in cui una differenza fondamentale è la disponibilità delle armi, la quale è dettata dalla nostra classe e dai nostri acquisti. In questo prologo ho potuto provare un orko armato di ferro, zpara, baztone buum, zpakka e bombe. Solo quest’ultime hanno un numero limitato recuperabile attraverso casse sparse per i livelli, tutte le altre armi non devono preoccuparsi delle munizioni, inoltre uno zpakka per tritare i nemici troppo vicini al vostro muso può sempre servire.
Rogueside ha già presentato numerosi tipi di nemico, ma in questo prologo ci facciamo strada tra masse d’altri pelleverde che vogliono allontanarci dal nostro obiettivo. La sensazione iniziale è stata immediatamente quella di altissima velocità. Il livello si divide in varie stanze in cui dobbiamo quasi sempre spazzare via ogni nemico prima di poter proseguire e l’unico momento di pausa è quello in cui si apre una porta e possiamo proseguire, poi torna l’altissima velocità in cui dobbiamo correre, saltare e schivare costantemente mentre apriamo il fuoco con il nostro arsenale. A volte gli spazi sono anche abbastanza angusti e c’è bisogno del giusto impegno per non essere abbattuti da una tempesta di proiettili e botte. Questa caratteristica, infatti, rende Shootas, Blood & Teef uno sparatutto altamente veloce che però attualmente non sembra voler favorire il “rush”, la tendenza a lasciarsi indietro dei nemici perché costituiscono solo un fastidio, un pericolo che non dobbiamo per forza affrontare.
Per fare un esempio, i livelli Run and Gun di Cuphead premiano molto la rapidità e i nemici sono un ostacolo per cui spesso non dobbiamo capire “come sconfiggerli velocemente”, bensì “come evitarli velocemente” (idea che possiamo ritrovare anche nei più classici Super Mario). Al contrario, in questo prologo di Shootas, Blood & Teef dobbiamo comprendere come sfruttare lo spazio disponibile per evitare la marea di colpi e occuparci dei nemici presenti.
Non avendo vita infinita, a tutto questo si aggiungono dei comodi squig che spuntano ogni tanto e che possiamo mangiare al volo per recuperare un po’ di salute. Ciò si dimostra particolarmente utile durante il combattimento con il boss finale, la cui sconfitta pone il vero inizio della storia tramite un bel filmato che saprebbe motivare anche la kakkola più codarda.
Nell’ambientazione di Warhammer 40.000 c’è un’estrema varietà, nemmeno l’Imperium è uniforme nel proprio stile. A livello sonoro, gli Orki sono spesso affiancati ai generi rock e metal, tant’è che un tempo erano persino in produzione i modelli dei cosiddetti Goff Rocker, le cui regole per Warhammer 40.000 sono state aggiornate e riproposte nel 2020. Warhammer 40.000: Dakka Squadron, sviluppato da Phosphor Games, proponeva già una storia orkesca accompagnata da una colonna sonora esplosiva, ma Shootas, Blood & Teef eleva a potenza anche quest’idea e prende il compositore Deon van Heerden per farlo. Ho trovato piacevole la musica che mi ha accompagnato nel corso del prologo, ma mi sono stupito quando il combattimento con il boss ha ricevuto un’intera canzone metal con tanto di testo scritto dal punto di vista degli Orki che stanno suonando nell’arena.
Cara gente, le premesse per questo gioco sono dannatamente divertenti, dannatamente orkesche. Se la qualità del prologo sarà rispecchiata nel resto del gioco, non vedrò l’ora di scoprire tutti gli altri livelli, tutti gli altri nemici e tutto il resto della musica! Ovviamente bisogna tenere conto del fatto che questo titolo sarà anche giocabile in co-op fino a quattro giocatori, quindi chissà quale livello di distruzione potrà scatenare un gruppo di orki vendicativi.
Infine, vi lascio un avviso: anche voi potete comodamente recuperare questo prologo! Dal 21 al 28 febbraio si tiene lo Steam NextFest, quindi Rogueside permette di giocare liberamente questa demo per tutta la durata dell’evento. Vi basta raggiungere la pagina Steam del gioco per riscattarla. Spero vogliate provarla e magari dirmi se vi sia piaciuta. A questo punto rimane una sola cosa da dire…
WAAAGH!!!
This post was published on 22 Febbraio 2022 13:00
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