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Angels of Death: Parliamo del settimo episodio

Cara gente, bentornati in un nuovo commento di Angels of Death, la serie TV di Warhammer 40.000 che ci racconta le gesta dei Blood Angels sul pianeta Niades. Siccome recentemente mi sono concentrato sul terminare l’ultima parte di Momenti BG 54 e sui primi lavori dedicati a Momenti BG 55, questo articolo arriva un po’ in ritardo, ma non poteva certamente mancare. Andiamo quindi a discutere di quelli che ho trovato i momenti salienti dell’episodio 7: L’Onore degli Angeli.

Castia e Orpheo

Ci eravamo interrotti con un colpo di scena che rivelava lo stato di Orpheo. Ora la storia riprende con un episodio in cui il dialogo tra Castia e Orpheo è l’assoluto protagonista. Ci sono anche altri punti di vista, ma la narrazione è costantemente accompagnata da ciò che succede in quella singola stanza.

Castia spiega meglio ad Orpheo il modo in cui lo ha trovato e lo ha salvato, infatti arriviamo a capire che il Capitano fosse davvero ferito terribilmente. Castia dice di averlo trovato in coma e ciò è dovuto alla Membrana di An-Sos, un organo degli Space Marine che permette loro di entrare in uno stato comatoso volontariamente o automaticamente in seguito a traumi molto gravi.

In seguito, il dialogo si sposta su una tesi sostenuta da molti detrattori degli Space Marine: la loro mente tradisce il loro corpo. Castia si dimostra essere una di quei tecno-preti che sostiene la meraviglia biologica dell’Astartes, pur disprezzandone la mente. Secondo individui come lei, lo Space Marine non comprende a pieno ciò che gli è stato dato. Sebbene la carne sia comunque considerata debole, lo Space Marine è il meglio della carne prodotto grazie alle macchine, una creazione sorprendente che i Marine stessi sprecano pensando a cose futili come l’orgoglio e le tradizioni al posto di ragionare come dovrebbero.

Proseguendo, mentre Orpheo riesce nei suoi primi tentativi di movimento nonostante sia soggetto agli inibitori neurali installati da Castia, i due cambiano argomento e si arriva al vero motivo per cui Castia sta facendo tutto questo. Il cubo che possedeva alle sue spalle mi era già sembrato un elemento di scenografia sospettosamente particolare e in evidenza, ma questo episodio conferma il motivo per cui sembrava piuttosto appariscente. Castia non ha semplicemente delle informazioni importanti da preservare e inviare a chiunque la aiuti, bensì ha un Sistema di Produzione Modulare completo, abbreviato SPM. Si tratta di qualcosa di dannatamente straordinario per l’Adeptus Mechanicus. Se faticate a comprendere la scala di tale importanza, pensate al fatto che l’Adeptus Mechanicus sia disposto a mobilitare flotte e sacrificare milioni di vite per un piccolo frammento di un SPM, figuriamoci un esemplare completo. Ad esempio, potremmo citare quella buffa occasione in cui il Mechanicus fece di tutto per recuperare un SPM che poi si scoprì essere il progetto utile alla realizzazione delle pentole autoriscaldanti.

Un Sistema di Produzione Modulare consente all’Umanità di produrre una qualsiasi tecnologia sfruttando le risorse locali, ma l’Oscura Era della Tecnologia ha causato la perdita di moltissimi SPM e l’Eresia di Horus ha solo peggiorato le cose. Il recupero di qualsiasi frammento di un SPM risulta vitale per il Mechanicus, il quale non si fermerebbe davanti a nulla pur di avvicinarsi anche solo di un passo alla ricostruzione di un progetto completo. Diciamo che sarei piacevolmente sorpreso se questa serie dal tono così cupo e serioso si riveli una grande operazione di recupero per un SPM che permetterà all’Imperium di costruire i coperchi per quelle pentole.

Il risveglio imminente

Nella parte dedicata al Culto dei Genoraptor arriviamo a scoprire un altro dettaglio importante: il Patriarca giace addormentato insieme alla propria nidiata nella Torre della Sirena. Secondo la Magus, le tempeste si stanno diradando e secondo lei i Tiranidi arriveranno presto. Per questo motivo continuano ad emettere loro dei segnali usando un metodo indubbiamente poco ortodosso. Le persone che vediamo forzatamente attaccate e sfruttate sono astropati, indotti con la forza a inviare segnali psionici capaci di fungere da faro per le flotte Tiranidi. Certo, non è proprio detto che i Tiranidi abbiano visto questo “faro” perché Niades è pur sempre avvolto dalle tempeste Warp della Noctis Aeterna.

Intanto questo maltrattamento dei miei colleghi mi offende profondamente.

Il Ritorno del Re

Alla fine l’episodio si conclude con l’evento che tutti attendevano, ossia il ricongiungimento tra la squadra di Kazarion Ancaeus e il Capitano Orpheo, ora in grado di reggersi in piedi e probabilmente combattere. Non ci sono dubbi sul fatto che abbia provato dolore e che ne provi ancora, ma questo e altro per il dovere.

Il ricongiungimento ha esattamente l’effetto che Castia desiderava. Aiutando Orpheo e conducendolo dalla squadra appositamente indirizzata verso la Torre, il Capitano può sollevare il morale dei Marine e dare loro nuova forza per eliminare i Genoraptor e finalmente portare in salvo il Sistema di Produzione Modulare. L’inquadratura simbolica di Kazarion che vede il portellone aprirsi, alza lo sguardo e sorride racchiude tutto questo, poiché persino l’Astartes più turbato riesce a ritrovare la serenità.

Ora non resta altro che darsi da fare. Nel frattempo, io attendo il ritorno di Hadrael.

This post was published on 17 Novembre 2021 15:44

Nicholas Sacco

Nato nel 1994 tra le lande nebbiose della provincia di Torino, Nicholas si dimostra fin da subito interessato ai giochi in ogni forma, anche quando prende in mano una copia inglese di Dragon Quest Monsters all'età di 6 anni non capendo assolutamente nulla dei testi, ma divertendosi comunque un mondo. Nel corso degli anni è passato da un interesse nei confronti dei giochi come puro consumatore ad uno in cui trova estremamente interessante approfondire le dinamiche delle compagnie e dei processi di sviluppo che stanno dietro ad essi. Nel frattempo, le passioni per la scrittura giornalistica e Warhammer si sono infiltrate nella sua vita. Ora il suo lavoro gravita principalmente attorno agli universi di Warhammer in qualità di Astropate, trasformatosi da un blog personale a una professione. Ora è caporedattore di Alanera Edizioni, casa editrice che si occupa di tradurre e pubblicare i romanzi di Warhammer in Italia, inoltre ha collaborato con Need Games alla localizzazione italiana dei giochi di ruolo Warhammer 40.000: Wrath & Glory e Warhammer Age of Sigmar: Soulbound. Per trovare i Momenti BG, consulta la sezione apposita: Momenti BG

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