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Angels of Death: Parliamo del quinto episodio

Rieccomi qui a parlare di Angels of Death, serie animata dedicata ai Blood Angels di Warhammer 40.000 che ha ora raggiunto la metà del proprio percorso. Il quinto episodio, infatti, marca il finale di metà stagione (la quale riprenderà a novembre) e lo fa in modo piuttosto pomposo. Ormai siamo in una fase avanzata della serie, quindi se siete qui dubito che abbiate problemi con gli spoiler.

Prima della Devastazione

L’episodio ci riporta indietro con il tempo, ma non in un breve flashback che ci fornisce un’introspezione dei personaggi. Prima della tempesta Warp che blocca i protagonisti su Niades, la Spada di Baal si sta battendo in uno scontro con i Tiranidi. Questo tratto dell’episodio coglie l’occasione di mostrarci un po’ meglio il Capitano Orpheo e il suo rapporto con gli altri personaggi. Ne traspare un individuo calmo, capace di ragionare sulla situazione in atto con estrema lucidità e con un grande rispetto per il personale non-Astartes della nave. Come se non bastasse, Orpheo risulta essere anche un individuo totalmente pronto al sacrificio se necessario, tant’è che lo vediamo porgere i propri ultimi saluti a chi lo circonda. A coronare la scena c’è il primo piano sempre più ravvicinato che strizza l’occhio allo spettatore mentre Rafael dice: “Solo nella morte termina il dovere”.

La battaglia nel vuoto imperversa, possiamo udire i suoni ovattati delle armi tecnologiche e biologiche e i Blood Angels stanno subendo forti perdite. Tra di esse, c’è anche la Giudizio, nave su cui stava servendo Kazarion, ma fortunatamente quest’ultimo viene salvato nei minuti successivi. Questo personaggio aveva già i propri problemi, sicuramente essere l’unico sopravvissuto di una nave non ha aiutato.

A un certo punto arriva una comunicazione: Il Comandante Dante ordina la ritirata verso Baal. Non è un caso, poiché si tratta delle famose comunicazioni con cui Dante chiede a tutti i Capitoli della propria linea genetica di riunirsi su Baal per difendere la casa di Sanguinius e respingere l’attacco della Leviathan.

A quel punto Ancaeus dice: “La settima flotta deve aver fallito”. Questo è un collegamento con gli eventi della campagna Shield of Baal, durante la quale le navi della 7a Compagnia dei Blood Angels hanno cercato di respingere i Tiranidi. A tutti gli effetti li rallentano, ma la notizia fa capire ad Ancaeus che non tutto sia andato come sperato. Inoltre, ciò vuol dire anche che le loro ultime comunicazioni con il Capitolo risalgono a qualche mese prima.

I piani cambiano repentinamente e la flotta tenta di abbandonare la battaglia per effettuare una traslazione nel Warp in modo da raggiungere Baal. Con un’inquadratura possiamo anche scoprire il pianeta attorno al quale stanno combattendo i protagonisti, ossia Viltri, un Mondo Forgia mai apparso in altre pubblicazioni e di cui non conosciamo l’esatta posizione.

Tuttavia, ecco che giunge un evento catastrofico e, con esso, una conferma definitiva. Entrando nel Warp, i Blood Angels assistono alla terribile formazione della Cicatrix Maledictum. Finalmente, dopo aver visto informazioni al riguardo solo su Warhammer Community, abbiamo una conferma interna alla serie TV sul posizionamento temporale di questa storia.

Colpita dalla Grande Fenditura, la Spada di Baal rimane da sola per molto tempo. I cronometri della nave segnano il passaggio di quasi 39 giorni, ma c’è una discrepanza temporale di tre ore tra la poppa e la prua della nave e ci sono stati alcuni episodi di follia fermati con la morte. Inoltre, chissà quanto tempo hanno realmente percepito i loro corpi. Sebbene questo passaggio dell’episodio non duri molto, mi è piaciuto vedere l’equipaggio abbattuto e in difficoltà di fronte a quella situazione disperata. Mi ha ricordato fortemente A Rose Watered with Blood di Aaron Dembski-Bowden, racconto in cui la nave ammiraglia dei Divoratori di Mondi rimane intrappolata nel Warp per molto tempo e la situazione degenera terribilmente finché l’acqua viene costantemente tramutata in sangue, l’ambiente diventa troppo caldo e vari parassiti iniziano a infestare capelli, canali uditivi e altre parti del corpo, tant’è che le persone sono costrette a rasarsi e a cercare di contrastare la pazzia che induce parte del personale umano a togliersi la vita e alcuni Divoratori di Mondi a impazzire totalmente finendo per uccidere qualsiasi cosa si trovi intorno a loro.

In quel racconto la situazione era chiaramente ben peggiore, anche perché lì c’era una volontaria corruzione da parte di Khorne, ma gli eventi accaduti sulla Spada di Baal mi hanno fruttato un bell’esempio di problematiche che possono sorgere durante viaggi Warp prolungati e disturbati.

Unire i puntini

La seconda parte dell’episodio sfrutta due grosse abitudini della narrazione:

  • Episodio/capitolo flashback che svela ciò su cui i protagonisti indagavano.
  • Episodio/capitolo che si occupa d’altro mentre tiene alta la tensione perché nella parte precedente è successo qualcosa che è stato lasciato in sospeso.

Man mano Orpheo diventa un personaggio più tridimensionale e lo seguiamo mentre lui e gli altri membri dell’equipaggio si approcciano alla nuova situazione nell’orbita di Niades. Scopriamo la verità sul primo contatto con la popolazione del pianeta, la discesa e la distruzione della Thunderhawk, la battaglia nei tunnel e il ritrovamento del Servitor. Contemporaneamente, però, c’è tensione dovuta al desiderio di scoprire cosa stia succedendo nel presente.

A tutto questo si aggiunge una verità che, tuttavia, nasconde un ulteriore mistero.

Nello scoprire da dove arrivi il segnale a cui i Blood Angels hanno risposto, Orpheo e la sua guardia del corpo composta da Arcangeli della 1a Compagnia vengono contattati da Castia-Theta-9, una Magos di Niades che avverte i protagonisti della presenza di un Culto dei Genoraptor e chiede loro di portare del materiale vitale per l’Omnissiah fuori dal pianeta.

Castia-Theta-9 è un personaggio che rivedremo oppure è stato un messaggio fugace di una persona che non ha scampo e presto morirà perché trovata dal Culto? Quali dati così tanto importanti sono presenti all’interno del Servitor? Gli altri protagonisti scopriranno quanto fosse importante quel Servitor oppure si occuperanno dell’invasione non scoprendo mai la verità al riguardo?

Nuove domande si aggiungono a quelle già presenti e il finale di metà stagione ci lascia ritornando all’inizio, dandoci un quadro completo di ciò che è successo ai Blood Angels fin dall’inizio della storia. Ora cosa accadrà? I prossimi cinque episodi risponderanno a tutti i dubbi oppure qualche strada sarà lasciata aperta, magari suggerendo una seconda stagione? Non vedo l’ora di scoprirlo.

Il dubbio sul rango di Orpheo

Un’ultima cosa. All’inizio di questa serie avevo espresso un dubbio: qual è il rango di Orpheo? Anche prima di avere la conferma sulla Grande Fenditura, il riferimento a Corbulo e l’apparizione di Mephiston rendevano assolutamente esplicito il fatto che la serie non fosse ambientata in tempi particolarmente antichi. Con tutti i Capitani di Compagnia ben noti in questo periodo storico, Orpheo è Capitano di che cosa? Ecco, solo poco tempo fa mi è giunta un’illuminazione che mi ha messo subito la voglia di schiaffeggiarmi per non aver considerato un dettaglio così semplice.

All’interno di un Capitolo non esistono solo i Capitani di Compagnia. Un Astartes che comanda una nave, anche se questa è fornita pure di un capitano umano, è comunque definito Capitano. Asante, ad esempio, era il Capitano della Lama della Vendetta, una delle navi da guerra dei Blood Angels. Orpheo, avendo il comando sulla Spada di Baal, detiene il rango di Capitano. Non di Compagnia, bensì di flotta.

Con questo dubbio risolto, vi do appuntamento all’articolo che si occuperà di commentare ben sei episodi di Hammer & Bolter!

This post was published on 21 Ottobre 2021 15:18

Nicholas Sacco

Nato nel 1994 tra le lande nebbiose della provincia di Torino, Nicholas si dimostra fin da subito interessato ai giochi in ogni forma, anche quando prende in mano una copia inglese di Dragon Quest Monsters all'età di 6 anni non capendo assolutamente nulla dei testi, ma divertendosi comunque un mondo. Nel corso degli anni è passato da un interesse nei confronti dei giochi come puro consumatore ad uno in cui trova estremamente interessante approfondire le dinamiche delle compagnie e dei processi di sviluppo che stanno dietro ad essi. Nel frattempo, le passioni per la scrittura giornalistica e Warhammer si sono infiltrate nella sua vita. Ora il suo lavoro gravita principalmente attorno agli universi di Warhammer in qualità di Astropate, trasformatosi da un blog personale a una professione. Ora è caporedattore di Alanera Edizioni, casa editrice che si occupa di tradurre e pubblicare i romanzi di Warhammer in Italia, inoltre ha collaborato con Need Games alla localizzazione italiana dei giochi di ruolo Warhammer 40.000: Wrath & Glory e Warhammer Age of Sigmar: Soulbound. Per trovare i Momenti BG, consulta la sezione apposita: Momenti BG

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